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Udienze Processi di P. CICCONOFRI del 17/05/2010 12:55:17
Calciopoli: Di Laroni controesame difesa De Santis

 

Tribunale di Napoli – Udienza dell’11.05.2010. Controesame Gallinelli, difesa De Santis

Casoria: «Spegnete le telecamere, questa testimonianza non viene..assolutamente non deve essere ripreso il maresciallo Di Laroni. Chi contravviene sarà sottoposto a sanzione»
Avv. Gallinelli: «Buongiono. Gallinelli per la difesa De Santis. Le si ricorda quando è stato sentito in questo processo, in che data, in che date?».
Di Laroni: «In due date diverse. Le date no, l’ultima volta nel mese di novembre 2009».
Avv. Gallinelli: «Senta, ci sa dire che indagine avete svolto? ha effettuato una ricostruzione con specifico riferimento alle sim cosiddette riservate; ci può precisare quale indagine avete svolto con specifico riferimento alla posizione del De Santis?».
Di Laroni: «Avvocato dall’inizio? come nasce il discorso schede riservate?».
Avv. Gallinelli: «Con specifico riferimento alla posizione del De Santis; poi avete attributo una scheda.. poi se gentilmente quando mi risponde se può guardare il tribunale».
Di Laroni: «Si si si . Avvocato devo partire..presidente parto dall’inizio, prima di arrivare alla scheda del De Santis c’è… ».
Avv. Gallinelli: «C’è un inizio e una fine. Io le faccio una domanda..poi decida lei».
Di Laroni: «Nel corso dell’indagine tecnica, quindi dell’intercettazioni che sono andate, hanno coperto un primo periodo nella prima fase, parliamo ottobre 2004-giugno 2005, ci siamo resi contro che alcuni dei soggetti sottoposti ad intercettazioni usavano - avevano creato- una loro rete per collegamenti riservati tra di loro. Questo soprattutto tra Moggi e i due designatori Bergamo e Pairetto, in quanto a volte nelle loro comunicazioni facevano riferimento a delle altre telefonate, o in maniera più o meno esplicita facevano riferimento a delle conversazioni su utenze che avevano fatto in precedenza ; su utenze che noi non monitoravamo. Ovviamente tutte le nostre ricerche non avevano avuto i frutti sperati, in quanto non riuscivamo mai - ogni qualvolta che i soggetti facevano riferimento queste telefonate o a queste conversazioni- non siamo riusciti ad intervenire alle utenze per poterle monitore. Finché arriviamo al 09 02.005 allorché, all’01.04, dall’utenza fissa, fissata presso l’abitazione del Signor Paolo Bergamo, utenza fissa che noi monitoravamo, partiva una telefonata in direzione di un’utenza internazionale e precisamente, successivamente queste utenza abbiamo visto che faceva parte, era un’utenza svizzera e il gestore era un gestore mobile svizzero “sunrire”. Immediatamente, nel frangente abbiamo acquisto in un periodo determinato , quindi parliamo dal 01/01/2005 al 15/03/2005 i tabulati di questa utenza svizzera, ed abbiamo visto che questa utenza svizzera ,… attraverso il centro di cooperazione polizia doganale di Chiasso abbiamo visto che questa utenza era intestata a tale De Cillis Armando e poi ed abbiamo visto dai tabulati che questa utenza aveva contatti solo ed esclusivamente con altre due utenze dello stesso genere sempre dello stesso gestore svizzero e sempre queste due utenze che nel frattempo avevamo individuato, era sempre intestate a tale De Cillis Armando. Abbiamo anche provato ad intercettare queste utenze ma con esito negativo; sostanzialmente nel periodo in cui sono state intercettate non c’era traffico non hanno prodotto alcun tipo di traffico».
Avv. Gallinelli: «Chiedo scusa presidente..io non volevo..».
Casoria: «Vabbè sta facendo , vabbè antecedente.. vuole arrivar a De Santis».
Avv. Gallinelli: «Io chiedevo… siccome il controesame è riferito specificatamente alla posizione del De Santis. Volevo appunto al di la di questa mnemonica ripetizione.. ».
Di Laroni: «E come si arriva alla scheda del De Santis.. ».
Avv. Gallinelli: «Io ho premesso che le faccio delle domande con riferimento alla posizione del De Santis quindi mi interessa capire come si è arrivati ad attribuire questa famigerata scheda svizzera, al di la.. ».
Casoria: «Vada avanti».
Avv. Gallinelli: «Si però…».
Di Laroni: «Molto sinteticamente. All’esito che l’indagine viene conosciuta al pubblico, De Cillis Teodosio, che è il figlio di De Cillis Armando, si reca presso i carabinieri di Como - di cui leggendo dai mezzi di informazione di queste schede- in cui dice che ha venduto delle schede al signor Moggi o incaricato per medesimo e ci fornisce l’elenco delle prime 9 schede. A questo punto noi attiviamo tutti i gestori italiani. Allora innanzi tutto attraverso la procura -che ci fa una delega per acquisire presso i gestori italiani-ovviamente queste schede se erano in Italia per forza di cosa per parlare tra di loro dovevano agganciare le celle dei ponti dei gestori nazionali, e quindi facciamo un primo lavoro su queste prime 9 utente. Queste 9 utenze vengono assegnate verosimilmente ad una serie di soggetti . Queste 9 utenze a loro volta hanno contatti con altre utenze nazionali ed estere, in particolare quelle estere ci producono altre 12 utenze. Anche su queste altre 12 utenze facciamo lo stesso lavoro; ecco che arriviamo all’utenza di De Santis, quella assegnata verosimilmente a De Santis, in particolare delle prime nove utenze la leggo ovviamente xxxxxxx194 che era stata assegnata verosimilmente a Moggi , aveva contatti con l’utenza… xxxxxxx495. Chiediamo anche di questa utenza il tabulato, in particolare vengono richiesti i tabulati che vanno dal mese di giugno 2004 a gennaio 2007 per l’utenza questa in esame con 495 finale. I dati complessivi che ci vengono forniti dai gestori italiani vanno dal 07/01/2005 al 05/11/2005, però c’è da dire una particolarità: i dati complessivi coprono un periodo abbastanza ampio, parliamo di circa di 10 mesi e oltre però dal 07/01/2005 al 28/03/2005 questa utenza ha contatti soltanto con gestori, con schede dello stesso gestore svizzero. Successivamente a questa data ha contatti solo esclusivamente, sia in entrata che sia in uscita o meglio, quasi tutti in usciti con utenze con gestori nazionali che ovviamente noi abbiamo sviluppato i relativi intestatati e le relative anagrafiche. Allora per assegnare verosimilmente questa utenza a De Santis abbiamo fatto la solita procedura, ossia abbiamo analizzato - sulla base sempre dei dati disponibili fornitoci dai gestori- le celle agganciate con maggiore frequenza.. poi queste celle, in modo da determinare il luogo ove più frequentemente si trovasse questa sim ed abbiamo stabilito che questa sim maggiormente si trovava nella zona di Roma. Poi abbiamo, sempre attraverso le celle agganciate in occasioni di determinati eventi , come poteva essere nel caso degli arbitrio o nel caso in esame i raduni degli arbitri periodici a Coverciano, oppure delle partite arbitrate. Ed abbiamo visto che in determinate date agganciava delle celle di Firenze –Coverciano, poi successivamente sempre andato a ritroso abbiamo visto per sempre in determinati giorni dove si trovasse in quale città si trovasse questa sim ed abbiamo visto che si trovava sempre nelle città ove l’arbitro De Santis arbitrava . Cioè permaneva quel giorno perché alla partita di calcio. Infine poi abbiamo analizzato le utenze nazionali. Come ho detto che abbiamo sviluppato i relativi intestatari e se vuole gliele leggo. Noi abbiamo che questa utenza, oltre ai contatti con le altre utenze sunrise, ha contatto o è stato contattato dal xxxxxx809 che è risultata intestata a Berti Manrico… ; poi abbiamo xxxxx357 intestata a De Santis Stefania residente a Tivoli… lo stesso indirizzo di quello precedente la 393.. Di Giacomo Francesca …residente a Roma (moglie Del Santis); allo stesso domicilio del De Santis, xxxxx362 alla Di Giacomo Francesca come utenza fissa; xxxx313 intestata a M. Manfredi …ex segretario AIA; xxxx680 intestato a Strippoli Domenico Angelo ….residente a Roma ( Il signor Strippoli già emergeva dalla intercettazioni (De Santis è stato anche intercettato sui telefoni italiani..che era una persona con cui il De Santis era in rapporti per affari immobiliari.. poi lo stesso era residente in via Flaminia 19 che era ..uno dei primi luoghi ove De Santis ha eletto domicilio, è stato in proprio in via Flamania 19); xxxxxx417 intestata a Console Andrea … residente a Messina (ex assistente arbitrale); xxxxx198 intestato a Morescanti Silvia… residente a Roma; xxxxx988 intestato a Mazzei Francesco …però questa questa utenza veniva contattata anche da queste utenze che noi intercettavamo da De Santis ed in genere questa utenza veniva usata dalla madre di De Sanntis; infine xxxxx905 intestato a Di Cesare Michele.. che è un soggetto che noi ovviamo abbiamo sempre intercettato sulle utenze del De Santis che era un impiegato di banca o …finanziario. Tutti questi dati che abbiamo raccolto ci hanno permesso, con buon grado di approssimazione di dire che l’utenza xxxxxx495 era in uso verosimilmente in uso a De Santis. Inoltre devo dire che questa utenza qua, nel periodo in cui abbiamo detto agganciava le stesse celle, quindi in coincidenza di date e orario agganciava le stesse celle che agganciavano i telefoni intercettati in uso al massimo De Santis».
Avv. Gallinelli: «Maresciallo Di Laroni è questa appunto, quella indagine di carattere sommario, così come lei la definisce a pag 23 della trascrizione dell’udienza del 10.11.2009?».
Di Laroni: «Non so a cosa si riferisce avvocato.. ».
Avv. Gallinelli: «Alla prima analisi delle prime schede; analisi sommarie. Ha detto appunto che avete dimostrato, avete associato a De Santis questa utenza svizzera anche verificando appunto quali utenze italiane,quindi nazionali venivano chiamate, contattate da questa utenza e quindi ha elencato una serie di soggetti. Avete acquisito dei riscontri dichiarativi appunto da tali soggetti? Li avete sentiti a sommarie informazioni testimoniali per verificare se effettivamente queste persone ricevevano chiamate da quell’utenza , dal De Santis?».
Di Laroni: «No avvocato anche perché queste persone ..e mi faccia finire!.. ».
Avv. Gallinelli: «La domanda non è finita maresciallo.. mi scusi devo finire io poi finirà lei, la lascio libero… Strippoli e questi altri soggetti appunto da lei indicati, sono stati sentiti a sommarie informazioni testimoniali nel corso della vostra indagine si o no?».
Di Laroni: «Ha finito la domanda?».
Avv. Gallinelli: «Si ho finito. Sempre gentilmente ..sempre guadando..».
Di Laroni: «Non li abbiamo sentiti, però non c’era bisogno anche perché..».
Avv. Gallinelli: «Chiedo scusa. Ho chiesto si o no».
Capuano: «Presidente, facciamo finire il teste di rispondere?».
Avv. Gallinelli: «Lo dirà il tribunale se c’era bisogno o non c’era bisogno».
Casoria: «Sentiamo..».
Di Laroni: «Posso presidente? Grazie, noi li abbiamo sentiti perché alcuni, come abbiamo visto Francesca, Stefania De Santis , Manrico, erano parenti, addirittura una era una la moglie; gli altri erano soggetti, erano soggetti che De Santis, con cui De Santis era in contatto normalmente anche con le utenze che in quel periodo intercettavamo».
Avv. Gallinelli: «Ah. Questo è il vostro sillogismo, benissimo».
Avv. Gallinelli: «Senta Maresciallo Di Laroni, può riferire al tribunale se avete svolto una verifica anche in ordine all’eventuale esistenza di altri soggetti appartenenti all’ambiente calcistico professionistico in particolari residenti nei luoghi prossimi alle celle agganciate dalla sim in questione? quindi nella zona Tivoli o nella zona di Roma eur?».
Di Laroni: «No, perché tutti questi elementi li abbiamo ritenuti sufficienti».
Avv. Gallinelli: «Lei a conoscenza di quanti abitanti ha Roma?».
Di Laroni: «Più o meno si».
Avv. Gallinelli: «Tivoli?».
Di Laroni: «No».
Avv. Gallinelli: «Ah non sa quanti abitanti ha Tivoli? Chiedo scuso, le ripeto quanto lei ha riferito - io non c’ero mi scuso per questo- nell’udienza del 10/11 a cui ho fatto riferimento a pagina 33 :” in particolare, l’analisi è consistita nel cercare di associare ad ogni singola scheda ad un probabile utilizzatore poi per fare ciò è stato seguito un metodo di lavoro che è risultato essere il seguente. Innanzi tutto abbiamo analizzato….. al fine di .. una volta ottenuto questo dato….abbiamo correvolato con il numero dei soggetti ..
………………
Di Laroni: «Per quanto riguarda i soggetti che noi intercettavamo, lo abbiamo fatto per tutti soggetti.. ».
Avv. Gallinelli: «Questo l’ho capito.. La mia domanda è se avete esteso questo accertamenti ad un raggio di azione più ampio».
Di Laroni: «No».
Avv. Gallinelli: «Ecco. La vostra analisi è stata condotta attraverso la verifica degli msc?».
Di Laroni: «Attraverso le celle, i dati che ci hanno fornito i gestori».
Avv. Gallinelli: «Sa cosa è l’msc, può riferirlo al tribunale?».
Di Laroni: «Ma io.. sono le celle che.. a me i gestori mi da un dato che è chiamante chiamata, data, ora e luogo di ubicazione della cella o mi da un codice numerico che poi viene tradotto dallo stesso gestore in luogo oppure è..quello per me e l’msc, è la cella che aggancia in quel momento per quella telefonata in chiamata».
Avv. Gallinelli: «Le ho chiesto l’msc perché c’è come saprà, anche c ‘è l’srp… ci sono anche modalità con cui leggere no, che possono individuare la telefonata, giusto? E’ a conoscenza che per individuare una chiamata (abbinamento chiamata-cella) è necessario verificare l’srb?».
Di Laroni: «A me non mi…».
Casoria: «Avvocato, ha chiarito già che si è rimesso a quello che ha detto il gestore».
Avv. Gallinelli: «Si ma è un tecnico».
Di Laroni: «Esatto …mi da il luogo, la città, la via..».
Avv. Gallinelli: «Presidente, se posso, il maresciallo ha trattato questo argomento da un punto fi vista tecnico ..».
Avv. Gallinelli: «………….al di la del gestore io parlo appunto di localizzazione della chiamata, per esempio l’msc può comunque comprendere telefonate che partono da zone di Roma prossime a Tivoli, ecco questa era la finalità della mia domanda. Quindi come sono riusciti ad assegnare con precisione abbastanza elevate questo abbinamento , questa certezza, questa verosimiglianza, come dice in alcuni passi delle precedente trascrizione, tra l’utilizzo, possesso di questa scheda e la persona di De Santis».
Di Laroni: «Allora.. Però è la mole di dati che ci permette di arrivare al risultato con buon grado di probabilità e quasi certezza . Cioè qua non stiamo parlando di una telefonata -allora io devo verificare la cella unidireziona e la bidirezionale, quale area copriva non copriva- ma qua parliamo di tantissime volte agganciato in un periodo ampio».
Avv. Gallinelli: «La ma logica forse non mi sono spiegato bene, è la stessa. E’ un dato tecnico che le chiedevo e non un dato quantificato (quante telefonate), perché anche se sono mille voglio capire con quali modalità, attraverso quali analisi -msc, bts- attraverso quali analisi voi siete riusciti ad associare, perché lei ha parlato di residenza del De Santis: io voglio capire..».
Di Laroni: «Domicilio, prego avvocato».
Avv. Gallinelli: «Domicilio. Ma la presenza di De Santis, può essere residente o domiciliato su in un posto, ma però può essere a Milano per motivi di lavoro. Con quali modalità, se avete accertato, da quando avete verificato dei contatti sulla cella - adesso non le chiedo poi msc- avete verificato se De Santis in quel momento era a Tivoli, o era a Roma Eur, o era Milano, o Bologna ; avete fatto questo tipo di accertamento specifico o solo residenza?».
Di Laroni: «Allora quando io ho fatto questo accertamento, perché De Santis era un soggetto intercettato, quindi se anche le altre due utenze (noi intercettiamo di De Santis su due utenze ) erano nello stesso posto e De Santius ci parlava, a volte faceva anche riferimento al posto come tipo Tivoli e Coverciano e c’era anche l’utenza svizzera, per me il De Santis stava a Covercino, stava a Roma, stava a Tivoli. Poi guarda caso, De Santis va ad arbitrare a Palermo e questa utenza svizzera e le utenze che noi intercettavamo agganciano tutte le stesse celle, tipo via principe Belmonte ; il De santis va ad arbitrare Milano e proprio a Milano ci sono tutti e tre i telefoni e(l’utenza svizzera più le altre due utenze ). Per me questi sono dati che mi consentono di dire che quella utenza poteva essere in uso a De Santis».
Casoria: «Avvocato ha spiegato questo.. mi pare che ha chiarito».
Avv. Gallinelli: «Si.. mi sembra generico.. poi arriveremo a Palermo -Juventus ed entreremo nello specifico. Visto che ha citato Parlemo-Juventus, sa se se è stato oggetto di contestazione?».
Di Laroni: «Io ho citato come località Parlemo».
Avv. Gallinelli: «Mi scusi un attimo, vede che non mi fa terminare nemmeno la domanda! Sa già la domanda? Inutile che guardi il pm..guardi il tribunale!».
Di Laroni: «Guardo il pm..non guardo il pm».
Casoria: «Questo non glielo concedo guarda dove vuole il teste .. non deve guardare, deve sentire… la domanda .. l’orecchio è importante. Andiamo».
Avv. Gallinelli: «Maresciallo, Palermo-Juventus é una delle partite che sono state contestate a De Santis in questo processo?».
Di Laroni: «Non lo ricordo avvocato. Sono preparato sulle schede».
Avv. Gallinelli: «E si ricorda il risultato della partita Palermo –Juventus?».
Di Laroni: «No, non lo ricordo».
Avv. Gallinelli: «Nemmeno, non se lo ricorda. Voi avete fatto una verifica -questo tipo di accertamento se ho non ho capito male se ho capito male mi corregga - avete verificato dei contatti: va ad arbitrata a Palermo ed avete verificato che a Palermo c’erano dei contatti da questa scheda svizzera che agganciava celle di Palermo. Innanzi tutto, ci sa dire quali celle di Palermo sono ubicate vicino allo stadio, vicino all’albergo dove risiedeva De Santis?».
Di Laroni: «Via.. ».
Avv. Gallinelli: «Avete verificato in quale albergo risiedeva De Santis?».
Capuano: «Facciamo rispondere il teste».
Avv. Gallinelli: «Sto precisando per concedere, per consentirgli una risposta».
Casoria: «Stava rispondendo. Avanti».
Di Laroni: «No, non abbiamo.. noi abbiamo verificare che le strade via M. Di Villa Bianche, piazza Castenuovo, in orari precedenti e successivi la partita, agganciavano queste celle qua, ma non so quale era l’albergo in cui De Santis dimorava».
Avv. Gallinelli: «Sa anche in quale strada o quale via, in quale zona di Palermo si trova lo stadio?».
Di Laroni: «La strada no, però questa ma piazza Castelnuovo, mi sembra vicino allo stadio».
Avv. Gallinelli: «No le sembra. Avete accertato, avete fatto l’accertamento?».
Di Laroni: «No lo ricordo con precisione, mi sembra».
Avv. Gallinelli: «Se avete fatto l’accertamento; non le ho chiesto l’esito di tale accertamento».
Capuano: «Presidente Ha già riposto il teste, ha detto “mi sembra”. Non lo ricorda con precisione».
Avv. Gallinelli: «La domanda è un’altra. Non se si ricorda, se si ricorda se hanno fatto.. ».
Di Laroni: «Si lo abbiamo fatto».
Avv. Gallinelli: «Questa verifica l’avete fatta. Si ricorda o avete accertato, De Santis a che ora è arrivato? Con quale volo?».
Di Laroni: «No. Ma perché solo Palermo? noi abbiamo tanti altri dati».
Avv. Gallinelli: «Si ho capito, ma lei ha fatto riferimento a queste sim, lo ha fatto lei non io. Aggancia questa cella di Palermo come dato, l’ha rilevato come dato indiziario o no?».
Di Laroni: «Si, aggancia anche una cella di Milano..di Cover ciano.. ».
Avv. Gallinelli: «Maresciallo ci arriveremo dopo, perché mi anticipa? Ma Non ricorda il risultato della partita Palermo..? ».
Di Laroni: «No».
Avv. Gallinelli: «Lei è in grado di escludere che una telefonata partita da un utenza cellulare mobile da una particolare zona di Roma può essere agganciata da una cella di Tivoli? Avete fatto questo accertamento?».
Di Laroni: «Guardi forse l’avvocato, forse si riferisce perché a Tivoli, che sulla montagna di Tivoli c’è un grosso ponte ripetitore che serve anche parte di Roma. Però quello la é un ponte ripetitore particolare, ossia il segnale è.. un ponte ripetitore centrale; il segnale prima di arrivare a quel ponte ripetitore e poi smistarlo per altre parti di Italia, passa per forza per una cella prima di Roma; a sua volta Roma la rimbalza su ponte ripetitore di Tivoli e poi Tivoli la manda altrove.. ».
Avv. Gallinelli: «Vede presidente che quando vuole il teste le sa…».
Capuano: «Non si possono fare commenti sulle risposte».
Avv. Gallinelli: «Commento positivo. Ho detto che il teste è preparato, conosce ora i ponti radio.. Lei è a conoscenza che il ponte di Tivoli è il più grande al di fuori del territorio di ..Roma? ».
Di Laroni: «È uno dei più grandi, non è proprio il più grande. Ce se ne sono altri anche dall’area nord di Tivoli...».
Avv. Gallinelli: «Per misurare il suo… è uno dei più grandi, no? L’attività tecnica di intercettazione ,no? di captazione dell’utenza di De Santis era stata estesa anche il codice Imei? Quindi era stato fatto l’abbinamento Imei? ».
Di Laroni: «No».
Avv. Gallinelli: «Non è stato esteso al codice Imei?».
Di Laroni: «No».
Avv. Gallinelli: «Attraverso tale abbinamento voi avreste potuto accertare se nel cellulare in possesso Del De Santis fosse stata inserita una sim svizzera vero? E vero?
Di Laroni: «È vero Si .. ma io».
Avv. Gallinelli: «Se fosse stato fatto, disposto anche la intercettazione anche con la verifica del traffico imei sbaglio?».
Di Laroni: «Non l’ho capito avvocato».
Avv. Gallinelli: «Lei ha risposto che non è stato sottoposposto ad intercettazione il codice imei».
Di Laroni: «Codice imai?».
Avv. Gallinelli: «Il traffico imei».
Di Laroni: «Noi abbiamo intercettato due utenza di De Santis, un tim e un H3g, se sapevamo questa svizzera prima l’avremo intercettata. L’abbiamo saputa in tempo successivo».
Avv. Gallinelli: «Ho detto un’altra cosa, molto intelligente maresciallo Di Laroni, le faccio i complimenti. Però la mia domanda era un’altra e forse l’ha capita. Lei prima ha risposto che non è stato comunque captato il codice imei, sottoposto ad attività tecnica».
Di Laroni: «No, non è stato ..solo il numero».
Avv. Gallinelli: «Se fosse stato fatto, se l’indagine fosse stata estesa anche al codice imei e De Santis avesse inserito all’interno del suo cellulare una sim svizzera, voi avreste potuto accertare questo dato? ».
Di Laroni: «Certo».
Avv. Gallinelli: «E non lo avete fatto. Ci vuol spiegare perché non lo avete fatto, visto che prima ci ha spiegato il perché non avete fatto altri accertamenti?».
Di Laroni: «Gli altri accertamenti non so a che si riferisce…».
Avv. Gallinelli: «Credo fosse rilevante al fine di verificare l’utilizzo da parte del De Santis di questa scheda straniera o sbaglio?».
Di Laroni: «Ma, per me il De santis.. ».
Avv. Gallinelli: «Era rilevante?».
Di Laroni: «Aspetti avvocato, per me il De Santis poteva utilizzare qualsiasi tipo di telefonino..non è per forza..».
Casoria: «Va bene. Non insista avvocato su questo punto, non lo hanno fatto vabbè, poteva metterlo in un altro telefonino .. ».
Avv. Gallinelli: «Però comunque poteva anche metterlo nel suo se l’aveva utilizzata».
Casoria: «Tutto è possibile... andiamo».
Avv. Gallinelli: «Questo tipo, lei la chiama interpolazione -se non erro - di dati, era circoscritta fin dall’origine ai soggetti che erano oggetto di accertamento penale, investigativo, all’epoca? ».
Di Laroni: «All’incirca si».
Avv. Gallinelli: «Non era mai stata estesa ad altri soggetti che via via emergevano».
Di Laroni: «Anche ad altri soggetti, tanto è vero che noi nel corso dell’indagine abbiamo abbinato anche.. ».
Avv. Gallinelli: «Può indicarli al tribunale? ».
Di Laroni: «Si , tipo Pieri, Cassarà, Dattilo, che non avevano mai ..la nostra attenzione non era stata mai richiamata; Mariano Fabiani.. infatti non sono soggetti mai stati intercettati..non solo.. ci siamo».
Avv. Gallinelli: «Dirigenti di squadre, altri dirigenti di società di calcio che non sono ovviamente imputati in questo processo?».
Di Laroni: «Noi abbiamo preso in un novero di soggetti sia che erano già intercettati (che attenzionavamo in quel periodo) e anche altri dirigenti però non siamo riusciti … abbinati a questi soggetti in questo periodo, tanto è vero sono emersi soggetti nuovi, nuovi arbitri, addirittura un guardalinee Ambrosino, addirittura un dirigente del Messina Mariano Fabiani che non era attenzionato da noi ed era emerso.. ».
Avv. Gallinelli: «Collina per esempio no? collina? ».
Di Laroni: «Nessuna cella ci ha portato..».
Avv. Gallinelli: «Non sono emerse conversazione telefoniche appunto nel corso della vostra attività telefonica tra Collina e altri soggetti.. ha interpolato i dati di Collina, la residenza, il domicilio..dove andava..dove..».
Di Laroni: «Noi partiamo dall’utenza ed in base ai dati che ci da l’utenza».
Avv. Gallinelli: «Io sto cercando di portarla all’arrivo, ho capito da dove è partita, voglio arrivare anche a capire come è stata condotta questa indagine. Con riferimento a Collina è stato fatto quanto è stato fatto per De Santis? ».
Di Laroni: «Ma io parto dall’utenza e se poi l’utenza mi da Roma mi da dei numeri che io posso ricondurre a De Santis, mi da ai raduni che posso ricondurre la presenza di De Santis in un determinato luogo è l’accertamento che poi mi porta al soggetto non è il soggetto che mi porta…».
Avv. Gallinelli: «Arriveremo anche li. Questo fatto lo sa solo lei, io voglio cercare di capirlo e vorrei queste mie domande servono, come.. per questo che io ho chiesto il controesame non certo per divertimento, anche per far comprendere al tribunale come è stato condotto questo accertamento. Anche per la posizione del De Santis che all’epoca ovviamente - come sappiamo tutti non era presente in questo processo- come devo fare? Devo anche sondare la credibilità di un teste. E’ un pubblico ufficiale e un soggetto che ha svolto un’attività deve essere credibile».
Casoria: «Ha spiegato come ha preceduto, poi lei criticherà, ma ha spiegato come ha proceduto.. ».
Avv. Gallinelli: «Io vorrei anche non criticarlo.. ma ho delle perplessità anche leggendo».
Casoria: «Mi pare che è ha chiarito l’iter che hanno seguito. Andiamo».
Avv. Gallinelli: «Quindi il possesso , presumibile, verosimile, probabile, come vuole lei, di questa sim straniera intestata a De Santis, è stata da voi considerata come indizio di appartenenza al De Santis al contesto associativo al così detto calciopoli?».
Di Laroni: «Noi , nel caso in esame, diciamo che De Santis ha questa utenza, rientra tra i soggetti che annoverano, possono avere questa utenza. Poi il discorso associativo è la procura che decide non siamo noi.. ».
Casoria: «Ognuno fa il suo mestiere avvocato .Hanno detto ha la sim poi.. ».
Avv. Gallinelli: «Hanno un cervello anche loro.. come lo hanno considerato.. io lo dico perché ci sono dei riferimenti e delle valutazioni nel corpo..».
Casoria: «Le loro valutazioni si, ma la valutazione ultima aspetta sempre al rappresentante ».
Avv. Gallinelli: «Ci mancherebbe. Io sto cercando di condurre questo controesame in modo da .. una considerazione, una valutazione approfondita sotto tutti gli aspetti da parte di chi la deve analizzare, cioè questo tribunale, con il massimo rispetto ».
Casoria: «Posso anche suggerire all’accusa “si questo è un sintomo”, ma si la parola ultima parola spetta al pm».
Avv. Gallinelli: «Io non lo voglio sapere, io ho chiesto, perché poi ci sono, ci saranno delle domande successive che renderanno più pregnante questa domanda, come lo hanno valutato questo presunto possesso .. ».
Casoria: «Vabbè Questa domanda…».
Avv. Gallinelli: «Chiedo scusa perché anche la scorsa udienza si é parlato per dire, con riferimenti ai contatti sim svizzera e utenze cellulari nazionali, si era parlato di utenze citofoniche,questo l’ha detto testuale il maresciallo Di Laroni, come a dire che dovevano solo parlare tra di loro, adesso .. è emerso che comunque associano questa scheda a De Santis perché questa scheda invece di contattare solo sim svizzere contattava 20 soggetti di utenze nazionali. Vede presidente che hanno un senso queste mie domande?».
Casoria: «Vabbe ma abbiamo già chiarito però. Avanti».
Avv. Gallinelli: «A pag. 16, sempre della precedente , chiedo scuso che devo ricordargliele..».
Di Laroni: «Va bene».
Avv. Gallinelli: « “nel periodo 10-11-2004 06-2005 abbiamo raccolto una serie di elementi che ci portavano a ritenere che gli stessi Moggi, Bergamo, Pairetto potessero utilizzare altre utenze che noi ovviamente non intercettavamo. Si comprendeva da alcune telefonate del tipo “ma il telefono non lo hai acceso?” !”guarda che squillava il telefono ieri sera”… ecco sono valutazioni..».
Casoria: «Vabbè avvocato l’ha già detto».
Avv. Gallinelli: «Telefonate di questo tipo -ecco voi intercettavate De Santis -mi sa dire se ci sono delle telefonate e relativi numeri progressivi, in cui il De Santis, diceva “ ma perché non avete acceso?” “ma il telefono squillava?”».
Di Laroni: «Non lo ricordo avvocato».
Avv. Gallinelli: « Quando avete captato queste telefonate avete fatto un monitoraggio sulla cella? Nel senso, per verificare che partendo da una cella, cella chiamante cella chiamata, (quindi avevate queste conversazioni di riferimento giusto?), verificare tramite gestore il traffico su quella cella per risalire al chiamante soggetto- e soggetto chiamato anche dell’utenza a cui si faceva riferimento nelle telefonate intercettate?».
Di Laroni: «Non lo abbiamo fatto per un motivo semplice, perché in un determinato orario, in una determinata data, su un ponte, abbiamo citato, se chiedo del giorno x dell’ora x quante telefonate sono state fatte sul ponte i gestori mi daranno dei tabulati. Io come faccio ad associare quel numero in quel momento ..agganciato quel ponte».
Avv. Gallinelli: « Con quale apparecchiature è stato condotto, questa ricostruzione che lei ha effettuato… visto che lei, mi stimola un’altra domanda. Avete utilizzato delle apparecchiature dei software..?».
Di Laroni: «No, già l’ho spiegato l’altra volta. Noi abbiamo letto i tabulati che ci hanno fornito i gestori, software non è stato utilizzato».
Avv. Gallinelli: «Il nucleo investigativo di via Inselci forse non è in possesso del cosiddetto sofware analyst? Che serve per.. ».
Di Laroni: «Lo abbiamo utilizzato solo per rendere alcune idee dei contatti tra i vari soggetti, ma poi materialmente l’analisi del tabulato è stato fatto a mano».
Avv. Gallinelli: «Ma perché non avete …perché non avete utilizzato sempre questo software analyst che consente appunto di ricostruire tutte le chiamate, telefonate in entrata e in uscita, il numero la frequenza?».
Di Laroni: «Analyst lo abbiamo utilizzato, tanto è vero che è allegato anche alle informative. Ha dei..però analyst come tutti i programmi informatici, ha dei limiti diciamo “ignorante”, nel senso che lui assume tutti questi dati li elabora quindi noi possiamo avere …per esempio: se due utenze si contattano tra di loro, inserisco tutti questi dati in alalyst, quindi io inserisco il traffico dell’utenza x e il traffico dell’utenza y, mi ritrovo che caso mai analyst me li mette -quello è un contatto sempre solo - da un’utenza l’abbiamo in uscita e dall’altra in entrata , analyst me li fa diventare due. Analyst purtroppo all’epoca ..ora è stato aggiornato, c’è “Ulisse” e tutto il resto, presenta dei forti limiti».
Avv. Gallinelli: «Come..quindi lei… la mole di telefonate dei tabulati ..ho visto richieste per tante utenze anche di due anni.. il periodo.., quindi voi lo avete gestita manualmente?».
Di Laroni: «Si maualmente».
Avv. Gallinelli: «Lei vuole dire che è più attendibile gestire questa mole manualmente che attraverso l’utilizzo di un software specifico cosiddetto analyst? ».
Di Laroni: «Abbiamo utilizzato anche il programma sotware analyst, che adesso non esiste più si chiama “Uilisse” perché all’epoca…ma poi abbiamo fatto anche manualmente perché manualmente.. ».
Avv. Gallinelli: «Più affidabile, più attendibile il risultato manuale che quello diciamo informatico.. ».
Di Laroni: «Avvocà ognuno sceglie come fare, io preferisco di fare quello manuale e già l’ho spiegato l’altra volta».
Avv. Gallinelli: «..Io le sto chiedendo all’epoca maresciallo».
Di Laroni: «All’epoca ho trovato più facile farlo manualmente… ».
Avv. Gallinelli: «: Se devo farle delle domande me le invento? Devo fare domande sui fatti..».
Di Laroni: «Ho capito avvocato, ho risposto anche l’altra volta… che abbiamo fatto manualmente».
Avv. Gallinelli: «Punto. Io ho precisato, ho chiesto e credo mi sia concesso presidente chiederglielo se avete ritenuto.. ».
Di Laroni: «Io ritengo più affidabile quello che faccio io».
Casoria: « Ha risposto che secondo la sua opinione è più affidabile il manuale».
Avv. Gallinelli: «E io rimetto questa risposta alla valutazione del tribunale. Anche questa risposta».
Gallinelli: «Veniamo ai raduni arbitrati .Voi avete, se non erro, io sempre mi riferisco a quanto lei precedente dichiarato nelle scorse udienze (10 e13 novembre 2009), avete evidenziato dei contatti tra sim svizzere e celle ubicate..secondo voi in prossimità del ritiro arbitrale di Coverciano no? Con riferimento alla posizione di una serie soggetti che io non le sto ad a indicare - nella maggior parte imputati in questo processo- ci può indicare a quali raduni lei ha fatto riferimento, in che data?».
Di Laroni: «A quali?».
Gallinelli: «A raduni arbitrali a Coverciano. Parliamo del 2004, si ricorda se ci sono stati?».
Di Laroni: «Nel 2004 io…».
Gallinelli: «Si ricorda se ci sono stati, a me sembra nelle trascrizioni appunto - dichiarazione da lei rese nelle scorse udienze- lei parla dei raduni di Coverciano in giorni di novembre dicembre in cui avete accertato che alcune schede svizzere agganciava la cella di via Soldani 23, che voi appunto ritenevate essere cella di signore al ritiro arbitrale di Coverciano, giusto?».
Di Laroni: «Si».
Gallinelli: «In quel periodo il De Santis, la scheda appunto da lei indicata numericamente prima ha agganciato tali celle, la cella di via Soldani 23?».
Di Laroni: «Ma non nel 2004 perché noi i dati del 2004.. ».
Gallinelli: «Poi ci arriamo. Io ho chiesto, andiamo per ordine.. ci sono stati una serie di raduni arbitrali, ci può dire quanti..a lei risultano ritiri arbitrali dal settembre al dicembre 2004?».
Di Laroni: «Una ventina. Non lo so il dato esatto».
Gallinelli: «in questi enti di questi raduni che duravano che.. quanto più o meno duravano questi raduni?».
Di Laroni: «…2-3gg, dal giovedì pomeriggio al sabato.. dopo dalla partita.. ».
Gallinelli: «La scheda appunto che voi avete attribuita al De Santis ha agganciato nel corso, nei giorni in cui venivano effettuati questi ritiri, la cella di Via Soldani 23 oppure altre celle di Firenze?».
Di Laroni: «Noi abbiamo, nel corso del raduno di Coverciano che va dal 20 al 22..».
Gallinelli: «Chiedo scusa maresciallo, la domanda… le chiedo si o no».
Di Laroni: «Si».
Casoria: «Stava passando oltre.. dice si.. poi sta spiegando».
Di Laroni: «È stata agganciata la cella di Firenze via Morini, 48 che è sempre adiacente presso il centro tecnico di Covercino il 21.01.2005 relativa a questa utenza ed era in occasione del decimo raduno tecnico atletico arbitrale che si è svolto tra il 20 e il 22 gennaio 2005 ..e poi abbiamo un’altra occasione.. ».
Gallinelli: «Chiedo scusa presidente, ci arrivavo dopo, io ho chiesto ...la mia domanda è semplice, da settembre a dicembre.. ».
Casoria: «Da settembre a dicembre non agganciava».
Di Laroni: «Da settembre a dicembre noi non avevamo dati.. ».
Gallinelli: «Perché non avevate dati scuse? Agganciava o no da settembre?».
Capuano: «Facciamo finire di rispondere il teste, però ».
Gallinelli: «Facciamo finire di fare la domanda all’avvocato per cortesia, Dr Capunao o si deve alzare..
Di Laroni: «Da settembre a dicembre, noi abbiamo chiesto ai gestori che va da giungno 2004 a gennaio 2006 e i gestori ci dicono. Che questo utenza in questione inizia il traffico il 07 gennai o 2005».
Gallinelli: «Io non sto rispondendo male al collega, io ho chiesto semplicemente al Dr. Capuano.. ».
Capuano: «Avvocato faccia finire anche le risposte a.. ».
Casoria: «Pm ci mettiamo a litigare con l’avvocato?».
Capuano: «Sentiamo anche le risposte del teste, solo questo».
Gallinelli: «Se c’erano dati di traffico di questa..».
Casoria: «Ha spiegato che non ci sono».
Gallinelli: «Ah perfetto. Quando iniziano questi dati di traffico?».
Di Laroni: «Il 7 gennaio 2005»
Gallinelli: «E cosa succede il giorno prima del 7 gennaio 2005?».
Di Laroni: «De Santis arbitra una partita, Parma-Juventus a Parma il ..
Gallinelli: «Ah.. sta ricordando.. ma si ricorda il risultato di questa partita?».
Di Laroni: «No non lo ricordo».
Gallinelli: «Non lo ricorda?».
Di Laroni: «Mi sembra fosse finito in pareggio sinceramente non lo ricordo».
Gallinelli: «Se non se lo ricorda, non se lo ricorda. Si ricorda che il 7 gennaio inizia il traffico, non si ricorda di come finì la partita. Ricorda se ci furono contestazioni da parte della Juventus all’esito di questa partita?».
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «Tabellini sportivi, lei consultava tabellini sportivi?».
Di Laroni: «Si».
Gallinelli: «Avete fatto indagini anche su questo? si ricorda se ci furono polemiche?».
Di Laroni: «Non lo ricordo perché io, la materia è questa delle utenze, celle e tutte».
Gallinelli: «Vede presidente..cercherò di spiegare al tribunale la rilevanza di quella domanda che feci prima sull’indizio di appartenenza..Il colonnello Auricchio ci disse appunto che il De Santis, uscito da questa associazione ..allora inizia il traffico di questa sim, quindi voi fate un’attività di monitoraggio su questa sim, quindi ritenevate che De Santis appartenente ad un associazione per delinquere o no nel momento in cui inizia il traffico su questa scheda che voi attribuite a De Santis?».
Di Laroni: «Questi dati avvocato sono stati analizzati nel 2007, tardo 2007, quando abbiamo avuto accortezza di questi ma, se noi lo sapevamo nel momento avremmo fatto un’ indagine su questa..all’epoca non l’avevano questi dati sono nati…».
Gallinelli: «Questa è un’altra storia io non le ho chiesto..io, vede poi che..Allora come avete appunto ritenuto, avete acquisito o ipotizzato, oppure acquisito.. altri elementi in data 7 gennaio che vi inducevano a ritenere che De Santis fosse l’utilizzatore di questa sim straniera?».
Di Laroni: «E’ iniziato il traffico il 7 gennaio il traffico di questa sim poi..».
Gallinelli: «Fino».
Di Laroni: «Fino al 05.11.2005, ma c’e da dire che il traffico costante è avvenuto fino al 28.03.2005, successivamente ha avuto contatti solo con utenze in entrata e in uscita italiane che prima ho elencato».
Gallinelli: «Dopo il 28 marzo non c’erano più?».
Di Laroni: «Contatti con utenze svizzere».
Gallinelli: «No, lei dice nelle sue precedenti dichiarazioni, che non faceva più traffico, così leggo nelle sue precedenti dichiarazioni, che questa scheda faceva traffico fino al 28 marzo».
Di Laroni: «Forse non ho precisato sbagliando, cioè non faceva traffico con le utenze estere ma faceva traffico solo con le utenze italiane».
Casoria: «Tanto è vero che poi le ha utilizzate, lo ha spiegato».
Gallinelli: «Senta, lei parlando di Palermo-Juventus - ritorno un attimo - avete evidenziato il fatto che De Santis andasse ad arbitrare un partita e magari la scheda svizzera che voi associavate a De Santis contattava la cella della città dove De Santis andava ad arbitrare giusto?».
Di Laroni: «Giusto».
Gallinelli: «Analoghi contatti sono stati da voi accertati con riferimento alla partita Lecce-Parma del 28 Maggio 2005 che è oggetto di contestazione, oggetto di imputazione a De Santis questo glielo dico io. Avete accertato dei contatti da tale sim e la cella di Lecce per dire?».
Di Laroni: «Non avevamo dati in quel momento».
Gallinelli: «Se avete accertato l’esistenza di contatti (non le chiedo la via ..anche della cella, l’ubicazione) , una cella di Lecce qualsiasi, Maresciallo».
Di Laroni: «I gestori per il giorno 28 maggio non ci hanno fornito..».
Gallinelli: «Può dire che non c’era traffico, può ritenere.. può dire che non c’era traffico telefonico?».
Di Laroni: «Quel giorno non c’era traffico, era spento, lo aveva lasciato a casa, non lo so».
Gallinelli: «Vede presidente, lo aveva lasciato a casa..».
Di Laroni: «Non c’è stato fornito i dati, i gestori».
Casoria: «Non c’era traffico il 28 maggio».
Gallinelli: «E’ di cattivo gusto..».
Casoria: «Il commento del teste, non se ne tiene conto».
Di Laroni: «I gestori per la data 28 maggio non ci hanno com.. ».
Gallinelli: «Quindi avete interrogato tutti i gestori?».
Di Laroni: «Certo i nazionali si».
Gallinelli: «Perfetto!».
Gallinelli: «…E prima della partita Juve-Inter? Prima della partita..Juve-Inter, 20 aprile 2005, avete a Milano.. avete trovato traffico, a Torino scusi , sim svizzera associata a De Santis che aggancia celle di Torino?».
Di Laroni: «Vale la stessa risposta di prima».
Casoria: «Non insista, ha detto fino a marzo».
Capuano: «Presidente il teste ha già riposto».
Gallinelli: «Presidente chiedo scusa, per onestà, da una parte vale la risposta del teste e poi non vale in più. Ha detto fino a marzo, però poi ha precisato che però contattava, faceva traffico su utenze.. ».
Casoria: «Allora deve specificare».
Gallinelli: «Io ho chiesto in genere..poi se lui mi dice utenze …».
Casoria: «Allora vuole sapere in genere..non più tra svizzere-svizzere».
Gallinelli: «Allora ripeto tutto, per Lecce-Parma, in genere, questa sim ha agganciato chiamando utenze schede svizzere, neozelandesi, australiane italiane.. ».
Casoria: «C’è anche le italiane».
Di Laroni: «No no, non ci hanno fornito dati è diverso».
Gallinelli: «A Torino, prima del 20 aprile, il 19 o il 20 aprile 2005, la sim associata a De Santis ha agganciato celle, ha fatto traffico con utenze nazionali, internazioni, intercontinentali?».
Di Laroni: «In occasione delle partite che cita lei, i gestori non hanno fornito dati».
Casoria: «Quindi non ha telefonato neanche in Italia».
Gallinelli: «1° maggio, a Firenze ..Fiorentina-Milan, arbitrata da De Santis, avete ricostruito, avete riscontrato traffico tra la sim associata a De Santis e altre utenze nazionali e internazionali?»
Di Laroni: «No, non ci sono stati forniti dati».
Gallinelli: «8 maggio 2005, prima della partita Livorno-Siena quindi cella di Livorno
Di Laroni: «No, non ci sono stati forniti dati, avvocato».
Gallinelli: «A Reggio Calabria, 12 dicembre 2004».
Di Laroni: «Non avevamo proprio traffico in quel periodo. Iniziava dal 07 gennaio 2005 traffico su quella per il dato che ci veniva fornito».
Gallinelli: «22 maggio, siamo in piena lotta per la salvezza, Brescia-Messina, 22 maggio, a Brescia».
Di Laroni: «non ci sono stati forniti dati».
Gallinelli: «Ma li avete richiesti questi dati?».
Di Laroni: «Noi abbiamo richiesto giugno 2004 gennaio 2006».
Gallinelli: «Quando dice non ci sono stati forniti».
Casoria: «Li hanno chiesti ed hanno detto no.. ».
Gallinelli: «Ecco perché quando dice non ci sono stati forniti è ambigua la risposta, no?..
27 febbraio 2005, derby di Milano, partita importante Inter-Milan, a Milano ha fatto traffico questa sim? Là faceva traffico secondo voi, no? Il 27 maggio 2005, Inter- Milan, derby di Milano..il Milan lottava per lo scudetto con la Juventus..».
Di Laroni: «No, per le partite non avevamo dati quel giorno».
Gallinelli: «per questo glielo ho detto…siccome …prima ha evidenziato Palermo-Juventus».
Casoria: «Solo in quel caso».
Di Laroni: «No, in più casi».
Gallinelli: «Due contatti a Palermo».
Casoria: «Quali partite. Allora adesso elenca le partite..».
Di Laroni: «..allora..».
Gallinelli: «Se permette il controesame lo conduco io Maresciallo».
Di Laroni: «..Ma veramente la domanda.. ».
Capuano: «La domanda l’ha fatta il presidente».
Gallinelli: «Il presidente può fare quello che vuole Dr Capuano».
Di Laroni: «Dove abbiamo i dati, Milan-Bologna a Milano; Palermo-Juventus a Palermo; Palermo-Lecce a Palermo nuovamente».
Casoria: «Adesso faccia.. continui avvocato».
Gallinelli: «13.05 05, che sarebbe il periodo da voi..Reggina-Messina a Reggio Calabria.. ».
Di Laroni: «L’avevo indicato… Non c’era dati».
Gallinelli: «Avete fatto richiesta?».
Di Laroni: «Certo è tutta compreso..giugno 2004».
Gallinelli: «Che risposta vi è stata data?».
Di Laroni: «Quel giorno non c’era traffico, non c’erano dati che ci potevano fornire».
Gallinelli: «20.03.2005, Udinese-Lecce a Udine è stata agganciata, avete chiesto ai gestori?».
Di Laroni: «Non c’erano celle di Udine, gliele ho elencate le partite: Milano e due volte Palermo».
Gallinelli: «A Milano poi ci arriviamo».
Di Laroni: «Come città».
Gallinelli: «Ci arriviamo nel senso del controesame. Secondo la vostra ricostruzione a De Santis, se si ricorda secondo De Santis è imputato essere promotore organizzatore di questa associazione per delinquere, che lei di ricorda?.. ».
Di Laroni: «So che è imputato per associazione a delinquere».
Gallinelli: «Dai dati in vostro possesso, risulta essere in possesso o utilizzatore dal 07.01.2005.. la scheda gli sarebbe stata consegnata?».
Di Laroni: «Io chiedo al gestore un periodo ampio giugno 2004, gennaio 2007, periodo ampio, prima del 07 gennaio io non ho niente, per me non esisteva questa scheda e dopo il 05.11.2005 non ho niente altro».
Gallinelli: «Vede, se vuole andiamo d’accordo e questo gli ho chiesto».
Casoria: «La consegna lui non sa».

Gallinelli: «Nel senso che viene associata questa scheda non a settembre 2004…a ottobre..».
Casoria: «Avvocato aveva già chiarito».
Gallinelli: «sa Presidente certe cose mi scusi…certe cose ».
Casoria: «Meglio approfondire, andiamo avanti».
Gallinelli: «È il livello che è stato dato a queste schede svizzere,mi scusi presidente, anche a livello mediatico io essere noioso ma preferisco dare rilievo qui piuttosto ch sui giornali.. ».
Capuano: «Presidente andiamo avanti?».
Gallinelli: «Senta, a pag. 22 delle trascrizioni dell’udienza del 13.11.2005, lei credo a domanda precisa e puntuale dell’avv. Prioreschi, riferì che dalla utenza attribuita a Moggi e De Santis avreste riscontrato man mano, 11 chiamate in uscita e 17 in entrata, poi dal 495 al 940 in uscita e 20 in entrata».
Di Laroni: «Già l’altra volta presidente ho avuto modo di spiegare.. ».
Casoria: «Ripeta».
Di Laroni: «Praticamente per ogni telefonata, o meglio contatto precisiamo, ci sono alcuni gestori che forniscono un dato solo, altri gestori che forniscono addirittura 3 dati..tipo wind o Vodafone etc.. io di mio, il programma ne un progressivo analist esiste, anche se c’è nella telefonata una differenza di un secondo, non c’è nessun programma e ne io di mio manualmente tolgo e dico no, questi tre dati per me equivale ad una telefonata».
Gallinelli: «Questa operazione l’avete fatta manualmente sempre? ».
Di Laroni: «Io ho contato, ho contato i contatti complessivi senza toglierne nessuno».
Gallinelli: «Senza ausilio di sofware?».
Di Laroni: «Ma anche con analyst è stato fatto, tanto è vero è stato allegato».
Gallinelli: «Ma lei ha detto che Analyst ripeteva,dava una visione.. non lo utilizzavate».
Di Laroni: «Per dare una visione avvocato, Analyst è servito per dare visione complessiva dei contatti, mentre per attribuire le schede, fare quel processo che ho spiegato, l’ho fatto manualmente».
Gallinelli: «In data 21.01, arriviamo a Milano come abbiamo anticipato prima, scusi Coverciano .. mi risulta - mi corregga se sbaglio- può consultare tutti gli atti perché appunto dobbiamo essere coordinati in questa..se vuole.. alle ore 14.19.24 avete voi interpolato - come appunto lei afferma l’utenza chiamante xxxx495 attribuita a De Santis all’utenza chiamata xxxxx194 e avete riferito che la cella agganciata in questa telefonata…è la cella di via Morelli,48 a Firenze che voi appunto associate a Coverciano ai raduni arbitrali; non è più via Soldani, 23 ma via Morelli giusto?».
Di Laroni: «Si».
Gallinelli: «Voi avete verificato se il 21, attraverso altre indagini, attraverso approfondimento investigativo, se in tale data e in quegli orari il De Santis si trovava in altra località e quindi non a Firenze? ».
Di Laroni: «Innanzi tutto il primo dato che abbiamo verificato.. ».
Gallinelli: «Chiedo scusa presidente, queste domande fanno riferimento ad un documento che ho prodotto alla memoria acquisita agli atti di questo processo ( allegato n.10), documentazione attestante la presenza altrove così come documenta in un atto pubblico che io ho rimesso all’attenzione di codesto tribunale. Questo il motivo per cui vado nello specifico».
Gallinelli: «Avete fatto questa indagine, se il 21/01/2005 alle ore 14.19.24 il De Santis non si trovasse, perché era magari fisicamente in altro posto, a Firenze e tanto meno a via Morelli 48?».
Di Laroni: «Innanzi tutto, il primo atto che abbiamo considerato è stato che dagli atti ufficiale che ci ha fornito la federazione italiana giuoco calcio, De Santis al raduno arbitrale del 21.01.2005, che riferito al periodo 20-22 gennaio 2005, 10° raduno arbitrale, De Santis era presente..Il primo dato è questo. Il secondo dato che emergeva dall’utenza svizzera, l’abbiamo interpolato con quello promanato dalla intercettazione telefonica che in quel momento effettuavamo nell’utenza del De Santis. In particolare noi in quel periodo monitoravamo l’utenza in uso al De Santis 372 in cui anche quell’utenza si trovava nello stesso, in coincidenza di data in orario prima-dopo a Coverciano».
Gallinelli: «Stiamo parlando sempre del 21.01.?».
Di Laroni: «Si sempre del 21.01.2005 e in più lo stesso De Santis, nel parlare, ci sono le telefonate - io se apro il cd- dice che sta a Coverciano addirittura il 20 è partito la sera».
Gallinelli: «Ci può indicare il progressivo?».
Di Laroni: «Devo aprire il cd..sinceramente non lo».
Gallinelli: «Senta maresciallo, le ho fatto questa domanda perché, lei è a conoscenza che il De Santis frequentava un corso per vice commissario di polizia penitenziaria incarichi direttivo dirigente superiore? ».
Di Laroni: «So che ha frequentato un corso».
Gallinelli: «Io le dico proprio quale, se mi dice che conosceva che frequentava un corso e in particolare un corso per vice commissario di polizia penitenziaria, anche tra l’altro, corso che si è svolto in parte nella sede del nucleo investigativo di via Inselci».
Di Laroni: «Si, dove faccio servizio».
Gallinelli: «Quindi anche.. vabbè vede».
Di Laroni: «Allora, si ero a conoscenza che De Santis stava facendo questo corso e ricordo una cosa ben particolare che, tra le altre cose, questi aspiranti commissari venivano da noi a vedere le tecniche che usavano, a visitare dove svolgevano la nostra attività investigativa. Io mi ricordo che il nostro comandante dell’epoca, il colonnello Arcangioli, ci avvisò che stavano venendo (noi effettuavamo in una saletta delle intercettazioni ) tutti gli aspiranti commissari, tra cui forse c’era anche il De Santis, tanto è vero che io.. personalmente e io mi recai in sala e spegnemmo tutti monitor delle intercettazioni perché se entravano a visitare la sala, a fianco al numero poteva esserci il nominativo … di De Santis».
Gallinelli: «Quindi De Santis non sapeva delle indagini».
Di Laroni: «Non ho capito».
Gallinelli: «Vabbé è una mia valutazione. Senta, ma forse ma poi l’ha visto fisicamente il De Santis?».
Di Laroni: «No, non l’ho visto che mi è stato riferito».
Gallinelli: «Dai suoi colleghi, gli è stato riferito poi che ha frequentato da voi questo corso?».
Di Laroni: «Io personalmente non l’ho mai visto».
Gallinelli: «Il colonnello Auricchio glielo ha riferito?».
Di Laroni: «No, il colonnello Autichio.. eravamo tutti quanti.. ».

Gallinelli: «Voi avete interpolato dei dati di traffico telefonico giusto? Eravate a conoscenza che De Santis frequentava questo corso della pubblica amministrazione, un corso organizzato dal ministero della giustizia, dal dipartimento; avete voi acquisito o fatto acquisire sulla frequenze, sui giorni e gli orari in cui De Santis frequentava questo corso e dove? il luogo?».
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «Naturalmente per incrociarli con i dati di traffico che lei ha evidenziato ».
Di Laroni: «Non lo abbiamo fatto avvocato».
Gallinelli: «Allora, è a conoscenza che il giorno 21.05.2005 - quando lei dice che la cella dell’utenza svizzera attribuita al De Santis.. il De Santis, come risulta da dichiarazione pubblica ufficiale prodotta gli atti
Casoria: «Gennaio o Maggio?».
Gallinelli: «Gennaio. Frequentava, faceva il tirocinio presso il carcere di Regina Cieli e si trovata appunto presso questo istituto penitenziario dalle ore 08.00 alle ore 14.00? ».
Gallinelli: «Del 21/01? No, non l’ho fatto ma io ho l’utenza che lui utilizzava 372 rich 26.14 2004 che a quell’ora la, nella stessa data stava a Coverciano».
Gallinelli: «Qui si confonde la persona con l’utenza.. io sto dicendo».
Capuano: «No avvocato, ha sentito l’intercettazione…parla dell’intercet.. ».
Casoria: «Ha chiarito perchè al telefono che era a Coverciano, poteva dire una bugia».
Gallinelli: «Io sto dicendo al teste, sto informando il teste, ma io credo che questo accertamento dovevano farlo loro no la difesa. Se hanno acquisito, presso il ministero di grazia e giustizia, visto che eravate a informati di tale corso».
Di Laroni: «Non lo hanno fatto».
Gallinelli: «La documentazione. Interpolato, accostato, incrociato, telefonate manualmente e manualmente non avete acquisito questo dato?».
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «Non lo avete fatto mi riferisco presidente al documento prodotto agli atti, da cui risulta che in data, non so se posso riprodurlo posso anche farlo visionare al teste se ritiene vuole?».
Casoria: «No.. il teste non è un documento da lui formato …».
Gallinelli: «27.01.2005, allora ore 11.53 utenza chiamante 495 finale attribuita a De Santis 584… finale ad altro soggetto imputato in questo processo, cella agganciata via Massimiliamo Massi n.7, Roma; poi sempre il 27.01 ore 12.14 -prima alle 11.53 primo contatto- secondo contatto tra queste schede utenza chiamante ore 12.14 utenza chiamante 495 finale utenza chiamata 584 finale che le ho riferito prima, cella agganciata via Cesare Pavese, Roma zona … Avete accertato dove si trovava De Santis il giovedì 27.01.2005 in tali orari?
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «Sempre dalla documentazione prodotta si trovava a Casal del Marmo, orario 09-13 e 14-18 quindi risulta presente, frequentare questo corso in quel giorno e in quegli orario, certamente incompatibili».
Capuano: «Presidente però, all’esito della risposta del teste non devono esserci commenti , questo sarà motivo di discussione, io le potrei dirle che lui è andato a firmare e poi se ne è andato in via Torino ma non glielo dico glielo dico..in discussione».
Gallinelli: «Commette un reato se lo dicesse».
Capuano: «Il teste ha risposto, poi sarà valutazione in sede di discussione…».
Gallinelli: «Anche il pm può rivalutare i fatti».
Gallinelli: «Mi deve consentire di fare le domande. Io non l’ho mai interrotto! Le risulta presidente che ho mai interrotto..?».
Casoria: «Questo tono non mi piace avvocato».
Gallinelli: «Io devo usare questo tono perché il pm sempre interrompe».
Capuano: «Assolutamente, io voglio solo che non si faccia il commento».
Casoria: «Non anticipiamo il commento, poi si vedrà».
Gallinelli: «Presidente io so perfettamente per questo io auspico, io ho piena fiducia, io voglio, faccio queste domande perché vengano valutate le risposte dal tribunale».
Casoria: «Non hanno fatto l’accertamento, è inutile insistere, il teste l’ha chiarito che non hanno fatto questo accertamento al ministero.. ministeriale».
Gallinelli: «Io non voglio sondare l’attendibilità del teste ma l’attendibilità delle indagini e questo mi è consentito dal codice, no? Le indagini devono essere valutate come l’imputato».
Gallinelli: «Avete accertato che ..lei prima ha detto che i ritiri a Coverciano iniziavano normalmente il Di Giovedì, giusto?».
Di Laroni: «Si normalmente».
Gallinelli: «Avete accertato se il De Santis in quale giorno si recava a questi ritiri, se si trovava il giovedì io il giorno successivo..ad esempio».
Di Laroni: «Per i due ritiri in questione».
Gallinelli: «Non mi sono spiegato bene. Durante il periodo in cui frequentava questo corso, la domanda è riferito a questo dato».
Di Laroni: «Il 20.01.2005 so che è partito alle ore 13 insieme all’arbitro Luca Palanca dal..».
Gallinelli: «E come lo sa questo?».
Di Laroni: «Perché ci proviene dalle intercettazioni del telefono ».
Gallinelli: «Lei ha visto parte De Santis partire dal forum il giorno 20?».
Di Laroni: «Lo dice De Santis per telefono».
Gallinelli: «La domanda è un’altra..uno può dire per telefono che è stato anche con Carol Alt »
Casoria: «Il teste ha chiarito che lo ricava dal …».
Gallinelli: «Avete acquisito i moduli di rimborso delle spese di De Santis con cui si può accertare con più precisione?».
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «No non lo avete fatto, vi siete limitati all’interpolazione delle telefonate.
Passiamo al 01.02.2005, ore 12.58.34, utenza chiamante 495 attribuita a De Sabntis, chiamate 584 finale cella agganciata in via Laurentina, Roma. Avete accertato dove si trovava se il De Santis in quel giorno e quell’ora se stava frequentando il corso a cui ho fatto riferimento? ».
Di Laroni: «No».
Gallinelli: «Benissimo. Nessuna altra domanda».


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