Durante i quattro mesi di squalifica di Antonio Conte le telecamere cercavano di penetrare i vetri fumati delle tribune per identificare eventuali walky talky o galoppini che facessero la spola fra tribuna e panca. Accusavano l'arrogante Antonio di nascondersi dietro porte chiuse per liberamente e callosamente, infrangere le regole con l'uso della tecnologia. Sui vari blogs, tribune sportive locali (in particolare di fede romanista), giornali rionali e fomentatori, si puntava il dito e si faceva dell'ironia. "L'impunitā juventina che proprio non riesce a non infrangere le regole!" Conte che non rispetta la squalifica, che minimizza le istituzioni! Si sono fatti dibattiti e tavole rotonde, sprecato fiumi di parole su come si comportano i furbetti zebrati...
Fastforward alla partita Roma vs Cagliari, e ti ritrovi Garcia con al fianco un imbarazzato collaboratore con un telefonino in pugno (o simile) che a vista potresti comprare in un negozio di giocattoli (negli anni 80) comunicare beatamente ed in bella vista con la panchina. Anzi quando l'imbarazzante aggeggino si rivela inutile, ti ritrovi il suddetto Monsieur, apertamente approcciare la panchina dagli spalti e liberamente impartire ordini vis a vis ai suoi attendenti di campo!
Dove sono oggi i soliti sospetti? Coloro che sdegnati da tanta impunitā (in una nazione come la nostra rispettosa di regole e leggi) storcevano la bocca e puntavano il dito accusatore? Mi riferisco proprio a quelli che risiedono all'ombra del campanile di tutti i campanili! Sembra che oggi tacciano...
La morale di questa storia č che quando si fa appunto i moralisti, č necessario essere in possesso di una memoria lunga.
Buon proseguio di campionato a tutti.
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