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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Stefano Bianchi del 01/07/2014 08:41:36
Blatter: cercasi rottamatore
Joseph Blatter, per gli amici Sepp, è nato in Svizzera nel 1936: nella FIFA dal 1937, ne è il presidente dal 1998, sedici lunghi anni. Tra le sue decisioni storiche per gli esiti del calcio mondiale, il Golden e Silver Goal ai tempi supplementari (poi revocati, visto il successo), l’obbligo della qualificazione per il Paese ospitante i Mondiali (sai quanta gente allo stadio, in Brasile, se i verde-oro non si fossero qualificati), l’inasprimento delle pene per il "fallo da dietro", per i simulatori e per chi si toglie la maglietta dopo il gol (uniche proteste, quelle degli appassionati di calcio femminile).

Non tutto è limpido come il terso cielo della Svizzera, attorno a questo gerontocrate, per ora scampato ad un rottamatore internazionale ispirato dall’ex Sindaco di Firenze. Molte le polemiche già alla sua prima elezione: Farra Ado, presidente della Federcalcio somala e vice-presidente della Confederazione Africana del Calcio, sostenne di aver ricevuto un’offerta di 100.000 dollari per votare per Blatter. Non meglio andò la rielezione del 2002, accompagnata da altre voci di brogli ed accuse d’irregolarità finanziarie commesse durante il precedente mandato. Nel 2006, riguardo alla propria irrituale assenza alla premiazione dell’Italia vincitrice a Berlino, prima sostenne di aver voluto far premiare le due squadre europee finaliste dai dirigenti UEFA. Il suo bel nasino crebbe un altro palmo con la seconda versione: assente per evitare di essere fischiato come alla cerimonia d’inaugurazione. Nella terza versione, sicuramente fornitagli da uno strano consigliere, si era defilato dalla cerimonia perché gli Azzurri si erano qualificati grazie ad un rigore inesistente contro l’Australia. Non si sa se per l’avanzato grado di sclerosi delle sue arterie o per altro, ma gli annali riportano altre uscite poco felici, come nel 2011, quando sostenne che il razzismo sui campi di calcio era una quisquilia: alle proteste generalizzate, usò la tecnica collaudata del fraintendimento giornalistico. La stessa sensibilità l’ha mostrata più recentemente, a commento delle proteste delle popolazioni meno abbienti nei confronti delle spese per il Mondiale brasiliano, affermando che "il calcio è più importante dell'insoddisfazione delle persone", e che "i manifestanti usano la piattaforma del calcio per ampliare la protesta". Mi viene un dubbio: che Blatter che derivi da blaterare? (Blaterare: parlare, di solito a voce alta, a vanvera o a sproposito, o dicendo male del prossimo. Da: Devoto - Oli: Il dizionario della lingua italiana. Le Monnier, Firenze, 1995). Certamente sbaglio, non può essere così: è Lui che parla in maniera così illuminata da essere incomprensibile per ometti come noi. Diamine, è una persona di valore, il nostro Sepp, un valore certificato dal gran numero d’onorificenze ricevute: Ordine della Stella Polare (Mongolia), Ordine di Jaroslav il Saggio di V Classe (Ucraina), Gran Croce dell’Ordine di Francisco de Miranda (Venezuela), Tessera di Socio Onorario del Real Madrid, per citarne solo alcune.

Mentre noi sospettiamo di lui, ingrati dei sacrifici che Seppino nostro fa da anni, altre oscure nuvolette stanno addensandosi sul suo bel capino quasi ottuagenario. Queste nuvolette procellose sono costituite dall’inchiesta sull’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar ed al connesso giro di tangenti. Venute fuori, maledizione, proprio mentre lui annuncia la sua ricandidatura a zar della FIFA. Ma come in ogni sceneggiatura che si rispetti, voilà, l’arzillo vecchietto, con un voltafaccia da vero trasformista e dopo una vita da anti, propone, nientepopodimenoché, la moviola in campo. Per me significa una cosa sola: è proprio messo male. Non gli faccio gli auguri solo perché mentre mi accingevo a farlo (in fin dei conti è un nonnino e la moviola in campo mi piacerebbe davvero), mi sono tornate in mente le sue lodi a Montezemolo per ruolo che Luca Cordero ebbe nel mancato ricorso al TAR, da parte della Juventus, dopo la sentenza di Farsopoli. Allora, niente auguri: né a Seppino nostro, né a Luca Cordero di M. e nemmeno a Cobolli Gigli.

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