I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
#38378 LA LISTA DELLE INGIUSTIZIE
scritto il 13/11/2007 23:54:19daBIANCOENERO
LA LISTA DELLE INGIUSTIZIE
1 ª giornata: JUVENTUS- LIVORNO 5- 1 ( Gava di Conegliano). 26’ pt: rigore concesso alla Juve e realizzato da Iaquinta per fallo inesistente di Grandoni sullo stesso Iaquinta.
7ª giornata: FIORENTINA-JUVENTUS 1-1 (Rizzoli di Bologna). 23’ pt: segna Iaquinta, ma il gol è da annullare per fuorigioco attivo di Trezeguet; 47’ st: rigore non concesso alla Fiorentina per fallo in area di Legrottaglie su Vieri.
3ª giornata: JUVENTUS-UDINESE 0-1 (Farina di Novi Ligure). 18’ pt: rigore non concesso alla Juve per fallo di Coda su Chiellini; 8’ st: altro rigore non concesso alla Juve per fallo di Handanovic su Nocerino.
9ª giornata: NAPOLI-JUVENTUS 3-1 (Bergonzi di Genova). 15’ st: rigore inesistente concesso al Napoli e realizzato da Domizzi per fallo di Chiellini su Lavezzi; 29’ st: altro rigore inesistente dato al Napoli per fallo di Buffon su Zalayeta (segna ancora Domizzi). 4ª giornata: ROMA-JUVENTUS 2-2 (Morganti di Ascoli Piceno). 30’ pt: segna Totti per la Roma, ma il gol è da annullare per suo precedente 11ª giornata: JUVENTUS-INTER 1-1 (Rocchi di Firenze). 5’ pt: rigore non concesso alla Juve per fallo in area di Cordoba su Del Piero. fuorigioco. 5ª giornata: JUVENTUS-REGGINA 4-0 (Celi di Campobasso). 30’ pt: gol annullato a Trezeguet per fuorigioco inesistente.
12ª giornata: PARMA-JUVENTUS 2-2 (Gava di Conegliano). 49’ st: gol di Iaquinta incomprensibilmente annullato dall’arbitro.
#38377 Juve, ricavi in calo Bilancio 2007-08 chiude in ne
scritto il 13/11/2007 23:44:51daBIANCOENERO
Juve, ricavi in calo Bilancio 2007-08 chiude in negativo per 5,2 milioni
21:30 del 13 novembre
Ricavi in calo (-12,4%), a causa dei minori incassi dalla cessione di calciatori, per la Juventus nel primo trimestre del bilancio 2007-2008, chiuso con un risultato negativo per 5,2 milioni contro un saldo positivo per 11,8 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente. I ricavi sono ammontati a 53,8 milioni in diminuzione rispetto ai 61,5 milioni del primo trimestre del bilancio precedente. E ciò nonostante il ritorno in Serie A abbia consentito di incrementare gli introiti da gare (da 1,25 a 3,1 milioni), da diritti radiotelevisivi (da 12,6 milioni a 21,5) e da sponsorizzazioni e pubblicità (da 5,9 milioni a 9,5). Ma i proventi dalla gestione dei diritti dei calciatori sono scesi da 38 milioni a 16,6. In crescita i costi operativi (+15,6%) a causa dei maggiori ingaggi dei calciatori (da 24,7 a 31,3 milioni). E per l'intero bilancio 2007-2008 la Juventus prevede di chiudere in perdita, «a causa dei costi rilevanti effettuati per il rafforzamento della squadra», si afferma in una nota.
#38376 Baldassarre: "Il decreto sui diritti del calcio è
scritto il 13/11/2007 23:37:52daBIANCOENERO
Baldassarre: "Il decreto sui diritti del calcio è a rischio incostituzionalità"
13.11.2007 10.53 di Redazione articolo letto 703 volte
Fonte: Marco Liguori per LiberoMercato
"Il decreto legislativo che ha stabilito la riforma della contrattazione collettiva sui diritti televisivi del calcio è a rischio di incostituzionalità: lede i principi del libero mercato e della concorrenza dell’Unione europea". Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale e docente ordinario di diritto costituzionale presso l’Università Luiss, in questa intervista esclusiva a Liberomercato boccia il decreto legislativo emanato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, voluto dal Ministro per le Politiche giovanili e le attività sportive, Giovanna Melandri. Baldassarre lo ha messo nero su bianco e lo ha spiegato in un suo dettagliato parere.
Professore, chi gliel'ha richiesto?
"Alcuni mesi fa la Juventus mi ha incaricato di redigere uno studio sul decreto legislativo e la legge delega sui diritti tv della Lega nazionale professionisti".
E quale conclusione ha raggiunto?
"Il decreto, e in parte anche la delega, presentano diverse perplessità in materia costituzionale, poiché le società di calcio hanno ottenuto lo scopo di lucro con la legge del 1996".
Quindi il decreto ha un importante vizio di fondo?
"L’impianto del provvedimento normativo parte dal principio opposto a quello della nostra costituzione e dei trattati dell’Unione Europea: tutto è soggetto a regolazione pubblica. Lo Stato interviene pesantemente sulla libertà di concorrenza tra le società di calcio e indebolisce le società più forti economicamente della serie A, a vantaggio dei piccoli club. Esso viola l’articolo 41 della costituzione e le norme comunitarie che fanno riferimento alla libera concorrenza".
A questo punto cosa potrebbe succedere?
"Tutto e nulla. Dipenderà dalle iniziative che assumeranno i singoli club: se ad alcuni può andar bene il decreto con la contrattazione collettiva non accadrà nulla. L’accordo raggiunto alcuni giorni fa in Lega per la ripartizione collettiva potrebbe aver attenuato in parte il profilo di incostituzionalità, che però resta intatto poiché l’intesa discende dalla legge".
Altrimenti?
"Alcune società, in modo particolare l’Inter, Il Milan e la Juventus, potrebbero adire il giudice ordinario per far rilevare l’eventuale incostituzionalità, decisa dalla Corte Costituzionale. Inoltre, potrebbero rivolgersi alla Corte di giustizia dell’Unione Europea".
Passando ai cadetti. Anche le società di serie B avrebbero convenienza a impugnare il decreto legislativo?
"Possono fare causa, se ritengono di aver ricevuto un danno: è un principio stabilito direttamente dalla Costituzione".
Cosa si sarebbe dovuto fare, per evitare questo pasticcio?
"Si sarebbe dovuto introdurre un criterio di solidarietà. Ogni società dovrebbe gestire in modo autonomo i diritti tv. Al tempo stesso la Lega potrebbe stabilire un contributo all’interno del sistema, destinato a un fondo comune, che potrebbe colmare il divario tra le grandi e le piccole società di calcio".
#38375 L'ex giudice sportivo Laudi: "Per l'Atalanta è ris
scritto il 13/11/2007 23:33:32daBIANCOENERO
L'ex giudice sportivo Maurizio Laudi, intervenuto a Radio Marte Stereo, ha chiarito la situazione dell'Atalanta dopo gli episodi accaduti domenica all'Azzurri d'Italia: "Il club orobico rischia sanzioni disciplinari e sanzioni pecuniarie ma è realistico pensare ad una chiusura dello stadio con obbligo di giocare in trasferta – quindi in campo neutro - o a porte chiuse. L'Atalanta rischia la sconfitta a tavolino con il Milan''.
#38374 L'Uomo nero su Gava e Collina 13.11.2007 (ore 21,0