Al di là del fatto che non ce ne frega niente, e che forse in Italia è quasi meglio così (per i rigori), vorrei fare una riflessione sull'atteggiamento degli arbitri nei nostri confronti. Chiunque di noi abbia avuto la sventura di parlare di calcio con un livido o con un intertriste, ma anche con tutti gli altri, sa che all'affermazione che gli arbitri in genere, in Italia, NON favoriscono la Juve e che spesso è il contrario, scoppiano fragorose risate e pernacchie, e qualsiasi dimostrazione con esempi è del tutto inutile.
Con questa calunnia gratuita, continua e reiterata, le squadre di volta in volta nostre competitrici (con la complicità di gran parte di stampa e tv) sono riuscite a creare un forte condizionamento psicologico sugli arbitri, ormai letteralmente terrorizzati dall'idea di dover dare un rigore alla Juve o negare un rigore contro. Ci vuole il sangue, o nulla. D'altra parte come biasimarli: il povero Rocchi ci ha quasi rimesso la carriera per averci dato due rigori, anche se ne ha regalato uno alla Rometta per quel ridicolo non-fallo su Totti.
Le moviole di Rai e Sky ripetono al rallentatore ogni possibile offside di millimetri sfuggito a nostro favore, mentre sorvolano alla grande sui fuorigioco o rigori a noi negati (quello su Morata (?) che avevano menzionato loro in Inter Juve, chi l'ha più visto?).
Ma ve l'immaginate se il rigore non dato per fallo di Maggio su Morata l'avesse commesso Chiellini su Iguain? E se quello di Asamoah fosse stato dato alla Juve? C' era la rivolta in strada del "Napule" e la richiesta di annullamento del campionato da parte di De Piangentis. E durava cent'anni.
E allora, povero Banti, meglio lasciar perdere, tanto questi della Juve son signori e non fanno piazzate; e così ormai pensano anche tanti altri arbitri. E questi sono fatti reali.
Però ci sono anche tanti scarponi che, capito l'andazzo, cominciano a randellare i nostri giocatori, tanto l'arbitro ha paura di favorire la Juve, e, almeno all'inizio, lascia perdere (vero De Rossi?). Beh, qui non ci stiamo più. Perché se passa questa abitudine ci ritroviamo sempre più con avversari scatenati che mirano alle gambe invece che al pallone.
Allora, senza tanta pubblicità, forse è bene chiedere formalmente una maggiore tutela dei giocatori, tutti, a vantaggio dei campioni e sopratutto del calcio.
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