Avevo mandato questa lettera a Gattino, mi ha chiesto se poteva pubblicarla.. Ecco il mio testo e la risposta Il mio è un vero e proprio appello a chiunque possa porre un freno all’assurdo teatrino che da mesi mette in mostra i suoi burattini che infieriscono contro la Juventus. La mia domanda è: noi juventini abbiamo ancora il diritto di avere una nostra dignità o dobbiamo continuare a subire senza nemmeno poter esprimere un’opinione che non sia oggetto di censura? Fa così paura rispettare una fede che per molti di noi rappresenta una valorizzazione di tutto ciò che ci circonda? Fa comodo “l’’umiltà” del tifoso juventino che ha accettato senza atti violenti una sentenza assurda, fa comodo poter contare su un pubblico televisivo fedele alla sua squadra, fa comodo giocare con i sentimenti di chi “crede” per fare titoloni acchiappa clienti, ma non c’è “l’umiltà” nel rispondere con un gesto di semplice professionalità che consiste nel dare rispetto a chi ha dimostrato di averne fin troppo! La piazza ha voluto la ns condanna, i nostri scudetti e i ns campioni, ora sta cercando di scipparci anche la ns dignità. Comunicazione di servizio: non esistono leggi o uomini che possono manipolare o condizionare le personali convinzioni di chi si sente portatore di un valore che nasce dal cuore e non da semplici congetture dettate dalla convenienza del momento. E chi continua ad arrogarsi con presunzione il diritto di giudicare anche questo aspetto è bene che lasci la falsa riga dettata da esigenze di stampa, altrimenti l’idea che ne esce è quella di un accanimento che non trova altra giustificazione che l’ infierire contro il più debole dimostrando la pochezza dei propri fini e la fragilità delle proprie accuse tanto da non potersi misurare alla pari, ma attaccando chi non è in grado di difendersi dalla censura !. Mi dispiace che ci siano “rappresentati” ufficiali della ns Juventus che non sentono il “dovere” di intervenire per porre anche un semplice freno a chi costantemente offende la propria squadra ed i propri tifosi, mi dispiace che venga meno quello che dovrebbe essere un gesto spontaneo ed automatico. Chiedo il rispetto, almeno questo deve esserci garantito, oppure il ns cammino di espiazione non è ancora terminato? O meglio, c’è ancora bisogno di accusare la Juventus per mandare avanti il calcio in Italia e tutto quello che gli gira intorno? La mancanza di coraggio nell’affrontare la realtà è la causa che ha fatto esplodere calciopoli, il ns coraggio nel ricercarla sarà alla fine quello che ci permetterà di riavere rispetto da parte di tutti! Paola C. Una tifosa juventina risposta: " La richiesta di Paola è comune a quella di molti tifosi: fatevi sentire!. Legittima, per carità, ma siamo sicuri che sia la strada giusta? Siamo sicuri che non sia proprio quello che stanno cercando - dall'inizio del campionato - di trascinare la Juventus in un'arena mediatica dove il dibattito si trasforma in rissa e lo sport in guerra? La strada del silenzio di fronte alle ingiustizie forse è più coraggiosa e rigorosa. Anche se può essere meno semplice da accettare. Credo che solo così si potranno superare vecchi rancori e ridurre i rischi di strumentalizzazioni e (forse) di inutili violenze. Anche con lo stile, autentico, si difende la dignità."

La Juventus festeggia Alessandro Del Piero, che compie trentatrè anni, mandando gli auguri al capitano bianconero dalle pagine del proprio sito ufficiale. "Un evento che giunge in un momento estremamente positivo per il capitano. A partire dalla sfera privata, vista la recente nascita di Tobias, il suo primogenito. Ma anche a livello calcistico. Del Piero ha da poco prolungato il suo contratto con la Juventus, confermandosi vera bandiera del club. Inoltre è entrato ancora di più nella storia bianconera: domenica scorsa, contro l’Inter, ha collezionato la presenza n° 529, che gli ha permesso di scavalcare Beppe Furino e diventare secondo nella classifica degli juventini di tutti i tempi, alle spalle del solo Gaetano Scirea. Ad Alessandro, i migliori auguri da parte di juventus.com, di tutta la Juventus e del popolo bianconero".

si salvi chi può... di LUCIANO MOGGI Adesso aspetto i "perbenisti" che non ci credevano o non volevano crederci. L'Inter è sospettata di far parte delle "aziende spione" dell'inchiesta Telecom. Lo dice il Gip Giuseppe Gennari che ha iscritto il club di Moratti (vedi Panorama in edicola) in un elenco che comprende diverse altre aziende. La vicenda è quella arci-nota dei dossier illegali, costruiti dalla "sicurezza" del gruppo Telecom, scoperchiata dalle rivelazioni sul ruolo di Giuliano Tavaroli, di Emanuele Cipriani, dell'agenzia di quest'ultimo ("Polis d'Istinto"), vicenda che ha sconvolto il mondo delle telecomunicazioni, mettendo allo scoperto un vasto spionaggio industriale basato su intercettazioni, spiate, pedinamenti e quant'altro e che ha portato nei giorni scorsi ad altri tre arresti, segno che il pozzo è ancora molto profondo. In questo quadro il Gip ha iscritto il nome dell'In ter, attribuendole verosimilmente sospetti sulle spiate e i pedinamenti ordinati per Vieri, Mutu, per l'ex arbitro De Santis, per la Figc, per il sottoscritto, per la Juve, ed altri. E' un sospetto che naturalmente dovrà essere comprovato e non sarò certo io, vittima di un becero processo mediatico, a disattendere la conclusione dell'inchiesta. Mi chiedo, però, se si possa parlare di sospetto quando, ad esempio, le spiate per Vieri sono acclarate e l'Inter e la Telecom se le stanno dando di santa ragione per capire a chi toccherà fronteggiare le salate richieste di risarcimento fatte dal calciatore: all'esecutore o molto più opportunamente al mandante? Sembra passato molto tempo da quando le due aziende erano più o meno "sorelle": ai vertici dell'In ter si incontravano gli stessi vertici della Telecom (Tronchetti Provera, Buora, per non parlare di Guido Rossi). continua...

Che cosa dire riguardo all'intervento di Belviso al Cda... Semplicemente grandioso... Purtroppo fino a che non riusciremo ad eliminare gente come cobolli, balnc e incompetenti vari... non ne usciremo mai... Perché non riportiamo Moggi che vale da solo più di 10 Cda di perdenti???

Biagi non è stato solo un uomo della tv, ma anche una persona che ha combattuto per la giustizia e la libertà, un uomo di una schiettezza piena. Non si possono trattare gli uomini come pezzi da giocare. Allora si torna alla Grecia, all'ostracismo. Non è una bella epoca». Tonini ha ricordato la «coerenza, la sincerità e la schiettezza» di Biagi. «Dava fastidio, non era utile ed è stato buttato fuori». Fonte Libertà