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          L'ANGOLO DEL TIFOSO
Articolo di Spargiotto del 05/09/2009 11:23:40
Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io
fossimo presi per incantamento,
e messi in un vasel ch'ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio.

Così inizia un celebre sonetto del Sommo Poeta, Dante, scritto in età giovanile.
Ai tempi dei miei studi classici lo recitavo a memoria, poi intrapresi altri studi, assunte responsabilità in campi ben diversi, questo dolce sonetto è finito in quella zona della mia memoria più recondita ed impolverata.

Ma nell’estate del 2006 quel “Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io” ha cominciato a ritornarmi in mente, così, all’improvviso, e non era più così dolce : ero triste ed arrabbiato per quello che stavano facendo alla mia Juventus, elaboravo nella mente le notizie che TV e giornali mi sparavano addosso incessantemente e, quando sopravveniva la stanchezza mentale, eccolo li che prendeva il sopravvento : “Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io” …

Guido di certo non era Guido Cavalcanti e Lapo no, non era Lapo Gianni ed “io” non era il Sommo Poeta, ma personaggi contemporanei che in quella maledetta estate e nei mesi che la precedettero, chi aveva pronunciato frasi sibilline sulla mia squadra di calcio, chi diretto l’epilogo della vicenda : cancellati due magnifici campionati, squadra in B, smembrata ed esposta al pubblico dileggio di chi da sempre la odia, il suo campione emergente consegnato assieme ad uno scudetto a chi la odia di più.

Ed ecco che pochi giorni orsono Guido, da quell’estate del 2006 defilatosi dai riflettori mediatici dopo il suo lavoro alla FIGC e quello altrettanto urgente alla Telecom Italia, si rifà vivo sul “prestigioso” quotidiano “Il Corriere della Sera”, rilasciando ad un suo giornalista una lunga intervista sull’Avvocato Agnelli, che, come sapete, negli ultimi tempi è ritornato alla ribalta con la querelle Margherita – Marella sull’eredità.
Guido, rilascia questa intervista il giorno dopo che John Elkann sbotta in TV dicendo che è ora di finirla di infangare l’Avvocato, suo nonno. Questo particolare non mi sembra casuale perché nell’intervista di Guido dal titolo «Gli attacchi all'Avvocato? Vizio italiano di autodistruzione»
(andatevela a leggere sul sito del prestigioso quotidiano), egli difende a spada tratta la memoria dell’Avvocato, con argomentazioni che in gran parte condivido.

Del resto il Professore è un professionista di riconosciuto valore internazionale e di vastissima cultura. Dunque Guido da man forte a John nel difendere la memoria dell’Avvocato.

Tuttavia ci sono dei passi dell’intervista che hanno suscitato il mio stupore; eccoli qui sotto :

«Credo che Gianni Agnelli si meritasse tutto dall'Italia fuorché questo stonatissimo attacco. Che non può essere motivato che da qualcos'altro. Forse la distruzione di un valore affinché tutti i valori poi perdano importanza con lo scopo di annegare il tutto in una indistinta mancanza di principi».

«Sì, c'è una sorta di amnesia che sembra spingere questo nostro Paese a distruggere il suo passato e le persone che lo hanno vissuto e composto. Una tendenza a dimenticare. Ebbene, l'amnesia è una delle malattie più pericolose per la democrazia perché fa perdere qualsiasi punto di riferimento. Annientando un valore, una o più persone, si fa in modo che alla fine sia impossibile giudicare chiunque. Forse questo è il vero scopo».

«Ho lavorato con lui abbastanza per poter affermare che si trattasse di una persona squisita — racconta —. Un eccezionale collante tra Stati Uniti ed Europa. Ma pensi soltanto a quando portava Henry Kissinger a vedere la Juve. Si pensava fosse una sorta di snobismo. Ma anche qui, perché si dimenticava e si dimentica chi a tutt'oggi è Kissinger».

Guido esprime principi che condivido, cita perfino la Juve (Juve, non Juventus come sempre amo chiamarla io, col suo vero nome : Gioventù).

Ma sono rimasto allibito perchè nell’estate 2006 non mi sembra che siano stati osservati dalla FIGC i principi che Guido sostiene con tanta forza in questa intervista; eppure egli ne era il Commissario Straordinario.

Non era forse la Juventus un valore che ha dato lustro all’Italia? Ha contribuito :

• in modo determinante ai quattro titoli mondiali vinti dalla Nazionale Italiana
• a cementare fin dall’inizio del ‘900 la nostra giovane Nazione con la capacità di accendere la passione di 14 milioni di tifosi dalle Alpi a Lampedusa
• a diffondere la cultura della non violenza non reagendo anche quando subita in modo devastante, o fisicamente (Heysel), o moralmente (2006)
• a deliziare gli amanti del calcio vestendo di bianconero numerosissimi campioni che rimarranno nella Storia di questo Sport.

Io, che non ho una cultura così vasta come quella del Professore e che non frequento le stanze del potere, continuo a non capire e spesso non ci dormo, con quel ritornello sempre più insistente in testa “Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io” …

 
 
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