Tutti tacciono. Dopo un girone di ritorno stracolmo di favori arbitrali, che hanno permesso ai meanisti di agguantare il terzo posto Champions, senza però la capacità di risolvere la questione se non fino all’ultima giornata e all’ultimo minuto, il campionato si chiude con un vergognoso episodio che si aggiunge a quelli precedenti, consentendo alla banda dello zio Fester di disputare i preliminari della massima competizione europea, ai danni di una delle squadre, la Fiorentina, che ha certamente espresso, insieme alla Juve e poche altre, il calcio migliore della serie A.
Due aspetti preme rimarcare. Il primo riguarda l’ignominioso silenzio della gran parte dei media. Dobbiamo riconoscere che solo il Corriere della banderuola De Paola, si è espresso con chiarezza, chiamando il fatto per quello che è stato: uno scandalo senza precedenti. Tutti gli altri organi e commentatori di regime – quello stesso che Moggi, più volte, ha indicato come il suo principale nemico, e contro il quale cercava di difendere i nostri colori – sono rimasti in religioso silenzio, o addirittura hanno rimarcato la “grande” partita del Milan e quella del suo nuovo Bomber, rinominato sarcasticamente per l’occasione “Rigorelli”.
Il secondo aspetto, invece, concerne un silenzio ancora più grave. Alludo al pilatesco atteggiamento – per usare un eufemismo –dei vari Della Valle, De Laurentis, Preziosi, L’ONESTONE, Pulvirenti, Zamparini. Tutti personaggi pronti ad usare sciabola e boria quando si tratta della Juve, ma proni e riverenti di fronte a colui al quale Conte, secondo le voci di corridoio, diede l’appellativo più giusto, tra il primo e il secondo tempo “der go de Muntari”!!
Io sostengo che se qualcuno volesse una prova regina dell’inconsistenza storica, ancor prima che fattuale, delle accuse mosse al direttore durante questi lunghi anni di farsa, quello che è successo nel corso del campionato appena terminato rappresenta a tutti gli effetti la c.d. pistola fumante. La differenza sostanziale sta nelle conseguenze di determinati comportamenti. Mentre qualcuno andava in B, infatti, altri avevano il tempo di vincersi una Champions e, altri ancora, inventavano i titoli di cartone.
E di fronte a tutto ciò, i nostri che fanno? Dopo gli insulti e le insinuazioni piovute fino a pochi mesi fa sulle loro teste e i nostri colori. Dopo le continue citazioni del famigerato go de Muntari, che ha preso prepotentemente il posto di quello – storia ormai ampiamente smentita – di Turone, cosa dice e fa la nostra società? Niente, di niente.
Anzi, trova pure il tempo di privarci delle nostre tre meritatissime stelle. Prona al potere costituito; lo stesso che ci mandava in B, mentre gli altri, peggio di noi, festeggiavano e continuavano, anzi continuano, a fare quello che hanno sempre fatto. Er rigore di Balotelli, dovrebbe essere l’epitaffio del campionato. Ma, a breve, nessuno se ne ricorderà. Fosse capitato a noi? Neanche a dirlo, penso che la risposta sia ovvia quanto la vergogna tacitata di questo torneo.
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