Una premessa mi sembra necessaria. Il rigore non dato a Marchionni sullo 0-0, ha segnato il destino del match. Adesso le moviole ci diranno dove si trovavano Rizzoli e i suoi assistenti in quel momento: 6 occhi accecati dalle luci del Meazza.
Questo preambolo tanto semplice, quanto esplicativo, è stato fatto proprio da Pietro Vierchowod ieri sera in Tv, davanti a un Mazzola imbarazzato e silente al pari degli altri in studio.
Voglio soffermarmi ora sulla ns. difesa, ieri in confusione, soprattutto in occasione del gol dove si è visto di tutto: due contemporaneamente su Adriano, mentre dall'altra parte Muntari, in posizione regolare, era libero di prendere la mira e far gol, con un Manninger frastornato che chiede l'intervento dell'arbitro e degli assistenti ancor prima di abbozzare la parata.
Su Legrottaglie, spesso in affanno, c'erano state le avvisaglie del suo non buon momento, nella partita Grecia-Italia. Secondo me il ragazzo è stanco e stressato più degli altri, perché molto sensibile e ben consapevole del ruolo fondamentale che ricopre in una difesa alta da comandare a bacchetta.
Ed ora parlatemi pure di Ranieri, di Cobolli, di tattica, di cambi, di Tiago out precocemente e mettiamoci pure la legge dei grandi numeri (una serie di eventi favorevoli non può essere infinita).
Ad un giornalista che nei giorni scorsi gli ricordava le sette vittorie consecutive della Juventus, rispondeva sornione Mou che è meglio affrontare una grande appagata (inconsciamente appagata),
piuttosto che una squadra rabbiosamente alla ricerca del riscatto, dopo una serie negativa.
Ora aspetto la Juve in finale di C.L. a Roma, ma questo è meglio non dirlo, così come aspetto i cartonati nel ritorno a Torino. FORZA JUVE e nervi saldi.
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