Vedendo quanto è successo martedì sera (sentenza dell'appello calciopoli) sento la necessità di scrivere e la prima cosa che mi viene in mente è: ma cosa mi aspettavo ...?
Non ho mai amato i discorsi da bar del tipo "sono tutti uguali" ma, alla fine, la razionalità vince: l'Italia è in questa penosa situazione perché la società italiana è così tutta. Non ho buttato il cervello al macero, ma non credo proprio - come molti fanno - che di fronte ad una montante illegalità e immoralità esista una categoria di persone che è al di sopra delle altre per dirittura morale e intelligenza.
La magistratura è lo specchio della nostra società, né più né meno. Così come la magistratura è specchio della società, anche le decisioni dalla stessa prese ne sono il frutto. Il nostro sistema giudiziario soffre di parecchi problemi che nelle sentenze possono essere letti tutti. La bulimia legislativa (con singole norme di difficile comprensione e attuazione), la bulimia giurisprudenziale (con sentenze plurime contraddittorie e incomprensibili), la vicinanza del giudicante alle posizioni del PM e l'eccessivo peso della magistratura requirente, il corporativismo e il correntismo. Pertanto, a quelli che portano "le sentenze" come verità tombale ribadisco che non costituiscono la bibbia; sono solo il frutto di un sistema inventato dagli uomini, gestito da loro e, pertanto, altamente fallibile.
Le sentenze su calciopoli sono il frutto di questo sistema bacato. È difficile trovare un giudice che, in un'inchiesta così importante, sbugiardi completamente il "collega PM" (le ricusazioni alla Casoria sono l'emblema di tale sistema come l'intervento del presidente del tribunale).
Ma guardate tutto il quadro: abbiamo una carcerazione preventiva usata in modo abnorme (spesso come strumento di pressione per ottenere confessioni), il GIP come istituto è fallito (piuttosto che come prima garanzia per il cittadino è diventato il passacarte del PM), giudici incapaci di comprendere il significato vero dell'assoluzione perché "manca è insufficiente o contraddittoria la prova" (cioè che io Stato o fornisco tutto oppure un povero cristo non lo faccio ballare in eterno), delirio di onnipotenza (compito del giudice è l'accertamento delle responsabilità penali e non la VERITA'), l’uso di attività illegali nelle indagini (la fuga di notizie preventiva per massacrare l’indagato).
Nelle pagine di cronaca si leggono tutti questi problemi; ad esempio,vi ricordate quel tale che inseguito da mandato di cattura internazionale, è all'estero, prende l'aereo per venire a farsi arrestare, il Gip nega gli arresti domiciliari per pericolo di fuga! Ma cavolo, stava dall'altra parte del mondo ed è venuto qui apposta!
Ma alla fine il problema siamo noi, perché quando vediamo queste cose guardiamo dall'altra parte, pensando che tanto non ci tocca (anzi, alle volte godendo delle disgrazie che capitano a chi ci è antipatico). Non si dica poi che non possiamo fare niente … non è vero, esiste sempre l’arma del voto ma non solo.
Pochi mesi fa era stata indetta una raccolta di firme per la promozione di un referendum sulla separazione delle carriere (non che sia la panacea di tutti i mali ma costituisce un passo nella giusta direzione) che cosa abbiamo fatto?
Commenta l'articolo sul nostro forum!
Condividi su facebook! (click...)
