Con tutti i problemi che ci sono a Firenze, forse il monsignore si sarebbe dovuto occupare di problemi più importanti” ha dichiarato l’ex capitano dei viola a Tiscali Notizie. In sostanza, il primo amore, quello calcistico, non si deve mai scordare.
Antognoni, umbro di nascita, ma toscano d’adozione, un po’ mangia preti lo è. “L’arcivescovo, probabilmente, l’ha fatto per ingraziarsi la città. Un gesto incomprensibile e che fa pensare. Davvero, questa volta sono solidale con i tifosi juventini. La fede, anche calcistica, è una cosa seria”, commenta fra il serio e il faceto l’ex asso della Nazionale.
Le bandiere non esistono quasi più. Ormai nel mondo del calcio sono state sostituite dalle banderuole, pronte a sventolare per il presunto più forte. “L’unico che ha cambiato squadra a ragion veduta è stato - spiega con un sorriso Antognoni - Emilio Fede (anche lui ex juventino ndr). Lui ha lasciato le braccia della Vecchia Signora per abbracciare Silvio Berlusconi, non per il Milan. Il suo amore per il club rossonero è solo una conseguenza”.
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