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          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Attualità di F. DEL RE del 04/07/2010 11:33:53
Il calciomercato de noantri

 

VI parte

Con quella odierna siamo giunti alla sesta puntata di un mercato che sonnecchia nella calura estiva.

Ma ecco che all'improvviso qualcosa accade: il Presidente federale Abete, con un colpo di teatro demagogico, e per questo del tutto inutile, modifica la norma sul tesseramento dei calciatori extracomunitari. E lo fa secondo tradizione, ovvero modificando "in corsa" una norma, come accadde nel 2001, quando ad una settimana da Juventus-Roma decisiva per l'assegnazione dello scudetto, la Federazione decise, al contrario di oggi, di liberalizzare l'utilizzo degli extracomunitari.

Abbiamo detto demagogica e per tanto inutile; vediamo perché: la scelta del Presidente che ha ottenuto il peggior risultato della nazionale in un mondiale di calcio nella storia del Bel Paese, è giunta giusto una settimana dopo l'eliminazione dei Nostri dal Moniale sudafricano. A margine della presentazione del nuovo C.T. Cesare Prandelli, ecco che il Pres. con la voce buffa da cartone animato giapponese, butta lì il suo bel colpo di teatro: da oggi un solo extracomunitario tesserabile!

Che dire?

Innanzi tutto, mi chiedo come si concili tale affermazione con quella rilasciata a caldo dopo l'eliminazione, con la quale il "cugino di primo grado del pino" affermava che in tempi in cui scarseggiano talenti nostrani si può tranquillamente ricorrere alle naturalizzazioni.

E poi mi chiedo: se tale norma è stata imposta per difendere in qualche modo i vivai di calciatori italiani, che senso ha limitare gli extracomunitari ad uno anziché a due senza poter limitare anche l'ingaggio di calciatori stranieri comunitari?

Voglio dire: comunitari o no, sono pur sempre stranieri che, nell'ottica di cui trattasi, tolgono posti ai talenti nostrani, ne limitano l'utilizzo nelle competizioni più importanti, tarpandogli la crescita tecnico-professionale.

Se "Arbre Magique" avesse davvero voluto imporre una norma "autarchica" che non cozzasse troppo con le norme comunitarie sul lavoro dei cittadini stranieri, avrebbe potuto emanarla sia in senso "protezionistico" che "egalitario"; una cosa del genere: “Le rose delle squadre di calcio devono essere composte di 25 giocatori al massimo, con la possibilità di utilizzare, in più, anche cinque elementi della Primavera; le rose devono avere almeno 13 giocatori italiani (la metà più uno); gli altri dodici possono essere stranieri, di cui, al massimo, sei extracomunitari; in campo dovranno essere impiegati, almeno dal primo minuto, un minimo di sei giocatori italiani (la metà più uno); per quanto riguarda i vivai, i calciatori del settore giovanile, fino ai 18 anni di età, dovranno essere esclusivamente italiani.”

Questa suonerebbe decisamente meglio come norma volta a ridare forza ai nostri vivai.

Ma si è capito che la logica in FIGC non esiste, a meno che non si tratti di distruzione scientifica, pianificata e continuata della Juventus, la squadra che più di tutte ha dato alla Nazionale; una squadra bianca e nera come il panda e come tale nobile animale in via di estinzione per colpa della sciaguratezza dell'uomo.

Quindi, e chiudiamo qui con la botanica da quattro soldi, un rimedio peggiore del male, perché oltre tutto ed egoisticamente parlando, andremo anche a diminuire notevolmente l'apporto di calciatori sudamericani ed africani nel nostro campionato, lasciando ad altre federazioni che non hanno limiti simili al nostro, la possibilità di poter razziare questi "serbatoi" di talenti.

Che qualcuno tagli l'Abete e ci faccia del cippato, perché egli, l'Abete, non va bene manco per farci l'albero di Natale...

Finito lo spunto sulle nuove imprese del Pres., mi devo scusare con voi per aver "bucato" la notizia, e per ben due settimane!, dell'acquisto a parametro zero di Yepes da parte del Milan. Direte voi: ma come si fa a non riportare un cotanto colpo di mercato? Mea culpa, mea culpa! E dire che a me l'anno scorso sembrò persino un gran giocatore contro la Juve, sia all'andata che al ritorno! ... O era la Juve che era più scarsa di Yepes e compagni? Ad Allegri l'ardua sentenza.

Per il resto, gossip, gossip e ancora gossip: Camoranesi questa settimana è dato vicino all'Olimpiacos, anzi no: al Milan, che vorrebbe, alla faccia della nuova norma, persino Honda, che però può essere naturalizzato perché sulle moto omonime ha corso Valentino Rossi ed attualmente ci corrono Dovizioso e Pedrosa, per tanto, dopo giro di chiamate con Oriali, Galliani pensa di poter chiudere col giapponese papabile comunitario...

E ancora: Mexes è con ogni probabilità in partenza dalla Roma; probabile approdo: Juve; su Vargas continuano le voci di ridimensionamento professionale: Real Madrid un mese fa; la Juve una settimana fa; il Wolfsburg oggi. Va a finire che firmerà col Wigan...

Di sicuro c'è, ad oggi, l'impegno di una squadra della Terra d'Albione nel tentativo di diventare veramente grande: il Manchester City dell'allenatore più vincente e simpatico d'Italia, che in settimana ha fatto le cose veramente in grande, acquistando il fortissimo mediano del Barcellona Yaya Tourè e la talentuosa ala iberica David Silva; inoltre sembra sia vicina anche all'acquisto del terzino laziale Kolarov, nonostante le smentite di Lotito.

Viene su bene il City, non c'è che dire. Vuoi vedere che quest'anno manco l'Europa League vinciamo?
 
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