Ranieri: "Nel dubbio, contro la Juve". Petizione dei tifosi bianconeri: radiate Bergonzi
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Nel dubbio, contro la Juve. Quel sospetto, pericoloso per tutti, che sabato notte s’aggirava attorno alle parole del presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli, lo dice forte e chiaro, ventiquatt’ore più tardi, Claudio Ranieri: «Non ci sentiamo vittime di complotti - spiega pacato il tecnico ospite alla Domenica sportiva - ma non vorrei che qui, nel dubbio, qualche arbitro ci venisse contro. Questa è la nostra sensazione».
Un atteggiamento che Ranieri s’aspettava: «Psicologicamente mi aspettavo di dover scontare qualcosa: e lo dissi, ai ragazzi, nel primo discorso a Pinzolo nel ritiro precampionato». Sospetto rischioso, però: «Gli errori dei giocatori, degli allenatori e degli arbitri fanno parte del gioco - continua l’allenatore - ma bisogna stare attenti. Non voglio fare del vittimismo, ma la Juve ha già pagato tanto». Sorride, invece, Gigi Buffon, quando gli rifanno vedere il rigore fischiato su Lavezzi: «Non c’è nulla da dire - commenta a ControCampo, su Italia 1 - mi sembra evidente». Lui, sul prato, aveva provato a convincere Bergonzi: «Gli ho detto di consultarsi con gli altri, perché aveva preso un abbaglio enorme. Lui ha chiesto conferma, e gliel’hanno data. E dire che gli altri (quarto uomo, ndr) avevano più tempo per rivedere l’azione». La condanna per calciopoli non si sarebbe esaurita, insomma, con la retrocessione in serie B dell’anno passato, perché ci sono ancora pene accessorie da scontare, per espiare i peccati del passato. Già appena finita la partita, quel sospetto c’era: «Io il passato lo conosco - aveva detto Giovanni Cobolli Gigli - e so che siamo andati in B e che siamo tornati in A onestamente. Ne abbiamo avuto abbastanza». Poi, il messaggio: «Spero che nel Palazzo qualcuno abbia visto, perché gli arbitri hanno bisogno di più tranquillità quando vengono a dirigere le nostre partite». Quella tranquillità che, evidentemente, manca. Anche se la Juve, comprensibilmente, continua a sottolineare di credere nella buona fede dei fischietti.
La tribù del web, che non sarà un campione scientifico, ma un termometro degli umori sì, ha scomunicato le gesta di Bergonzi. Il provvedimento più drastico l’ha deciso il sito www.j1897.com, cui sono iscritti circa 21.000 tifosi bianconeri: una petizione (2.000 firme in otto ore) per chiedere la radiazione di Bergonzi. «Con la raccolta firme - viene spiegato - il sito j1897.com e i suoi iscritti, evidenziano il loro sdegno riguardo l’arbitraggio del signor Bergonzi. Tutta la nostra community chiede al designatore Collina un intervento immediato, chiarificatore di una situazione che oramai ha delineato la sua pessima struttura». Tanto per illuminare bene il pensiero, sulla pagina principale del forum, è apparsa la foto di uno sorridente Bergonzi, con la scritta, «Una rapina da tre punti: vergogna». L’arrabbiatura juventina è spuntata in decine di altri forum, compreso quello de La Stampa.it, dove sono arrivate centinaia di mail, ancor prima che la partita di Napoli finisse. «Grazie Collina», è stato il messaggio che ha inaugurato la lunga serie, ore 22.08. Due i bersagli: l’arbitro e l’Inter. «Due rigori alla volta per essere sicuri», diceva un altro messaggio, mentre altri bit già lanciavano iniziative di protesta all’Olimpico, dove mercoledì arriva l’Empoli. C’è chi ipotizzava un minuto di silenzio («hanno ucciso il calcio»), chi striscioni. E un mare di insulti. Brutta aria: con l’Inter sulla soglia non ce n’era bisogno. |