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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Alberto Rossetto del 23/12/2014 10:16:13
Supercoppa: la cartina tornasole
Facile criticare quando si perde si dirà, ma siamo la Juve e mica
possiamo ritenerci soddisfatti di aver perso. Anche se siamo la Juve e
nel nostro DNA non esiste la possibilità di vittoria nella partita secca
con la parola....coppa : si fosse chiamata Supertrofeo l'avremmo vinta
di sicuro.

Una volta è la Coppa Italia (e ridagli con la parola coppa) e quindi
bisogna far giocare le riserve, un'altra volta è la Supercoppa (se si
vince bene, sennò pazienza): il risultato è che gli altri esultano e a
noi non entra mai in testa che una finale è una finale e come tale va
onorata fino in fondo. Al riguardo chiedere lumi a Real, Barcellona o
Milan per imparare come si vince.
Siamo la Juve e ci hanno sempre insegnato che l'unica cosa che conta è la vittoria, invece nelle coppe (nazionali o europee) vediamo sempre lo stesso copione recitato da una squadra tracotante.

Per favore, per favore per favore, non iscrivete la squadra anessun'altra competizione che non sia il campionato.
Un'altra partita scellerata ha fatto sì che buttassimo alle ortiche
l'ennesima coppa, una condotta e una tattica di gara trapattoniana con
giocatori di prima categoria. La sostituzione di Pirlo grida vendetta,
non tanto per l'aspetto tattico ma per il sostituto: l'intergalattico
bidone Pereyra.

In campo avevamo già quello scarpone di Evra che oltre a lasciare delle
enormi praterie sulla fascia di sua competenza si era divorato la rete
che avrebbe potuto chiudere la partita già nel primo tempo (ma da
terzinaccio di prima categoria non è nemmeno riuscito stoppare il pallone).

Ora, mi sembra elementare e pacifico, che se ti privi di un giocatore
bravo è a favore di uno più bravo ancora, una logica che dovrebbe
guidare anche le "menti" del calciomercato. Invece Mar(m)otta ha
impiegato tre anni per disfarsi di Isla (colpa anche di Conte, vero, che
aveva posto il veto alla sua cessione) ed in cambio ha preso questi due
mangiapane a tradimento più il fratello minore di Remolo: direi che più
di una logica di calciomercato può trattarsi di una strategia da
supermercato. Vendi uno e compri tre (bidoni).
I tanto vituperati Almiron, Diego e Martinez sicuramente un rigore
sarebbero stati capaci di tirarlo e segnarlo, questi non sanno fare
neanche quello.

Ma il sig. Mar(m)otta ed i suoi collaboratori renderanno mai il conto
delle loro nefandezze?
In attesa di cospargermi il capo di cenere e chiedere pubblicamente
scusa (magari...., sa il cielo quanto lo farei volentieri), per intanto
incasso il fatto che Allegri sia arrivato al panettone, cosa che a
luglio non avrei mai pensato. Gli auguro che gli rimanga sullo stomaco
come rimarrà al sottoscritto dopo la figuraccia di ieri.

Buone feste a tutti, fino alla fine.

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