Grazie Ragazzi. Quando la squadra combatte, gli uomini si impegnano fino all'ultimo minuto di gara e oltre; quando tutti gli atleti sono concentrati verso un unico obiettivo, condividendo intenti e sofferenze. Quando, insomma, undici individualità diventano un’unica compagine, tutto è possibile, anche l’impossibile. Questo è successo al Bernabeu mercoledì scorso.
Il costo del solo Bale rappresenta il valore di acquisto (originario) dell’intera rosa juventina. Ciò significa che i soldi nel calcio non bastano. E forse questa è l’unica vera speranza del football europeo. Alla faccia del fair play finanziario: colossale balla che i più non comprendono, e che serve solo a gettare fumo negli occhi a milioni di tifosi. Sistema astruso che, chissà perché, colpisce povere società come Inter e Roma, ma lambisce soltanto chi spende 200 ml a stagione, ogni anno, per acquistare i migliori in circolazione.
La FC Juventus sta dimostrando al mondo intero come si possa arrivare in alto anche senza investimenti spropositati, concorrendo così, meravigliosamente, a tutelare il fascino splendente dello sport più bello del mondo.
Può essere un caso? Alla fine, come capitato negli anni scorsi a squadre simili quali il Borussia e l’Athletico, vincerà Golia? Lo sapremo il sei giugno.
Tuttavia, una finale è un evento strano. Nella nostra sfortunata storia europea, ricordiamo molte finali perse da favoritissimi, quando la parte del gigante la recitavamo noi. Pertanto quello che accadrà il 6 giugno, per ora, lo sa solo il dio del calcio e, soprattutto, la dea fortuna, protagonisti assoluti di ogni finale di Champions.
Cinondiméno, comunque vada, non si può che essere fieri di tifare questi colori, di patire per questi splendidi atletiti; non possiamo che ringraziare di cuore il gentleman Massimiliano Allegri e i competenti Marotta e Paratici.
Già, un società di persone e professionalità “competenti”. Non a caso utilizzo questo aggettivo.
Il calcio che rappresentiamo da più di un secolo, le sue istituzioni e il suo gotha. Soggetti che, invece di essere grati a chi da sempre porta pregio e trofei all’Italia pallonara, hanno tentato di danneggiarci a causa della loro proverbiale incompetenza, dovrebbero fare un mea culpa. Cosa sarebbe la nostra serie A senza la farsa colossale del 2006?
Forza ragazzi. Noi siamo la Juve. Noi siamo la storia del calcio italiano. Noi siamo quelli che vincono i Mondiali, non soltanto le coppe continentali. Crediamoci…fino alla finale ed oltre….
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