Dal giorno di Juve–Roma leggo su ogni media proseliti e soluzioni per l’utilizzo della moviola in campo, caldeggiata a dire il vero, più da personaggi "secondari" che dai veri addetti ai lavori, ovvero i calciatori: per tutti cito il Sig. Aldo Biscardi al quale canale 5 ha concesso il primo titolo del telegiornale della sera per illuminarci circa i presunti tre torti subiti dalla Roma (tralasciando tutto il resto) e per fornirci la soluzione unica e sovrana del problema.
Mai scelta fu più azzeccata per una riflessione circa la "carriera" del paladino Biscardi basata esclusivamente sulle chiacchiere da bar portate in televisione, episodi estrapolati ad hoc per creare polemiche gratuite che non hanno fatto altro che fomentare violenze verbali e forse anche fisiche negli stadi, ma
cosa molto più grave, ha contribuito a creare una cultura sportiva distorta che poi ritroviamo non solo in serie a ma anche sui campetti dei bambini.
Sono veramente queste le persone che devono indicare la via per migliorare uno spettacolo di dimensioni planetarie? Ha un suo senso per quello che avviene sul campo in 90 minuti, e che invece si tenta di racchiudere in pochissimi episodi di pochi secondi che poi vengono vivisezionati per ore se non per settimane quando il "povero diavolo" che li deve giudicare lo fa in una frazione di secondo correndo e davanti a 50000 persone che lo fischiano e lo insultano? E' veramente questo il calcio che vogliamo per i nostri figli? Un calcio televisivo dove ti fanno vedere continui primi piani, dove i replay si sovrappongono a quanto avviene in diretta, dove non riesci a capire quello che succede perché sei tempestato di immagini del pubblico, dell’allenatore in panchina, quando invece allo stadio ti rendi conto di quanto sia un’altra cosa una partita di calcio, in quanto tutto avviene e finisce in tempo reale senza possibilità di tornare indietro.
Sarò utopistico, anzi sono sicuramente utopistico, ma il mio sogno è lo stadio, è il campo dell’oratorio, il prato verde, tutti luoghi che hanno un odore inconfondibile ed è un odore che nessuna televisione mi darà mai ed è un odore che portando la tecnologia in campo sentiremo sempre meno, perché il calcio del campo e quello della televisione saranno sempre più due cose diverse.
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