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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Salvo Trigila del 27/04/2013 11:37:27
Grazie UEFA
Nei discorsi triti e ritriti del periodo infame di "Farsopoli" il tema conduttore che si è registrato è stato quello dell'onestà di alcuni (Inter) e della disonestà di altri (Juventus).
Da tali discorsi, portati alle estreme conseguenze nelle sedi della (in)giustizia sportiva, sono poi scaturiti lo "scudetto degli onesti", la retrocessione in serie B della Juve, la partecipazione in Champions League "regalata" al Milan, etc., etc..
Negli anni successivi a "Farsopoli", per fortuna, molte cose sono cambiate, perchè le sentenza della giustizia ordinaria hanno accertato che nulla di quello che era stato frettolosamente teorizzato dalla (in)giustizia sportiva aveva fondamento(gli "onesti" nerazzurri sono risultati disonesti come gli altri).
Anche nei discorsi sul razzismo negli stadi è stato facile penalizzare a senso unico, posto che l'unico fatto di razzismo "ufficiale" è stato quello della famosa penalizzazione dello stadio della Juventus per i cori contro Balotelli ("se saltelli muore Balotelli", tutto sommato beceri e volgarmente ironici, ma niente affatto di contenuto "razzista" in quanto mossi da vivo sentimento di antipatia per un giocatore che assume atteggiamenti indisponenti sia per gli avversari che per i tifosi).
In altre parole, anche qui il teorema che è passato - nè più nè meno come ai tempi di "Farsopoli" - è stato quello di far risultare esistenti i fenomeni di razzismo soltanto nello stadio della Juventus, mentre riguardo agli altri stadi (e alle altre tifoserie notoriamente razziste) venivano segnalati dalla stampa corrotta soltanto "isolati episodi di pochi imbecilli".
In pratica sono passati "inosservati" alla stampa corrotta ed alla (in)giustizia sportiva le svastiche naziste ostentate dai tifosi laziali ad ogni partita, i cori nazi/fascisti dei tifosi romanisti, gli striscioni a sfondo "meridionalrazzista" degli affiliati nerazzurri di Moratti & C.. Basti pensare che anche gli innocenti tifosi della Sampdoria in una Samp-Juve di quattro anni fa si sono permessi il lusso di insultare per tutti i 90 minuti con i loro "buu" il povero Sissoko senza che l'indomani vi fosse alcun trafiletto di giornale a parlarne.
Ma anche riguardo al razzismo qualcosa sta cambiando, perchè a fronte di una (in)giustizia sportiva che fa orecchio da mercante a tutti gli episodi di razzismo veri ed autentici che si verificano negli altri stadi italiani, si registra la presa di posizione dura dell'UEFA che ha sanzionato con una multa di € 45.000 i cori razzisti contro Adebayor durante la partita Inter-Tottenham. Quindi i cori e gli insulti razzisti ci sono anche a San Siro, nel covo degli ex-"onesti".
Ma anche all'Olimpico laziale è stata inflitta dall'UEFA una più severa sanzione con due turni a porte chiuse. Quindi i cori e gli insulti razzisti ci sono anche a Roma.
E allora ci chiediamo: possibile che ci voleva l'intervento e le sanzioni dell'UEFA per segnalare che i fenomeni di razzismo (o presunto tale) non possono essere soltanto nello stadio della Juventus?
Ci aspettiamo che da oggi in poi sia gli arbitri che la nostra (in)giustizia sportiva riescano ad individuare e sanzionare anche altri episodi di vero razzismo che ogni domenica si registrano in altri stadi italiani, piuttosto che accanirsi contro la squadra e la tifoseria juventina per creare ingiustificato clamore volto ad alimentare i soliti sentimenti anti-juve di "farsopoliana" memoria.
 
 
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