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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#19426 Quel raccomandato di ferro di Borrelli
scritto il 27/02/2007 17:12:28 da ROYVP1
Sarà bene ricordare sempre che quell'isterico di Borrelli, maniaco di un giustizialismo applicato solo a chi gli sta antipatico (Craxi, la Dc e la Juventus), ha fatto carriera nella mgistratura grazie SOLO al fatto di essere figlio di un potente magistrato napoletano-fiorentino di 50 anni fa. TUTTO QUELLO CHE POSSIAMO FARE, ORMAI, E' FARE DI TUTTO PER SCREDITARE PERSONALMENTE COLORO CHE CI HANNO ROVINATO
 
#19425 CON ALESSANDRO
scritto il 27/02/2007 17:10:03 da LORE_FERRARA
Dritti ragazzi! raddrizzate quelle schiene! pensavate di vincere in pochi mesi!?!? le grandi vittorie sono partite sempre da pochi intrepidi che non si sono piegati! siete juventini quando c'è da scendere in piazza a festeggiare uno scudo o una coppa!?!? credo e spero di no! Per cui, fede e orgoglio! Non so quando, ma vinceremo; nell'attesa, in piedi! Fieri e orgogliosi! NOI siamo la Juve, e tocca a noi! FORZA!
 
#19424 x marco minnotti
scritto il 27/02/2007 17:09:57 da PAOLA
Passate l'inquisizione estiva ora iniziano i processi veri. Pensi che Moggi e Giraudo non sanno come difendersi? quindi io credo che le ns speranze hanno delle solide basi! Poi la giustizia è uno schifo ok ma se non proviamo mai a fare qualcosa mai niente cambierà.Cmq preferisco dichiare la sconfitta dopo aver lottato. Hai mai letto il ricorso presentato dall'ass.(è nell'area associati), se non l'hai fatto te lo consiglio. Io voglio sperare
 
#19423 mai mollare (alessandro)
scritto il 27/02/2007 17:07:41 da RABBIABIANCONERA
mi associo fortemente con te
 
#19422 da Tuttosport
scritto il 27/02/2007 17:02:23 da PAOLA
telecom, Moratti sarà deferito Dovrà rispondere del dossier De Santis, archiviato invece il caso Vieri per prescrizione Nuova richiesta di atti a Milano: se anche andasse a vuoto, gli elementi consentono già di presentare entro il 15 marzo la relazione a Palazzi. E Moggi prevede clamorosi sviluppi NOSTRO INVIATO ALBERTO PASTORELLA ROMA. Sarà la terza richiesta. Terza e ultima, avvisano dal¬l’Ufficio Indagini. Poi, in ogni ca¬so, si chiuderà la pratica e si tra¬smetterà la relazione al procu¬ratore Stefano Palazzi, che provvederà ai deferimenti. Non c’è più tempo per aspettare: an¬che se si sperava in una ben di¬versa collaborazione da parte della Procura di Milano, l’in¬chiesta non si può fermare. La giustizia sportiva non può e non deve avere i tempi lunghissimi, insopportabili della giustizia or¬dinaria. E così, per quanto ri¬guarda i pedinamenti che sono stati ordinati o comunque accet¬tati dall’Inter, si sta per giunge¬re alla svolta. In settimana, co¬me detto, l’Ufficio Indagini pren¬derà, si fa per dire, carta e pen¬na e scriverà alla procura di Mi¬lano per cercare di avere i faldo¬ni che riguardano il caso Telecom e le intercettazioni. Sarà il terzo e ultimo tentativo, come detto, di poter conoscere gli atti dell’inchiesta penale. Se do¬vesse andare ancora una volta a vuoto, comunque gli elementi so¬no tali da poter arrivare alla conlusione delle indagini. Al massimo, si potrà ottenere una conclusione con riserva, proprio per lasciare una finestra aperta in caso di fatti nuovi e non cono¬sciuti: la delicatezza dell’inchie¬sta Telecom, i tentativi anche re¬centi di inquinare le prove ( Ta¬varoli, il teste principale, è sta¬to di recente trasferito di carce¬re proprio perché era riuscito a comunicare con l’esterno), non consentono alternative o scor¬ciatoie. E sulla possibilità che da questa vicenda emergano svi¬luppi clamorosi si è sbilanciato Luciano Moggi ieri sera a Ma¬trix: «Dai soggetti che son o in carcere, capirete tante cose». Dif¬ficile che il riferimento non fos¬se a Tavaroli. Dalle carte in mano all’Ufficio Indagini, si possono già fare del¬le previsioni che difficilmente verranno smentite. Per quanto riguarda i pedinamenti ordinati su Cristian Vieri, si va sicura¬mente verso l’archiviazione. Quei pedinamenti, peraltro am¬messi sia dal presidente dell’In¬ter, Massimo Moratti, sia dal vi¬cepresidente Rinaldo Ghelfi, e confermati anche dal ritrova¬mento di una fattura intestata all’Inter nella sede londinese della società che aveva provve¬duto a mettere sotto controllo la vita privata del bomber neraz¬zurro, risalgono al 2001, un pe¬riodo piuttosto negativo, da un punto di vista calcistico, per il giocatore. La vicenda è emersa solo a fine 2006, e di lì a poco è diventata materia per l’Ufficio Indagini, che ha ascoltato sia il giocatore sia il presidente. Ma siccome nella giustizia sportiva c’è una prescrizione di due anni per le società e di quattro anni per i dirigenti, ecco che ormai il tempo è trascorso. E quindi, malgrado l’ammissione dell’In¬ter e di Moratti, non si potrà pro¬cedere. Vieri ha comunque an¬nunciato l’intenzione di proce¬dere contro il suo ex presidente in sede civile, a titolo di risarci¬mento. Diverso invece il discorso per il cosiddetto dossier De Santis. L’assenza del materiale da par¬te della procura di Milano non chiarisce se, come ha sempre so¬stenuto l’Inter, il dossier sia sta¬to consegnato già completo e la società si sia limitata a non de¬nunciare l’episodio, o se invece sia stata proprio l’Inter, su se¬gnalazione di un ex arbitro, a or¬dinare di spiare nella vita pri¬vata e nelle abitudini di De San¬tis. In ogni caso, la prescrizione varrebbe solo per la società, ma non per i dirigenti, Moratti in primis. L’Ufficio Indagini, anche su sollecitazione del commissa¬rio Pancalli che nelle scorse set¬timane si era lamentato dei troppi “casi” rimasti sepolti tra Ufficio Indagini e Procura fede¬rale, ha deciso di imprimere una svolta. Il 15 marzo è il termine ultimo che si è imposto per la consegna della relazione a Pa¬lazzi. Moratti rischia il deferi¬mento per violazione dell’artico¬lo 1 e, se condannato, a squalifi¬ca e sanzioni pecuniarie. L’ex ar¬bitro sarebbe intenzionato a chiedere in sede civile un risar¬cimento di 5 milioni di euro. Ma è chiaro che i rischi mag¬giori l’Inter li corre sul fronte dell’indagine che riguarda il fal¬so in bilancio. Come si ricorderà, sull’argomento c’era stato uno stralcio da parte del procuratore Palazzi, che aveva provveduto a deferire la società e Oriali per una questione secondaria, so¬stanzialmente medica e assicu¬rativa, relativa al portiere Bru¬nelli. Ma non aveva deciso nul¬la sulle plusvalenze, il vero caso emerso indagando sul caso Bru¬nelli, rinviando all’Ufficio Inda¬gini per ulteriori approfondi¬menti. Anche in questo caso, dal¬la Procura di Milano il materia¬le arriva con molta cautela e len¬tezza, ma in questo caso devono ancora partire le nuove audizio¬ni degli 007 e quindi c’è più tem¬po per aspettare gli atti giudi¬ziari.
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