Mi raccomando, amici: quando la Juve vince, mostriamoci tristi e piangenti; non solo negli uffici, a scuola, al bar e con gli altri, ma soprattutto allo stadio (non sia mai che lo squalifichino per troppa gioia). E quando vinciamo i trofei, per favore, niente feste: solo dei tristissimi funerali, così 40 milioni di invidiosi saranno più contenti e realizzati, e potranno passare sereni le vacanze estive.

Guarda che a furia di dire così, il mister ci va davvero al Chelsea (si è già rotto di questa italietta meschina in cui non può aprire bocca senza essere aggredito), e allora nei prossimi campionati dovremo gioire (se ci va bene) per un terzo posto all’ultima giornata, alla guida del Ranieri di turno.

carissimo gianni 54, mi piacerebbe sapere per quale squadra tifi realmente. che tu sia un infiltrato magari prescritto ormai mi lascia pochi dubbi. definire conte insopportabile è veramente troppo. fai una cosa, tieniti il tuo stramaccioni o chi per esso e liberaci dai tuoi messaggi ridicoli e ambigui. certo che conte da fastidio a chi non ce l'ha è un mister con le palle e conosce il calcio più di ogni altro pseudo allenatore italiano. in italia sono 4 o 5 i mister che meritano la seria a.

I penosi s’aggrappano alle lagnose parole di Pioli: “Non si fa così”, per sporcarci anche questa vittoria. Hanno ufficialmente gettato la maschera di cartone, e ora tutti sanno che solo un’invidia cieca e assoluta muove i passi e la lingua degli anti-Juventini che, non potendo in altri modi, usano il dileggio gratuito e, salendo su sgangherate scale a Pioli, arringano la folla già incline ad aggredirci. Poi parlano di correttezza e sportività, proprio loro, i più mentalmente sporchi del pianeta.

Di solito i bolognetti non picchiano, eppure ieri hanno fatto molte entrate-killer: dovevano finire in 9. Sono stati surclassati nel gioco, però di cosa si parla? Di Conte che, secondo alcuni idioti bavosi, ha esagerato nell’incitare i tifosi bianconeri. Poveretti, non hanno più argomenti, ma pur di rimproverarci abbracciano il ridicolo e si attaccano a scemenze; si attaccheranno pure al ca…rro. Allora, cantiamo: “dove vai, se lo scudetto non ce l’hai? Caro gufaccio, attàccati al campanaccio”.