Serie A 09/10: analisi 23° giornataMi è stato insegnato che nella vita è importante guardare il bicchiere mezzo pieno, la metà vuota serve solamente a regredire. Il "mio" bicchiere mezzo pieno calcistico si chiama Calciopoli: abbandonare definitivamente il calcio italiano per quello inglese. Una scommessa vinta in partenza.
Ieri pomeriggio, però, seppur collegato con il Giuseppe Meazza di Milano, mi è sembrato di essere in un qualunque rettangolo verde della Premier League, anche se in campo stavano giocando Inter e Cagliari.
Varie le motivazioni. La squadra di Mourinho, ora che ha recuperato gran parte del centrocampo, si è confermata una schiacciasassi, e da queste parti lo abbiamo scritto e riscritto. Partenza fulminante e dopo soli cinque minuti Pandev ha portato in vantaggio gli indossatori. Ventesimo della prima frazione e 2-0; Samuel di testa su calcio d'angolo. Il Cagliari? Soffocato da una squadra che quando ti "morde" non ti lascia il tempo di capire. A questo punto sarebbe potuto andare in scena il torpore, e invece no. La squadra di Allegri, spinta dalla cultura anglosassone (Cellino ha provato ad entrare in Premier), non ha mollato, c'ha creduto, ha messo in campo grinta, voglia e l'utopia che tutto poteva cambiare, e quasi quasi stava riuscendovi.
A dieci minuti dal termine della prima frazione l'episodio che avrebbe potuto cambiare il freddo pomeriggio meneghino. Matri segna, ma Gervasoni annulla, dopo la segnalazione dell'assistente, per fuorigioco. Nel replay è evidente l'errore: è Santon a far recapitare la sfera a Matri. I rossoblu protestano il lecito, e l'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano ribadisce all'arbitro che il pallone è stato colpito dall'esterno destro neroazzurro.
Si va avanti. Dalla panchina mister Allegri non si perde in parole, chiama capitan Conti per dare più ritmo alla gara, sprona Lazzari nel continuare a provare l'uno contro uno, motiva Nenè nel crederci ancora; un gol prima dell'intervallo è ancora possibile. Passano appena tre minuti: Nenè si gira in piena area di rigore, colpisce al volo di destro indirizzando il pallone nell'angolo alla sinistra di Julio Cesar, ma l'estremo difensore brasiliano riesce a compiere il miracolo.
Ora. Qualcuno dirà che protestare contro le decisioni arbitrali pro-Inter è inutile: troppo forte il "vento" proveniente dalla Milano neroazzurra. Altri aggiungeranno parole per denunciare l'irregolarità del torneo.
Personalmente credo altro. Nel secondo tempo l'Inter ha chiuso l'incontro con il 38° gol in 51 partite di Diego Milito (il 14° stagionale), il Cagliari ha continuato a credere alle parole del proprio allenatore, non rinunciando a giocare e mettendo sul terreno una qualità di gioco che in Italia non ha eguali.
Il post-partita? Le interviste ad Allegri, Matri e compagni testimoniano quanto detto in precedenza: poche parole ed un solo obbiettivo, giocare al calcio.
Le altre partite? A Palermo discussioni, a Livorno discussioni, a Bologna piagnistei, a Udine, oltre a decine di replay per verificare questo o quello, c'è scappato pure un ragazzo accoltellato. Chapeau!
Tre note conclusive. a) la Roma ha inanellato il 19° risultato utile consecutivo, scavalcando, con la vittoria al Franchi di Firenze, il Milan e posizionandosi al secondo posto in classifica; b) la Lazio ha subito la nona sconfitta stagionale in campionato, e dopo Juventus, Salisburgo, Parma, Cagliari, Milan e Levski Sofia, anche il Catania è tornato con tre punti dall'Olimpico, ed il terz'ultimo posto in classifica è la conseguenza di una delle stagioni più brutte di sempre; c) la Juventus. Dopo la prima di Zaccheroni, in Corso Galfer si era certi che il pareggio contro la Lazio (quella battuta dal Catania & Co.) era un ottimo risultato. Dopo il pareggio di Livorno (
sfiorando il 68), si è continuato sulla stessa lunghezza d'onda: un punto sul difficile campo di Livorno è un'ulteriore passo in avanti.
Ora i numeri. Nelle ultime 6 gare interne la New Holland ha racimolato la bellezza di 7 punti, tanti quanti quelli di Atalanta e Siena, collezionando 2 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte (6 gol fatti e 9 subiti); in soldoni l'ultimo posto in classifica. Nelle ultime 6 gare esterne altrettanti, sette, con eguale divisione tra vittorie, pareggi e sconfitte (9 gol fatti e 9 subiti). Nell'arco di due mesi le posizioni in classifica perse sono 6, dal secondo posto all'ottavo odierno in comproprietà con il Genoa. Si potrebbe aggiungere che Cagliari e Bari sono a soli 3 punti, e che la Fiorentina, con una partita in meno, è a meno quattro, ma sarebbe come sparare sulla Croce Rossa e domenica a Torino arriva il Genoa di Gasperini.
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