Nell’attesa dell’ultimo responso giudiziario circa le responsabilità di Antonio Giraudo nel processo denominato “breve” di calciopoli, atteso per il prossimo 22 gennaio 2015, la Cassazione ha confermato, respingendo il ricorso dei legali dell’ex AD bianconero, il sequestro conservativo dei 12 milioni di euro che gli erano stati sequestrati “a seguito delle condanne in primo e secondo grado per Calciopoli con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva e a favore del Brescia calcio spa, la squadra retrocessa in serie B nel 2005 a causa delle presunte (fino a sentenza definitiva) manovre per il condizionamento dei risultati delle partite, anche in relazione alla fascia bassa della classifica nell’ambito delle quali sarebbe stato agevolato il salvataggio della Fiorentina” (
Link).
La vicenda assume dei risvolti inquietanti, come del resto siamo abituati ad annotare con una certa sgomenta assiduità in calce alle sentenze di calciopoli.
I giudici supremi affermano che “non vi è ragione per censurare la quantificazione operata in sede di sequestro”, deciso dal gip il 21/09/2010 e confermato con decreto del 22/10/2012 dal Tribunale del riesame di Napoli dopo l’avvenuta condanna di Giraudo in primo grado il 14/12/2012 a 3 anni ridotti in appello a 1 anno e 8 mesi per effetto della derubricazione della sua posizione di imputato da promotore a “mero concorrente del reato”. La quantificazione del danno sarebbe stata calcolata “dal contenuto della consulenza Regazzoni e sulla base della documentazione in atti” e costituisce il dato nuovo che è possibile rilevare dopo 8 anni di processi.
Dalla lettura delle motivazioni della sentenza di secondo grado del processo breve di Giraudo ricavammo alcune osservazioni (
Link) per le quali essa appariva
incongruente. L’ex AD della Juventus rimaneva l’unico imputato del processo, in una situazione nella quale l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva andava sbiadendo in conseguenza dell’esiguo numero di giacchette nere che rimanevano coinvolte e di uno degli assi portanti dell’accusa, che individuava nel possesso di schede svizzere una delle ragioni principali della sua sussistenza. Giraudo non risulta possessore di schede straniere, anche se dal parallelo responso della sentenza di secondo grado del processo di Napoli si è avuto un dietro front nell’interpretazione dello stesso castello accusatorio, che privato della stampella degli impossibili sorteggi truccati, inficiati anche da un sospetto di occultamento e manomissione di prove, ha maldestramente ripiegato su un concentrarsi dell’interesse sulle griglie. Dalla sentenza di Napoli sono arrivate altre conclusioni sconcertanti legate alla posizione degli ultimi 4 arbitri coinvolti, due dei quali (Bertini e De Santis) hanno rinunciato alla prescrizione, un altro (Racalbuto) è stato estromesso per effetto della stessa, infine Dattilo è rimasto impantanato in un’accusa che non sta in piedi. Nonostante nell’articolo si legga ancora di “presunte” manovre dirette a truccare le partite del campionato 2004/2005, già la sentenza Casoria dichiarava, come la sentenza sportiva, che "non c'erano prove dell'alterazione dell'esito di quel campionato, in favore di questo o di quel contendente".
Il problema di Giraudo sarebbe il salvataggio della Fiorentina, che avrebbe spedito il Brescia in B con “la famigerata Lecce-Parma 3-3, per la quale è stato condannato De Santis in primo grado (anche se tra le telefonate ritrovate ce ne sono alcune che ‘lo assolvono’). Non solo: verso la fine, Zeman lasciò il campo per protesta contro il ‘disimpegno’ dei suoi giocatori, come ribadì nel processo di Napoli. Gara, tra l'altro, il cui esito non era affatto garanzia della salvezza della Fiorentina e del piano criminoso”. Secondo l’opinione di Beccantini.
Il canale preferenziale di Giraudo intravisto dalle motivazioni della sentenza di secondo grado riguarderebbe i suoi
rapporti con Mazzini (ex vicepresidente FIGC) e
Lanese, con i quali avrebbe provveduto a scansare Lotito dal grumo di potere della cupola, orientato a far rieleggere Carraro alla presidenza della Federazione. Lanese è stato assolto. Carraro prosciolto, nonostante si prodigasse a intimare a Bergamo che avvisasse Rodomonti di non favorire la Juventus quando giocava con l’Inter.
Rimane
“l’ostracismo subito da Zeman” , che malgrado la caduta in disgrazia della Triade ancora fatica per trovare uno straccio di lavoro come allenatore e che aveva denunciato Moggi che si era permesso di dire che non sapeva allenare, perdendo la causa.
Con la decisione di oggi di mantenere il sequestro dei beni di Giraudo, è stata scritta dai giudici l’ennesima assurdità da azzeccagarbugli: avendo sostenuto la difesa di Giraudo nel ricorso che il Brescia ha revocato la costituzione di parte civile (
Link), la Cassazione ha affermato che la circostanza non è “adeguatamente documentata”.
C’è stato un tempo in cui si è creduto che la molteplicità dei procedimenti giudiziari legati a calciopoli avrebbe avvantaggiato la verità, mettendo in luce una miriade di sfaccettature e per di più da angolature diverse. Invece alla giustizia non serve quel che è scritto nel Vangelo riguardo alla carità. Per giudicare un uomo colpevole, per distruggere la sua vita e il patrimonio di opere e speranze che l’hanno edificata, è necessario che la mano destra sappia quello che ha fatto la sinistra. Calciopoli docet nel giorno in cui il governo è stato bypassato nell'esame sulla legge europea 2013-bis alla Camera sulla responsabilità civile delle toghe (
Link), delle quali non è il colore che certifica l’onestà intellettuale.
La nostra pagina twitter
Commentate con coi sul nostro forum!
I NOSTRI VIDEO
Antonio Conte GLMDJ from GiulemanidallaJuve on Vimeo.