Di Crazeology Il tifoso bianconero per eccellenza, probabilmente il più conosciuto di tutti, il marito della Vecchia Signora del calcio italiano fin dalla fine della seconda guerra mondiale, abbonato da sempre, enciclopedia vivente di aneddoti e uomo dalle mille storie da raccontare: PierCarlo Perruquet (anni 77). Perché non farci raccontare da lui un aneddoto divertente in salsa bianconera?
PierCarlo, come tifoso doc e come storico uomo dei club, hai mai combinato qualche marachella goliardica che ti piacerebbe raccontare? Ne ho combinate parecchie negli anni (ridacchia, ndr). Avevo tanti amici, ed eravamo tutti complici. Ricordo per esempio Piero Verri, della celebre storica famiglia che di padre in figlio dal 1932 porta avanti lo storico marchio dolciario “La Torinese”, o anche Gaston Rosazza che fu a suo tempo Presidente dello Juventus Club di Torino, e tanti altri. Tanti amici tifosi bianconeri doc con cui ogni tanto organizzavamo qualcosa…
Cominciamo con una, poi magari in altre occasioni ce ne racconterai altre. Una volta, nel campionato 1966-1967, ero molto giovane, avevamo organizzato la trasferta a Bologna. Era aprile, lottavamo per lo scudetto noi e l’Inter di Angelo Moratti. C’erano tanti tifosi che volevano venire e avevamo organizzato alcuni pullman. Ricordo che c’era anche il mio grande amico Antonio Terzo, opinionista superjuventino, che molti conoscono perché spesso siamo stati insieme anche in alcuni programmi televisivi bianconeri. E’ mancato quest’estate purtroppo, ma tifa Juve anche da lassù, son sicuro. Comunque, ricordo che la partenza da Torino era prevista per la tarda serata del giorno prima, mezzanotte circa o forse poco dopo. In molti però protestavano, perché la partita era alle ore 15 del giorno dopo, e non aveva senso partire così tanto tempo prima.
Beh, avevano ragione…Noi avevamo accampato delle scuse (ride, ndr). Tanto per cominciare a quel tempo non c’era ancora l’autostrada Torino-Piacenza, quindi dovevamo passare per Milano, e poi andare per Bologna. A Milano poteva esserci traffico…
Traffico in piena notte? (ride, ndr) Poi avevamo detto a tutti che in molti volevano approfittarne per visitare e godere della bellissima Bologna detta “la dotta”, “la grassa”, “la rossa” (per la storica Università, per le tradizioni culinarie, per il colore dei mattoni di molti edifici storici, ndr).
Beh, a quel punto qualche brontolio in meno dei partecipanti forse c’è stato…Si, più o meno. Era tutto calcolato. Qualcuno di noi, non mi ricordo più chi, nei giorni prima era andato a Pralormo (in provincia di Torino, ndr) e si era procurato in qualche modo 12 bidoni di latta.
12 bidoni di latta??? Si. E la sera del giorno prima della partita, quando eravamo in partenza, li abbiamo caricati sul pullman. Qualcuno ci ha visto trafficare, e ci ha fatto qualche domanda. “Cosa fate? Cosa state caricando?”. Noi abbiam detto che erano cose nostre, niente di importante… (ridacchia, ndr) Poi dopo un paio d’ore siamo arrivati a Milano e ci siamo fermati in Piazza del Duomo. Saranno state le due o le tre di notte.
Forse adesso si comincia a capire cosa avevate in mente di fare…Li abbiamo scaricati sulla piazza. Dovevamo farlo per forza di notte …
Per poter evitare guai? Si. (ride, ndr) Ogni bidone era stato verniciato di nerazzurro, e su ognuno c’era un nome di uno dei titolari dell’Inter. Erano tutti uguali, meno uno un po’ più grande, dedicato al Presidente Angelo Moratti.
Una provocazione belle e buona! Chissà le facce dei passanti interisti in Piazza del Duomo al mattino dopo…Si, una provocazione che, a dire il vero, volevamo ripetere anche a fine campionato. Ma sia nostri amici delle forze dell’ordine, sia dirigenti della Juventus, ce lo sconsigliarono per evitare di fomentare la rabbia degli interisti.
Che mattacchioni…Si. Erano bei tempi, soprattutto quando avversari e arbitri ce ne combinavano di tutti i colori ma alla fine noi vincevamo lo stesso. Ha portato fortuna, il 1° giugno, ultima giornata, l’Inter perse a Mantova, mi sembra per una papera del portiere Sarti, e la Juve vinse in casa 2-1 con la Lazio. E così è arrivato il 13° scudetto!
Beh, allora una provocazione voglio farla anche io, tra un bidone e l'altro, visto che ci siamo. Se non ci fosse stata l’imboscata di Calciopoli l’Inter oggi avrebbe ancora 13 scudetti. Mentre noi il 13° lo abbiamo vinto addirittura 50 anni fa. Trova le differenze... Ecco, bravo! (ride di gusto, ndr)
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NOTE:
- Questo articolo è pubblicato anche nel Frepress cartaceo JUVETORO del 18-10-2017 (Juventus-Sporting Lisbona), a pagina 12. Per scaricare e salvare gratuitamente una copia in pdf del giornale, clicca sul tasto rosso in basso nella pagina che si apre cliccando qui:
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