A mio parere, l'ennesima finale di coppa campioni, persa è indice di una sorta di "disagio" mentale. Non riesco a trovare altre spiegazioni. E' come se improvvisamente i giocatori tirassero il freno a mano.
Un'esempio su tutti Juve-Amburgo dell'83. Avevamo una super squadra e avevamo fatto delle belle partite eppure non fummo capaci in 90' di segnare il goal del pareggio. Il famoso goal di Magath da quaranta metri in cui Zoff rimase, per così dire, un pò imbambolato.
Insomma è come se la Juve avesse la sindrome della finale champions. Vedere una squadra sciogliersi come neve al sole, nel secondo tempo contro il Real, fa pensare e male pure. Come è possibile, mi chiedo, che tutti i meccanismi fino a li quasi perfetti siano potuti saltare? Sono consapevole che giocare contro una squadra come il Real non sia proprio semplice ma perlomeno giocarsela alla pari quello si. Avevamo una squadra potenzialmente capace di farlo ma non è successo.
Ho sentito e letto molte cose a riguardo ma nessuno che abbia, secondo me, centrato il problema. Premetto subito che la mia è solo una provocazione ma ho la sensazione che la Juve più che di giocatori nuovi abbia bisogno di un equipe di psicologi di alto profilo che aiuti i giocatori a superare l'impasse delle finali champions.
Lo dico con un pò di sano sarcasmo ma non possiamo più permetterci di vedere undici giocatori tramutarsi in undici brocchi ogni volta che si gioca una finale di champions! A tutto c'è un limite!
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