Ieri, esaminando le trattative e gli affari già conclusi del "calciomercato", facevo, tra me e me, queste riflessioni:
1) le altre società, quelle più importanti, hanno tesserato e stanno tentando di tesserare quelli che si definiscono fior di giocatori, alcuni dei quali, già dallo scorso anno, erano stati dati come papabili acquisti juventini;
2) il nostro mercato è sotto gli occhi di tutti: dei famosi "campioni" a noi accostati, non è arrivato nessuno, quelli che già c'erano hanno un anno in più, si spera che "i 3 giovani di belle speranze" siano o diventino, appunto, qualcosa di più che belle speranze.
3) ripenso a Dechamps e, oggi, mi è ancora più chiaro il motivo per cui ha deciso di interrompere il rapporto di allenatore, cioè aveva già capito che la proprietà e la sua asservita dirigenza non avevano allora come non hanno oggi alcuna seria intenzione di rafforzare la squadra e per un combattente come lui questo non era accettabile per cui, infatti, se ne è andato;
4) penso, poi, a Ranieri, senza dubbio una persona di stile e, se vogliamo, degna di rispetto, ma soprattutto, per proprietà e dirigenza attuali, la persona giusta nel momento giusto, perchè facile da piegare, da soggiogare ai piani, più o meno segreti, di smobilitazione.
Queste le mie tristi riflessioni, poi è chiaro che spero che i fatti del campo mi smentiscano clamorosamente, che i vari Poulsen, Mellberg, Chimenti (incredibilmente riproposto come secondo di Buffon) si rivelino più determinanti dei Mancini (Amantino), dei Ronaldinho, dei Lampard, dei Quaresma e via dicendo.... |