Certe forme di miseria umana, di dignità calpestata, di repellente nostalgia verso quel potere occulto di cui molta gente del giornalismo in pensione si sente orfana. Uno che non conta + un cxxxo. Come una becera zitella, piena di livore ed odio. Invidioso da chi ha potuto dare del TU a Moggi e riceverne l'amicizia e la confidenza, cosa a lui negata.
La demenza senile è la forma di deterioramento mentale che può insorgere dopo i 70 anni di età. Lesordio è lento e si manifesta prevalentemente con deficit della memoria, alterazioni del carattere e del comportamento, neurastenia, confusione. Segue una compromissione più marcata delle facoltà intellettive, della memoria e della personalità, disorientamento temporo-spaziale, deliri, rare allucinazioni. Il decorso è progressivo e giunge in poco tempo (in media 4-6 anni) allo sfacelo totale. Nel corso della demenza senile si possono osservare quadri clinici particolari: sindrome presbiofrenica, forma delirante, forma melanconica. Talvolta può associarsi alla demenza arteriosclerotica. Ecco un esempio che può colpire giornalisti ex direttori di gazzette sportive di colore rosa dalla vergogna. Si rassegnino alla emarginazione, questi rancorosi ex giornalai. Ormai dediti al mendicare articoli per asservire al potente di turno, di qualsiasi colore esso sia. Giustizialisti quando conviene, sopratutto contro Moggi e la Juve, garantisti quando fa comodo, e qui l'elenco sarebbe lungo....plus-valenze, passaporti falsi, falso in bilancio ecc. Da che pulpito viene la predica, velenoso ex direttore. Si rassegni, per lei si prospetta una breve vita rancorosa e piena d'odio e nessun potente la gratificherà perchè lei adesso NON CONTA + UN c***o! |