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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Vilostra del 09/12/2012 21:29:56
Ma che giustizia è?
Se dobbiamo dar retta a tanti luoghi comuni o frasi fatte in Italia il calcio rappresenta la 9^industria a livello di fatturato, rappresenta anche, secondo la vulgata, lo specchio della società che in questo momento, a dire il vero, è piuttosto malmessa con i tanti problemi di carattere economico, occupazionale, politico e via dicendo. Uno dei problemi, mai risolti è quello relativo alla giustizia, da quella penale a quella amministrativa passando per il civile per finire alla giustizia sportiva.

Vi racconto un caso emblematico successomi. Insieme a dei colleghi ben 10 anni fa ho adito il TAR del Lazio per un ricorso di carattere amministrativo, non ci era stato corrisposto ciò che una legge prevedeva. Stiamo ancora aspettando. Altri colleghi hanno avuto sentenza favorevole, per la stessa causa, dal TAR della Liguria e di Lecce mentre altri se lo sono vista bocciare dal TAR della Campania. Mi chiedo: ma come, la legge non è una? non è scritta in italiano? come mai alcuni TAR si sono pronunciati a favore ed altri contro? Risposta del legale che cura il mio ricorso: il giudice, nella sua libertà di interpretazione e coscienza valuta come meglio ritiene. Rimane l’ingiustizia di coloro che hanno visto il ricorso bocciato mentre altri hanno intascato bei soldini pur facendo le stesse cose.

Il che mi riporta alla memoria ciò che affermava Giolitti: “La legge si applica ai nemici e si interpreta per gli amici!” e ne abbiamo avuto esempi eclatanti in questi ultimi anni specie nell’agone sportivo, prescrizioni a parte. Libertà d’arbitrio per i giudici prestati alla FIGC e CONI solo per il bisogno, è ciò che abbiamo visto e riscontrato nei vari procedimenti a carico dei personaggi coinvolti, molti loro malgrado, in scommessopoli. Molti coinvolti, pochi condannati, taluni si sono visti ridurre la pena, altri addirittura assolti davanti al TNAS dopo esser stati condannati a 3 anni e 6 mesi per le richieste del PM, tal Palazzi, nei giudizi precedenti. Già, ma sino ad ora non si è discusso di scommesse, sinora non sono saltati fuori soldi, se non per la confessione di qualche pentito in odore di palazziniana santità.

Ma i media sin da agosto non hanno fatto altro che occuparsi di Conte, giudicato per “omessa denuncia”, ma il nome ha retto la baracca sempre più scricchiolante sino ad oggi.
Basterà esprimere il NO COMMENT, al limite il proprio dispiacere per quanto accaduto. Ma che giustizia è quella che per lo stesso motivo indaga alcuni ed altri no, che condanna qualcuno ed altri no, che si erge a protagonista delle prime pagine dei giornali mentre dovrebbe operare in silenzio e senza soprattutto fare commenti, il riferimento all’ammonizione di un giudice è puramente casuale. Ci viene spesso ricordato da chi è solito pontificare che la”lex è dura lex sed lex”, che le sentenze non si commentano ma si appellano. E che diamine, possibile che non si possa nemmeno dire che forse c’è qualcosa che non va nelle sentenze dopo aver ascoltato il dibattimento, che gli appelli, pur per gli stessi motivi, danno esiti diversi? Non siamo ancora al pensiero unico per fortuna anche se qualcuno lo vuole indirizzare. Possibile che il libero arbitrio di un giudice possa condizionare tutto a partire dall’esistenza per finire al futuro di un uomo? Quante vite ha rovinato farsopoli? Ricordiamolo.

Il giudice dovrebbe essere super partes, amministrare la giustizia con saggezza e fermezza nel rispetto della legge ma sempre uomo è, e come tale ha le sue debolezze, è fallace per natura e forse nel suo petto batte una fede di certi colori, a volte avversi. Chi deve porre rimedio a tali storture? Non certamente coloro che sinora se ne sono serviti: FIGC e CONI, a loro sta bene lo status quo così ci possono sguazzare come meglio credono. Occorre una revisione totale delle norme, della loro attuazione e senza possibilità di interpretazione da parte del Parlamento, il nuovo, per porre rimedio a fatti eclatanti ed inspiegabili per i quali anche all’estero ci ridono dietro.

Mi auguro che le facciano ma ci vuole la volontà, in fondo saranno disposizioni a costo zero o quasi, che non assorbiranno fondi dalle già esigue casse del CONI e della Federazione. Ma possiamo aver fiducia nella politica dopo aver visto cosa è successo?
 
 
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