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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#34326 Lassù qualcuno ci ama!
scritto il 15/09/2007 11:20:49 da REMO LABARCA
09:30 del 15 settembre Dopo il doppio impegno con la nazionale, il centrocampista francese dell'ONESTI, Patrick Vieira si è fermato di nuovo per infortunio (problema muscolare alla coscia sinistra) ed ora rischia tre settimane di stop. Mancini furioso. Domani con il Catania scocca l'ora di Adriano che, schiena permettendo, giocherà dall'inizio.
 
#34325 ULTIMA ORA.............................
scritto il 15/09/2007 10:52:10 da POSTER56
Apprendiamo in questo momento che per "risolvere" la questione VIEIRA' e venire incontro ai cugini "falsificatori di passaporti, bilanci ed intercettatori illegali" è intervenuto sua "emittenza" mettendo a disposizione MILANLAB. Sembra che per l'occasione siano stati chiamati anche noti luminari bipartisan nei loro specifici campi: Abatantuono, Bertolino, Teocoli e Fiorello, per sperimentare anche la RISOTERAPIA. I mas-media seguiranno il consulto. E’ stata precettata la troupe di “ C’ E’ IMPICCIO PER TE “. La telecronaca sarà effettuata da Piccinini – se si presenta sobrio al servizio - e il commento tecnico sarà affidato a Teo Mamuccari con la super visione del Mago Othelma. Alla moviola Pistocchi, se a digiuno ! Gli incassi dei diritti televisivi saranno devoluti alla serie B ! L’ottimizzazione sarà affidata a Guidone Rossi ! La prossima settimana tutti i quotidiani e i settimanali del gruppo Mondadori omaggeranno del DVD i gentili clienti. Successivamente Mentana a Matrix inviterà Travaglio per sapere…cosa c’è sotto !!!
 
#34324 "Santo" moratti illuminaci(2)
scritto il 15/09/2007 10:44:14 da IL CORVO
"mentre quelli di oggi possono esserlo". Quindi, possono anche, ancora, non essere casuali? Presumiamo che Moratti classifichi l'errore di Ayroldi, nel non assegnare l'evidente rigore commesso da Cordoba contro l'Empoli, come "casuale" mentre al primo errore che l'Inter dovesse subire potrebbe fare capolino l'ipotesi "errore non casuale". Niente di nuovo rispetto al passato nerazzurro. Chissà se questi dubbi morattiani porteranno a nuovi pedinamenti come quelli disposti in passato per De Santis, sospettato di "errori non casuali", salvo scoprire che "era pulito" (come disse lo stesso Moratti intervistato da Sabelli Fioretti).
 
#34323 "Santo" moratti illuminaci
scritto il 15/09/2007 10:42:28 da IL CORVO
MORATTI - (Fonte: RealSoccer.it - 03-09-2007) ''Mettiamo in chiaro che gli errori degli arbitri di un tempo non sono stati casuali, mentre quelli di oggi possono esserlo", dice Moratti. "Mettiamo in chiaro" è un'espressione che si usa per introdurre una certezza, che usa colui che è detentore della verità. Quale è la "certezza"? "gli errori degli arbitri di un tempo non sono stati casuali". Lo ha stabilito una sentenza della Giustizia Ordinaria? No! Una sentenza delle giustizia Sportiva? Neppure, visto che esimi giuristi hanno dovuto far riscorso ad un "contorsionismo" quale è il "falsare un campionato senza falsare le partite". Allora chi dà a Moratti la certezza? Forse Nucini, l'arbitro che quando era in attività frequentava la sede dell'Inter? Qualche dossier ignoto anche ai Giudici? Non lo sappiamo, perchè i "nuovi giornalisti" non lo chiedono. E noi, possiamo annoverare tra gli episodi "non casuali" la Supercoppa vinta dall'Inter sulla Juve solo grazie ad un errore commesso da De Santis nell'annullare un validissimo gol di Trezeguet? Oppure era "non casuale" la rete del pareggio in Inter-Juve convalidata dal "migliorarbitrodelmondo" con Toldo, Vieri e metà Inter impegnata a gettare in porta non solo la palla ma anche Buffon? Se Moratti sa, ci illumini!
 
#34322 Governo, leva Palazzi dai guai col decreto salva-I
scritto il 15/09/2007 10:39:07 da UOMO OMBRA
DOVERE degli uomini di cultura, diceva il filosofo del diritto Norberto Bobbio, non è quello di proclamare certezze, ma è quello di seminare dubbi. Per adempiere a questo dovere, gli uomini di cultura che hanno dato vita alla nostra associazione, sin dal luglio scorso hanno seminato dubbi sui tempi, sui modi e sulle caratteristiche dei grotteschi processi relativi a Calciopoli. O semplicemente hanno impedito che dubbi spontaneamente germogliati venissero recisi alla radice. Qualche certezza ovviamente c’era. A me, per esempio, è subito stato chiaro che cosa fosse e che cosa fosse chiamato a fare il procuratore Palazzi. I suoi atti successivi ne furono conferma. E le sue ultime decisioni hanno chiarito a tutti la caratura della sua figura. Naturalmente sulle sue decisioni è lecito dissentire. L’ex-capo dell’ufficio inchieste De Biase sostiene, ad esempio, che le intercettazioni interiste erano da radiazione, non da archiviazione. E a proposito di Collina qualcuno pensa che le sue chiacchierate con Meani siano la cosa più grave di Calciopoli. Ma queste sono solo opinioni. Da settimane il superprocuratore Palazzi legge scrupolosamente gli atti riguardanti le plusvalenze interiste. Perché un magistrato che si era mosso con grande rapidità a partire da intercettazioni telefoniche illegalmente rese pubbliche, è ancora chino sulle carte che riguardano una faccenda dove c’è l’inchiesta conclusa di un magistrato e il parere della Covisoc? Perché Palazzi è sì severo; ma sa anche quali conseguenze avrebbe riconoscere la colpevolezza dell’Inter: illegittima iscrizione al campionato, durissima penalità e la Figc con due campionati da riscrivere. Forse Palazzi pensa che dovrebbe intervenire il potere politico. E’ già successo. La Lazio doveva chiudere i battenti e sparire. Il Parlamento, grazie ai suoi tifosi ai vertici di maggioranza e opposizione, approvò una legge apposita per salvarla. L’anno scorso, quando per il ruolo di Commissario Straordinario si fecero i nomi di Rivera e di Zoff, grandi campioni, persone competenti e oneste, il presidente del Consiglio Prodi nominò Guido Rossi, un abilissimo avvocato d’affari che era stato per diversi anni consigliere dell’Inter. Il governo passava da una gaffe all’altra, da una figuraccia all’altra; ma i cittadini elettori quasi non se ne accorgevano, perché erano tutti intenti a seguire il linciaggio della Juventus . Questo governo ha un enorme debito di riconoscenza nei confronti dei bianconeri. Ma potrebbe dimostrare la sua superiorità rispetto ai debiti emanando un regolamento che dichiari che plusvalenze e vendita a se stessi non sono rilevanti per la giustizia sportiva. Così toglierebbe un severissimo magistrato dall’imbarazzo di doversi arrampicare sui vetri per non procedere contro l’Inter e lascerebbe all’Inter gli scudetti rubati. Paolo Bertinetti Associazione Nazionale Amici della Juventus
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