Calciopoli-2, ecco tutti i retroscena
Abete, Tavecchio e le foto dei carabinieri...
CALCIOPOLI-2, ecco i retroscena sulle nuove intercettazioni, quelle che Luciano Moggi chiama "chiacchiere da bar".
Per ora siamo agli abbracci. Quelli che Giancarlo Abete ha dispensato venerdì mattina a William Punghellini, presidente del comitato Interregionale, al termine dell'assemblea delle 162 società di serie D. Abete non ha chiesto a Punghellini di dimettersi ma è probabile che lo stesso Punghellini decida di autospendersi almeno dal consiglio federale in attesa dell'inchiesta Figc.
"Io ho chiesto il commissariamento del Comitato Interregionale, qualcosa bisogna fare, tutto quello che è venuto fuori è inaccettabile", spiega Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti, tirato pesantemente in ballo da Punghellini. Tavecchio è ancora furibondo tanto da valutare se denunciare Punghellini, di sicuro non lo inviterà al prossimo consiglio direttivo della Lega Dilettanti. Anche lo stesso avvocato Catalano, membero della discussa Corte federale di Sandulli, avrebbe intenzione di querelare Punghellini:
Tavecchio è furibondo perché si sosteneva che lui avrebbe fatto pressioni proprio nei confronti dei giudici sportivi per aiutare Franco Carraro e per danneggiare Innocenzo Mazzini (fra i pochissimi a cui i vari giudici non hanno tolto nemmeno un giorno di squalifica...). Tavecchio nega ("Sandulli manco lo conosco") ed è pronto a parlare con il procuratore Stefano Palazzi. Gli interrogatori inizieranno il 27 dicembre, subito dopo Natale, e si chiuderanno (speriamo) in fretta.
Tavecchio ha incontrato una volta Moggi, in un bar di un hotel di Milano: presente anche Alberto Mambelli, dirigente della Lega Dilettanti, pronto a testimoniare. Moggi si sarebbe lamentato con Tavecchio perché di alcune intercettazioni napoletane non c'era traccia (tipo quelle che, secondo lui, riguardavano l'Inter) e avrebbe chiesto un aiuto a Tavecchio per la sua lunga squalifica. Tavecchio avrebbe risposto che lui non poteva né aveva intenzione di fare qualcosa. Insomma, un colloquio di pura cortesia? Lo stabilirà (speriamo) Palazzi.
Gabriele Gravina, dirigente federale di lunghissimo corso, intanto si difende così: "E' stato Moggi che mi ha cercato per gli auguri di Natale, io ero imbarazzato". Moggi per la verità gli aveva anche chiesto il numero di telefonino di Abete perché l'aveva perso mentre cambiava le schede e Gravina, sbagliando, glielo ha dato ("è stato inopportuno", spiega Abete). L'ex presidente del Castel di Sangro è un dirigente molto stimato in Federcalcio, tanto che lo stesso Abete voleva affidargli la carica di direttore generale.
L'album di fotografie, infine: nelle immagini scattate dai carabinieri compare anche l'ex segretario generale della Figc, Francesco Ghirelli. Un incontro, il suo, del tutto casuale con Luciamo Moggi ai Parioli, lungo un percorso che Ghirelli è solito fare ogni giorno per andare in ufficio. Fra i due, d'altronde, c'è stato sempre pochissimo feeling: anzi, il segretario Figc era considerato un nemico da Moggi (e le intercettazioni, a cominciare da quelle di Torino, stanno a dimostrarlo). Non c'è stato quindi alcun incontro "combinato" a Roma: solo un brevissimo, e freddo saluto.
Calciopoli-2 intanto ha allontanato ancora di più, se possibile, Gianni Petrucci dal ministro Giovanna Melandri. I due ormai si parlano solo per lettera, evitano contatti, baci e abbracci. I motivi sono tanti, a cominciare dai finanziamenti al Coni per finire con la Coni Servizi (che la Melandri vuole abolire). A questo si è aggiunto il silenzio del ministro sulle nuove intercettazioni, non una parola di solidarietà nei confronti di Petrucci, pesantemente insultato.
Al di là del Tevere ci sono rimasti molto male. |