Ci vuole coraggio a dire certe cose da parte di Collina..Mi fa un pò pena e un pò rabbia... giudicate Voi: quando la sfacciataggine non ha confini.
L'appello di Collina:" Che sia il campionato del rispetto"
Pierluigi Collina è già in clima campionato al termine dello stage di Sportilia «con arbitri e assistenti nei quali ho fiducia assoluta, dal punto di vista morale, tecnico e fisico: se anche avessi un minimo dubbio su qualcuno, non sarebbe qui».
Quale messaggio lancia a giocatori, tecnici, presidenti, pubblico, stampa?
«Uno solo per tutti: che sia il campionato del rispetto. Come l'Europeo che è stato bellissimo. Platini, il presidente della commissione arbitri Villar, noi componenti abbiamo fatto il giro dei ritiri delle nazionali chiedendo proprio il rispetto. E in campo si sono visti soltanto due falli gravi, pochissime simulazioni, nessuna protesta plateale, nessuna caccia all'arbitro in campo e sui media, correttezza sugli spalti. Tutti uniti per uno spettacolo comune. Può succedere anche in Italia, gli arbitri hanno il permesso di andare dalle squadre delle loro città a spiegare regole e interpretazioni, a creare quel clima di rispetto. Per questo la visita e l'affetto di Matarrese si hanno fatto molto piacere».
In Italia è un traguardo più difficile?
«No, a patto che non si insista sulla vivisezione dell'arbitraggio con un metro assolutamente diseguale. Telecamere in aria e sotto l'erba o a filo palo possono spettacolarizzare l'evento, ma se servono per fare da talpa per gli errori degli arbitri non fanno il bene del calcio e — mi permetto — dell'informazione corretta ». Il pubblico. In caso di gravi insulti razzisti e violenti l'arbitro interromperà la partita?
«Questa decisione spetta a chi dirige l'ordine pubblico, ma l'arbitro e gli assistenti vedono e sentono. E sono favorevoli a non proseguire se non c'è il clima di sport. Anche io già da arbitro qualcosa del genere ho fatto».
Sono arbitri diversi da quelli della sua generazione?
«Più preparati fisicamente e vi mostro i risultati della capacità aerobica e dei test di velocità e resistenza: solo leggermente inferiori a quelli dei calciatori, eccellenti nel panorama mondiale. Perché per il mondo siamo un esempio e non a caso Rosetti, Griselli e Calcagno hanno fischiato apertura e finale dell'Europeo. Sono anche più preparati nello studio di partite, squadre e giocatori. Da quest'anno avranno tutti un software con cui vedere un'azione da ogni tipo di angolazione, per scoprire la posizione migliore in ogni situazione e valutare nella maniera migliore. Speriamo si possano vedere anche le dirette di tutta la B. Non possiamo correre come il pallone e non abbiamo gli occhi di 20 telecamere, ma sappiamo prevedere lo sviluppo di un'azione e quindi prepararci a ogni evenienza. Guardate, questi arbitri sono davvero bravi. Cerchiamo tutti di aiutarli, di creare un clima di simpatia. Non ve ne pentirete». E gli arbitri dove possono migliorare?
«Nella cura dei particolari. Abbiamo confezionato persino auricolari sul calco dell'orecchio per tenere più saldo il microfono e fatto i test con la saliva per valutare lo stress. Gli arbitri devono sforzarsi a studiare calcio e a migliorare la comunicazione con giocatori e allenatori: atteggiamenti, postura, gesti, evitare di stare troppo vicini nello spiegare una situazione o un'ammonizione per non generare equivoci da viso contro viso. Le grandi aziende investono milioni per qualificare i manager nel rapporto col prossimo...».
Il designatore Pierluigi Collina, 48 anni, mentre chiude lo stage di Sportilia dando le linee della stagione |