, credette di vincere, anche se chi guardava vide che mai prima quei giochi erano stati così truccati.. Vinse, ma non sapendo vincere continuò a lamentarsi.. E poi, per tanti e tanti anni, continuò e continuerà a perdere,ed a lamentarsi… Perchè per vincere.. bisogna saper vincere !

(passaporti,bilanci, plusvalenze..). Degli amichetti, compagni di gioco, ma più ancora di affari, messi dal nonno in un altro recinto dorato, lo aiutarono accettando, o suggerendo, le nuove regole, in cambio di giochi diversi ai quali erano interessati e cedendogli,a prezzo di saldo, i giocattoli che il piccolo re, credeva i migliori. Fu così che lui, adulato da piccoli sudditi che amavano nutrirsi dell’erba che cresceva in quel bel prato verde, che ormai era sfiorito,

Per via delle maglie arrivate dall'inghilterra cucite male che formavano una gobba e non era rimediabile. da qui è nato il soprannome di GOBBI.

Ma continuava a perdere, e a lamentarsi… Perdeva tanto che ad una parte dei sudditi divenne persino simpatico per la tenerezza che ispirava. Poi qualche consigliere, gli suggerì come avrebbe potuto fare a vincere : comprare un consigliere anziano che decise che i più bravi fossero estromessi dal gioco, usare tronchetti-spia che intercettavano tutti, ma solo “gli altri”, cambiare le regole durante il gioco, e fare un bel condono per i falsi commessi, passati, presenti e futuri

Dei miei complimenti non ne hai bisogno; sai già come la penso. Grande Roccone: stesse parole stesso cuore.