Vado controcorrente. Errori di Caceres a parte (perché li ha fatti su tutti e due i gol), io dico che il pareggio con il Real Madrid è figlio della mentalità sparagnina del calcio italiano in generale. Metto dentro tutte le squadre, Juve, Milan, Inter, Napoli, Roma e così via. Appena si raggiunge il vantaggio (per merito o per caso) in partite importanti contro squadroni, si cambia immediatamente la tattica.
Abbiamo finito il primo tempo dominando, con un Ronaldo inesistente, bloccato dal nostro atteggiamento in campo e dai fischi sugli spalti, per ritornare in campo lasciando l'iniziativa al Madrid, arretrando il baricentro e rinunciando a mordere palla, il campo e l'avversario, usando quel calcio speculativo e rinunciatario che è capace solo di fare ringalluzzire avversari demoralizzati.
Guardate gli inglesi, sono diametralmente opposti a questo tipo di attitudine. Loro traggono benzina dal passare in vantaggio. Nel calcio la cosa che spaventa di più è una squadra inglese di qualità che passa in vantaggio, perché sai che ti assalirà con raddoppiata veemenza. Il calcio italiano invece, se la posta è alta, tira dentro i remi. Il risultato è stato quello di dare cuore e opportunità al Real e ad un giocatore come Ronaldo che, con la complicità dell'errore individuale, finisce col punirti.
Nel Primo tempo, giocando appunto all'inglese, con coraggio, ritmo, determinazione e iniziativa, abbiamo reso i pericoli dei blancos insignificanti. Questo, in definitiva, è quello che predica Sacchi! Io personalmente, sono infuriato per aver concesso la via d'uscita al Real con un inizio di secondo tempo rinunciatario, quando invece eravamo padroni del pallino. In generale la prestazione nostra è stata positiva, ma senza cali di determinazione e coraggio, avremmo potuto portare a casa il risultato pieno. Bisogna abbandonare quei residui di mentalità del calcio italiano anni '60 e '70.
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