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Farsopoli di P. CICCONOFRI del 06/07/2011 10:05:48
Scudetto 2006 con censura?

 

O calcio italiano da censura?

I più attenti lo prevedevano e puntualmente, il mite Abete, lo ha confermato con le solite parole di circostanza: «Abbiamo dimostrato in questi mesi terzietà, lo attesa anche la relazione di Palazzi, che non partiva dall’esposto della Juve e rispettato tutti gli impegni temporali dati».
Il contentino. Anche se con cinque anni di ritardo, anche se coperto da prescrizione (come vogliono far credere), Palazzi e la giustizia sportiva che rappresenta, ha dimostrato la propria integrità (o la propria collusione?). Di chi è la colpa di questo ritardo? Ci sono delle responsabilità? L’importante - lo dicono chiaramente - è che la pietra tombale su calciopoli venga in qualche modo posizionata.

Abete non vuole passare come quello che non sa decidere (anche se tutto dimostra il contrario), ma va cercando consigli utili per il 18 luglio, giorno in cui dovrebbe dare una risposta (si sussurra di un probabile slittamento). Abbandonate le stampelle (dice di non aver bisogno dei saggi), e scartata l’ipotesi di ricorrere al parere della Corte di Giustizia Federale (tanto i pareri poi li disattendono…), questa volta l’appoggio lo chiede ai legali della Figc (Gentile, Medugno, Gallavotti). Vedremo cosa partoriranno.

Il consiglio federale non è sicuro, non vuole decidere, non è legittimato (si legge di tutto in giro purchè qualcosa di sensato) ed Abete ha raccomandato a tutti i consiglieri di «Non indossare maglie e di riflettere sereni sulla relazione».
Peccato che i consiglieri vanno rilasciando dichiarazioni da tutte le parti, che tutto fanno presupporre tranne serenità e terzietà! Botte di ferro o mutande di latta?

Insomma al 18 arriveranno preparati e sereni, magari con una nuova soluzione in tasca, che il buon Ruggiero Palombo ha già ipotizzato: «Lo Scudetto 2006 può restare all’Inter. Con censura. E’ lo scenario probabile se il Consiglio federale accerterà la non competenza». Scommettiamo che questa soluzione soddisferà tutti? Pensate ai risvolti positivi: cadranno le minacce dell’inter di possibili azioni legali; nessuna firma su nessun atto ufficiale di revoca ( d’altra parte non è stato mai assegnato quello scudetto ); tolto l’imbarazzo anche ai consiglieri interisti…

Siamo al punto zero. Fingono che sia tutto prescritto ( non è vero!), spingono per non togliere il cartone, nessun atto di giustizia, nessuna assunzione di responsabilità, non si parla nemmeno di possibile revisione (volete scherzare?). Questo è il nostro calcio: occasione più unica che rara per vederlo così chiaramente!

Agli ambienti milanesi, quelli onesti a prescindere, non è piaciuto il bagno di realtà in cui sono stati catapultati dalle conclusioni di Palazzi (sono abituati troppo bene). Sono volati anche paroloni: il gentlemen Moratti ha etichettato come «stupide» le 72 pagine della relazione (lui può tutto); il Ministro La Russa, subito dopo aver presenziato ai funerali di stato per l’ultima vittima militare in missione in Afghanistan, ha voluto dare un messaggio di forte impegno istituzionale «Palazzi si è voluto vendicare dell'Inter e di Giacinto» (senza vergogna!).

Ma è quel «rinunciate alla prescrizione» che mostra il vero volto dell’onestà milanese. Non rinunceranno mai, non accetteranno mai di essere giudicati come gli altri e come abbiamo scritto nei giorni scorsi, non saranno mai puniti nemmeno in presenza di illeciti sparati. Di esempi ne è piena la loro storia.
I cortigiani che li circondano cercano di dare il loro onesto supporto. La vergogna rimane.

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