Agghiacciante!! Questa volta ci sta tutto. Non c'è termine migliore per definire lo sgomento che gli ultimi eventi hanno portato nel cuore di milioni di tifosi. Le sensazioni e i pensieri si accavallano indefiniti. Inizialmente, monta la rabbia, poi, con il grande colpo di Allegri, subentra una vera e propria angoscia. Ritornano alla mente certe situazioni post 2006, quando i magnifici Cobollli&friends (l'altro non lo nomino perché porta sfiga!) riuscirono nell'ardua impresa di farci diventare gli zimbelli d'Italia. O ancora, sembra di essere nuovamente ripiombati in quell'estate del 2010, quando il prode Marotta portò a Torino il suo fido Del Neri, ponendo le basi di altri due anni da incubo.
Insomma, un ritorno al passato, come si usa dire ultimamente. I metodi, i tempi e le scelte tecniche sono quelle della peggior Juve della nostra storia recente. Arrovellarsi sulle responsabilità per quello che è successo è inutile. Si rischierebbe di fare solo vana dietrologia. Anzi, a dire il vero, si potrebbe ripartire equamente la colpa tra una
società che si è lasciata sfuggire l'unico uomo in grado di portare risultati sportivi di un certo livello e lo stesso uomo che non ha voluto attendere il completamento di una programmazione a lungo termine perché corroso da una smodata ambizione personale. Ma, ripeto, è come pesare il fumo. Inutile!
Bisogna pensare all'hic et nuc, direbbero i latini. All'oggi! E
l'oggi è nero, cari amici. I pochi campioni che abbiamo in casa hanno le valige pronte. Il nuovo allenatore è uno dei peggiori in circolazione; non fosse altro perché è un personaggio smodatamente aziendalista. Le altre squadre, dopo tre anni, hanno da poco appreso la fantastica notizia che il campionato è finalmente riaperto.
E allora, che altro aggiungere se non un ringraziamento sentito alla proprietà della F.C. Juventus. Grazie mille!!
Attendiamo da anni il risarcimento morale per lo scempio del 2006, ma
abbiamo capito che non ve ne può fregare di meno. Ci stavamo accontentando, in parziale risarcimento, della rinascita sportiva, nella speranza di ritornare nel calcio che conta. Ma con l’addio di Conte si riparte da zero, anzi, da -10.
Lo dico dal 2006, e lo ripeto ora. Dopo la dipartita dei veri Agnelli, e la compartecipazione alla Farsa del 2006 dei loro epigoni, il tempo dell’attuale proprietà era ormai compiuto. La scelta migliore sarebbe stata, e lo è,a maggior ragione, anche adesso, vendere l’asset inutile che nessun interesse desta in chi nella Fiat conta veramente. Queste sono verità che tutti noi bianconeri dovremmo far nostre, in modo tale da evitare che costoro continuino a prenderci in giro (vedi faccenda campagna abbonamenti …spero che qualche associazione dei consumatori faccia il suo dovere) come fanno inopinatamente da Farsopoli, e fino a poche ore fa.
P.s.
Addio Antonio. Umanamente ti schifo... professionalmente, capisco, che non potevi fare diversamente.
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