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          IL MURO
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I commenti del Muro non rappresentano necessariamente le idee dell'Associazione
 
#60351 ALE' MOGGI e i...pigmei di Matrix
scritto il 22/01/2009 16:53:54 da POSTER56
Sono d'accordo con chi dice che ieri sera Ale Moggi ha ridicolizzato il "povero" Zunino e il disincantato Renga che la buttata sullo "splendido" quando con non curanza ha detto che l'assoc. a delinquere sicuramente "salterà" anche nel processo di Napoli,dopo essersi volatilizzata in quello GEA! Strani proprio stì tipi!Sono chiamati per fare a "fette" il "reprobo Moggi" e uno (Zunino) va in tilt,l'altro si "dilegua" facendo il "sarcastico".Avanti così,1000 di queste trasmissioni!Cristiano
 
#60350 22 GENNAIO 1967....PER NON DIMENTICARE !!!
scritto il 22/01/2009 16:46:59 da POSTER56
Ripreso dal Corriere dello Sport di oggi, un ricordo interessante di 40 anni fa. Leggiamolo insieme. Saluti. Cristiano – Ecco il post del bell’articolo-------22 GENNAIO 1967 ---------Il gol fantasma che inaugurò le moviole La Juventus, nella versione forse più operaia della sua storia, teneva validamente botta all’Inter dei massimi trionfi, tallonandola dappresso, tignosa e tenace, sulle alte vette della classifica. Nell’incipiente 1967 era inserita in cartellone la disputa dell’ultima giornata del girone di andata. I bianconeri confidavano nella rinomata propensione ai pareggi del Mantova, di scena contro i nerazzurri a San Siro, per agguantare, ancorché in sgradito condominio, il titolo, platonico ma suggestivo, di campione d’inverno. Occorreva tuttavia ovviamente, per l’undici di Heriberto, fare prima i doverosi conti con gli avversari di giornata, andando a conquistare bottino pieno sul terreno, non facile, dell’Olimpico biancoceleste. In quel pomeriggio invernale pioveva a dirotto su Roma ed il campo era ridotto a pantano. In tale contesto, Lazio e Juventus non mostravano di dannarsi l’anima, alla caccia disperata dei due punti in palio. Il match si era trascinato avanti, nel primo tempo, in modo sciatto e incolore, senza suscitare entusiasmi né brividi ed insinuando anzi, negli oltre trentamila ombrelli dispiegati per lo stadio, seri e giustificati dubbi circa l’opportunità della propria ulteriore permanenza sugli spalti. La Juve, che aveva colpito un legno in apertura, era poi sta- ta graziata dall’arbitro De Marchi, impossibilitato a notare, in piena area ma a palla lontana, un fallo di ritorsione commesso dal portiere Anzolin sull’avanti laziale Mari. Al 7’ della ripresa avvenne il fattaccio: catapultatosi lesto come un giaguaro, ad un metro dalla porta, su una punizione tesa e rasoterra calciata da Menichelli, il centravanti-panzer bianconero Depaoli insaccava di prepotenza, scagliando una bordata tremenda sotto l’incrocio dei pali di Cei. Il pallone varcava chiaramente la linea bianca, incocciava il ferro di sostegno interno della rete laziale, poi rimbalzava in campo. Il gol era evidente per tutti, tranne che per la giacchetta nera di Pordenone, che si sbracciava nell’invitare le due incredule squadre a proseguire, alacri, nel gioco. Le sacrosante, accorate proteste juventine non approdarono a nulla. E le polemiche cominciarono da subito, furiose, a divampare, imperversando a lungo, velenose e mefitiche, nell’aria, già poco salubre, del campionato. La Juve, all’epoca fuori dal cono d’ombra rassicurante della famiglia Agnelli, già vittima di diversi, sfavorevoli verdetti arbitrali, temeva di vedere vanificate bruscamente le proprie velleità di scudetto. Il presidente del club Catella paventò così, apertamente, denunciando una serie a suo dire nutrita di inquietanti episodi ad esclusivo vantaggio nerazzurro, l’ipotesi di un ben architettato complotto di matrice interista. Moratti ed Herrera replicarono all’unisono per le rime, rigettando sdegnati al mittente le accuse e raffigurando anzi la propria squadra come vittima, sacrificale e designata, di numerosi, supposti soprusi. La televisione aveva nel frattempo ripetutamente illustrato la dinamica dell’episodio incriminato, inaugurando di fatto, con la novità dell’introduzione di riprese rallentate delle immagini, una sorta di moviola ante litteram. Il vulcanico Helenio andò, per questo motivo, su tutte le furie: il Mago si scagliò in prima persona, risoluto e fremente, contro la corazzata RAI, accusandola apertamente di mirata e niente affatto imparziale ingerenza mediatica nella lotta per il primato. La Juve in tuta blu continuò perseverante e tenace, dopo i giustificati mugugni, ad onorare, con copioso sudore operaio, gli impegni di torneo. Distanziata nettamente dall’Inter, non mollò mai e le rinvenne famelica addosso, alla vigilia dell’ultima partita, distaccata di un punto. Sembrava però tutto vano e la memoria bianconera riandò, tormentata e cupa, a quel piovoso pomeriggio romano. Ma a Mantova, il destino la risarcì del maltolto: il Biscione cadde, stremato, sul traguardo e per la Juve fu il tredicesimo titolo, frutto, meraviglioso e meritato, di una immensa, incrollabile fede.
 
#60349 Quando uno è onesto lo rimane fino alla fine
scritto il 22/01/2009 16:18:04 da LILLY
X Il martinello - Scommettiamo che all'Inter, oltre allo scudetto, faranno vincere anche la Coppa Italia battendo in finale la Juve con un gol in fuori gioco di Julio Cesar e del risarcimento per tutti i torti che ci faranno subire in Campionato non gliene può fregar de meno a sti ladroni?
 
#60348 esilarante!
scritto il 22/01/2009 16:16:18 da MARCOEL
Non so se è già vecchia, ma io l'ho ricevuta ora via mail è la trovo eccezionale. è il racconto di una giornata-tipo degli intertristi: ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio. ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all’allenamento (di regola si addormenta mentre sta guidando). ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a Materazzi se può aiutarlo con la lingua visto che é l’unico italiano. Dopo cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a Javier Zanetti. ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l’estetista. Risponde Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti piangendo: “Mi hai detto che con quello era finita!!!”. ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti. ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a raggiungere l’allenamento. ore 10.30: Mourinho prova lo schema “palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la mandi buona”. ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che lavorava su un impalcatura lì vicino. ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal titolo “Tanto comunque vada non ci potete espellere”. ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d’amore. ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo. ore 16.00: Mourinho prova lo schema “Ibra pensaci tu”. ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all’incrocio opposto. ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che ha leggermente rotto i marroni. ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia. ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: “Allora ragazzi avete capito cosa dovete fare?”, tutti in coro “Diamo la palla ad Ibra”. Tutti tranne Materazzi che risponde “presente”. ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna all’Hollywood, Figo all’ospizio. ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l’amore con sé stesso ed alla fine si dice “Sei stato magnifico come sempre”. ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una trivela
 
#60347 x marduk 65
scritto il 22/01/2009 15:57:52 da JUVEGIRL
come hai ragione!!!!!anche io ho visto la puntata e mi sono fatta un sacco di "risate"!! quante figure di mer..a hanno fatto , ma dico io almeno cavoli preparatevi prima! ma il problema sai qual'e? CHE SI SARANNO ANCHE PREPARATI, MA PER RACCONTARE LE BUGIE CI VUOLE OTTIMA MEMORIA! questa e'la verita'!!e cmq ritorniamo sempre allo stesso punto, si parla senza conoscere i fatti e chi guarda queste boiate non avra'mai chiara la situazione ,purtroppo!chi va allo stadio domenica tifasse anche x me!!
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