Ma chi sono questi presunti grandissimi giocatori, approdati nel campionato italiano, capaci di riportarlo agli antichi fasti, o per lo meno, spingere il movimento verso un’inversione di tendenza?
Vediamo di capirlo attraverso fatti inconfutabili, senza infingimenti. Higuain: panchinaro fisso nel Real di Mourinho. Seconda, se non addirittura terza scelta del portoghese che di calcio ne capisce poco, ma di calciatori un po’ di più.
Tevez: grande promessa del calcio mondiale fino ad una decina di anni fa. Mai esploso veramente. Di lui non si ricordano certo gesta epiche in Champions, soprattutto da quando fu acquistato dalla seconda squadra di Manchester. Anzi, qualche notizia d’oltre Manica ci è pervenuta soltanto per i suoi continui screzi con i tecnici che lo hanno allenato.
Gomez e Lorente: basti dire che l’uno era diventato la riserva del croato Mangiuchic - non certo Van Basten - l’altro, in nazionale, è la riserva di Torres, cioè di un giocatore che da quando è andato via dalla Spagna ha fatto letteralmente ridere.
Al contrario, in uscita, abbiamo perso uno dei tre/quattro giocatori più forti al mondo, Edison Cavani, e un altro che potrebbe diventare tra i migliori, Jovetic.
Ed allora, per quale motivo c’è in giro tutta questa esaltazione. Capisco che De Laurentis, mangiando a pranzo e a cena, pane, media e comunicazione, sappia benissimo che a Napoli è più importante sognare che vincere. Della Valle è in piena scalata economico-finanziaria. Sta cercando di conquistarsi un posto nel gotah dei potenti della penisola, ed il calcio è certamente un volano ideale per aggiungere smalto e splendore al proprio nome (vd. il Berlusca).
Al contempo, mutadis mutandis, comprendo che anche a Torino avvertano la necessità di far credere al popolo bue che ormai la Juve sia allo stesso livello delle altre grandi d’Europa. Tuttavia, a ben vedere, non hanno fatto altro che pescare, a piene mani, nei discount europei, spendendo, in fin dei conti, tra parametri zero e giocatori in scadenza (in tutto 9+2 di bonus per Tevez), quattro soldi. Certamente molto, ma molto meno di quanto incassato grazie ai diritti tv della ultima Champions; sembrerebbe che la nostra abbia intascato più quattrini degli stessi vincitori del torneo.
Peccato che io, come credo molti altri tifosi pensanti, non siamo tra i poveri sprovveduti che si esaltano per il grande nome, senza averlo ancora visto all'opera, quasi fossero dei poveri interisti tornati alle origini della loro trentennale epopea da perdenti(al netto di Farsopoli ovviamente). Io faccio parte di coloro che ancora hanno impresse nella mente, limpide e chiare, due cose: da un lato la Juve dei Del Piero e dei Trezeguet, dall’altro, le bastonate prese in Champions dai tedeschi. Mischiate le due cose, e vi renderete conto di quanto fumo stiano gettando nei nostri occhi, anche se, almeno per questa volta, tale operazione riguarda quasi tutte le famigerate, un tempo, 7 sorelle, rimaste ormai vecchie e zitelle.
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