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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di charles del 31/08/2015 12:10:46
Chi ha rotto il giocattolo?
Sono almeno cinque anni che scrivo dell'inadeguatezza del sig. Marotta, fin dalla quantità di acquisti inutili dei primi momenti, all’incapacità di muoversi (da sempre) nei mercati esteri. Che abbia avuto la fortuna di aver preso Pirlo o Pogba, è più demerito di altri che sua capacità.

E’ un aziendalista che prima di tutto guarda all’aspetto economico (importante per carità), dimenticando spesso che tra qualità della squadra e bilancio, conviene sempre privilegiare la prima. Solo con una squadra al top e vincente riesci a rimettere a posto i conti e guadagnare. Il nostro invece si avvicina sempre con proposte molto provinciali e su nomi, tranne rarissime eccezioni, di secondo piano. E’ decisamente un uomo fortunato!

E’ arrivato alla Juventus grazie alle disgrazie altrui (Moggi). In altri tempi, non lo avrebbero preso neanche come consulente esterno. Alla confusione dei primi due anni dove ha comprato tanto (e speso molto) con poca qualità, ha posto rimedio l’arrivo di Antonio Conte, che ha trasformato una squadra reduce da due settimi posti in una squadra vincente. Grazie a questo il nostro DG è stato osannato dalla mediocre stampa sportiva italiana, come un dio in terra. In realtà ha una fortuna sfacciata, molta chiacchiera e competenza appena sufficiente (Draxler docet).

E’ vero, la squadra ha vinto 3 titoli quest’anno. Sono più che convinto però, che è stato il risultato dell’onda lunga inerziale dell’effetto Conte, sul quale Allegri ha fatto alcuni ritocchi con cautela.

Oggi, a distanza di due giornate dall’inizio del campionato, dove tutti i record storici negativi sono stati battuti, dove s’intravede una pianificazione quasi inesistente, i nodi vengono al pettine. La forza della Juve in questi ultimi anni è stato il centrocampo: Pirlo, Vidal, Marchisio e Pogba. Uno dei più forti del mondo. Se i primi due vengono a mancare, vanno sostituiti con elementi dello stesso calibro. Decisamente prima di venderli o lasciarli andare via. Non puoi pretendere poi, che Padoin subisca una metamorfosi e si trasformi in quello che non è. Non puoi pensare che Pogba possa risolvere da solo le partite, soprattutto se poi, manca anche Marchisio.

La partenza di un Tevez a fine campionato scorso era già nelle previsioni. Il sostituto di un campione come lui, andava trovato a gennaio e inserito nella squadra poco alla volta. Mandzukic è un bravo giocatore, paragonabile a Llorente, non è Tevez. E, a proposito, perché il croato, se il navarro ha le medesime caratteristiche? Dove sta l’affare? 18 milioni spesi per un giocatore fotocopia di Llorente e lo spagnolo dato al Siviglia gratis. Boh? Rinuncio a capire.

Vogliamo parlare anche degli acquisti italiani? Bene! Tra Zaza e Berardi era sicuramente più utile il secondo, visto che il primo la scorsa settimana è finito anche sulla lista dei partenti.

40 milioni per Dybala? Forse ne vale anche di più, ma in prospettiva, oggi è strapagato (più di Draxler, Goetze, e tanti altri talenti). La verità è che per trattare con Zamparini ci vuole un altro Zamparini. Marotta non è adatto. Troppo perbenista.

Insomma chi ha rotto il giocattolo perfetto costruito da Antonio Conte? Allegri? Con tutta probabilità l’allenatore livornese qualche colpa sulle due sconfitte le ha. Intestardirsi con Padoin, lasciare in panchina Sandro, non fare giocare Pereyra e Cuadrado contro la Roma, puntando a un 352 conservativo contro una squadra spumeggiante, “col dente avvelenato” (detto da Allegri), che presentava 5 novità su 11 (contro 2 della Juventus. Chi aveva una squadra nuova in campo?), tra cui Digne (uno dei migliori in campo) arrivato martedì scorso.
Ma Allegri non è Guardiola, tantomeno Conte. Aziendalista, poca fantasia, poco carisma, cerca di andare sempre sul sicuro, sul conosciuto: rischia poco, solo in condizioni estreme. No! Credo che il maggiore responsabile di queste due sconfitte, evitabilissime, sia proprio il nostro DG che non ha ancora capito che la Juventus non è la Sampdoria.

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