Dopo le prime due semifinali la Champions ha confermato la sua regola: "Primo non prenderle". D'altronde come non ricordare il Milan di Ancelotti ad una sola punta, che vinceva una sola partita delle ultime cinque prima di trionfare; l'Inter di Mourinho che tra catenaccio, aiuti arbitrali e piagnistei vari ha portato a casa la coppa; la "muraglia" del Chelsea di Di Matteo o il fondoschiena di Rafa Benitez. Diciamo che almeno la metà delle edizioni si assegnano così, alla faccia del bel calcio.

Ogni volta che il pube apre bocca, capiamo perchè Pelè viene universalmente considerato più grande del Maramaldo, anche come persona: non mi ricordo polemiche della “perla nera” nemmeno paragonabili a queste minchiate Dieguite. Poi, che a fare lezioncine arbitrali e sulla fortuna sia l’autore del più lampante furto della storia dei Mondiali, con quella manina all’Inghilterra, è fantasrico. Il Napule in casa partiva da 1-0 ma non solo per lui: perché se erano in difficoltà arrivava il rigorino.

Condivido l’intero tuo ultimo post. A me dopo tanta pena sembrava già miracoloso il terzo scudetto di Conte, anche perchè nel dopoguerra 3 di seguito non li avevamo mai vinti. Ma questa cinquina con cui si eguaglia la squadra anni ’30 che affascinò tutta Italia non si può descrivere: dobbiamo sentirci onorati di aver partecipato anche noi, da tifosi a questa impresa, anche se dai petomani professionisti viene raccontata quasi come normale e paragonata alla "manita de mierda" dei santi prescritti

Forte la tua battuta sul “Chi vi caca” (ma sarebbe più assonante “Chi ti caca”). Mughini come al solito è stato grandissimo: ci avrebbe difeso anche contro 50 gufi rosicantemente antizebra, ma contro quella figurina di cartone bastava poco: uno fiero di uno scudetto che un tifoso di passaggio gli ha regalato pur arrivando terzo a –15 non è degno dello sport. Ne avessimo avuto 4 o 5 così nel 2006, e invece fra i VIP il solo Giletti disse frasi da vero Juventino; gli altri: o zitti o contro Moggi.

Avete visto come il giocatore dell’Atletico ha segnato prendendo per i fondelli i panzer-difensori del tiki-Bayern kakkientruppen? Altro che difendersi, a Torino bisognava aggredirli subito, e infatti nei nostri 100 minuti migliori (35 in casa e 65 fuori) non ci hanno capito un papero e gli abbiamo rifilato 5 reti (4 secondo l’arbitro). Certo, possono ancora qualificarsi, ma lo 0-1 rimane Tra Real e Bayern zero reti fuori casa nelle semifinali; poi dicono che in Champions bisogna dare spettacolo