Mancini era andato all’appuntamento con il presidente sperando ancora di poter dire qualcosa e magari di parlare del mercato e invece piu' o meno è andata così. Tempo della chiacchierata non più di quattordici minuti.
Moratti: Buon giorno Roberto, come va?
Mancini: Bene, grazie.
Moratti: La famiglia?
Mancini: Bene, grazie.
Moratti: Roberto, devo darti una brutta notizia.
Mancini: Immaginavo.
Moratti: Devo mandarti via.
Mancini: No, vuole mandarmi via. È diverso.
Moratti: No, non dire così. Sai, la squadra, lo spogliatoio, ho parlato, qualcosa non va. Meglio cambiare.
Mancini: Non dica queste cose. Lei Mourinho l’aveva già preso a gennaio.
Moratti: Ma no, non è come pensi tu.
Mancini: Nooo! Sono sei mesi che racconta storie. Io sono stato corretto e non ho mai raccontato storie. E questa è una decisione che non capisco.
Moratti: Cosa dici, non fare così, ascolta!
Mancini: Ascoltare cosa? Lei, questo scudetto del centenario, non se l’è goduto nemmeno un secondo.
Moratti: Cosa c’entra. Ora calmati e parliamo con tranquillità.
Mancini: Visto che mi manda via, posso anche non ascoltare. Non ne ho voglia, ora.
Moratti: Non lasciamoci così, cerchiamo di parlare almeno della questione economica... della tua buonuscita.
Mancini: Nessuna buonuscita, mi deve quattro anni di contratto. Non le sconto nemmeno un euro. Ma di questi problemi parleranno gli avvocati. E con questo la saluto. |