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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Mauronero del 19/03/2015 12:32:34
Diamo a Max quello che è di Max.
Diamo a Cesare quello che è di Cesare.
Non me lo aspettavo, non avrei scommesso un euro, ma, per fortuna, sono stato clamorosamente smentito. Massimiliano Allegri si sta dimostrando un allenatore da Juve. I “rosiconi” potrebbero obiettare che in Italia la Juve gioca da sola; che in Europa ha incontrato squadre mediocri; che ha già perso un trofeo e sta per essere sbattuta fuori dal secondo obiettivo stagionale etc. Lasciamo gli antijuventini al dramma dei loro problemi biliari.

La verità è di ben altro tipo, e loro per primi ne sono consapevoli. Quando seppero che Conte lasciava Torino, spararono fuochi d’artificio e fecero bagni nudi nelle fontane. Dopo la partita di Dortumund – preceduta da una serie di prestazioni opache – anche i più scettici, come il sottoscritto, devono togliersi il cappello e ammettere che il Livornese, ad oggi, è riuscito a barcamenarsi alla grande in una situazione non certo facile.

Sostituire quello che all’unanimità viene considerato il migliore allenatore italiano, per di più in un ambiente in cui quest’ultimo veniva idolatrato, era un’impresa ardua. Portarsi dietro, inoltre, un passato rossonero, con tanto di dichiarazioni e atteggiamenti controversi (vedi er go' di Muntari!), di certo non lo aiutava. Nonostante tutto ciò, Massimiliano Allegri è riuscito, con umiltà e signorilità (doti antitetiche a quelle precipue del suo predecessore), a prendere in mano la squadra e a portarla verso la vetta indiscussa del campionato e ai quarti di Champions.

Magari il gioco proposto non è sempre scintillante. Magari la squadra si sente ancora più a suo agio quando vengono riproposti i vecchi schemi e dettami tattici. Ciò nonostante, considerato soprattutto che il tecnico livornese si è trovato tra le mani una rosa priva di giocatori voluti direttamente da lui, la gestione di un gruppo spremuto fino all’osso e potenzialmente demotivato, con un paio di giocatori divenuti ombre irriconoscibili di quello che sono stati, è stata encomiabile. Complimenti Mister.

Però, attenzione. Il bello viene adesso. Noi siamo la Juve. Se è vero che dobbiamo dare a Cesare quello che è di Cesare, non dimentichiamo che dobbiamo dare a Dio quello che è di Dio, e nel calcio la divinità, spesso, prende il nome di fortuna.

Quando verranno le corrazzate danarose, non ci sarà dio del calcio in grado di aiutarci. Dovremo semplicemente correre tanto e dare il massimo. Sarebbe inaccettabile, ad esempio, una figuraccia epocale come quella della Roma contro il Bayern. La dignità e il blasone vanno sempre preservati.

Abbiamo la possibilità di dedicarci completamente alla preparazione tattica, fisica e mentale per i quarti. Gente come Tevez, andrebbe messa in naftalina fino a metà aprile. Altri, come l’immenso Marchisio e i due centraloni, dovrebbero rifiatare. Non si sono fermati mai dall’ inizio della stagione.

Forza Mister. Ci regali altre emozioni come quelle del Westfalenstadion. Chiedere il cielo sarebbe impossibile… ma la meraviglia del calcio è che non sempre i soldi la fanno da padrone. Chiedere al saltimbanco di Setubal per averne conferma!!
Fino alla fine…

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