Come promesso, ieri ero alla Fiera del Libro e ho assistito a una conferenza di presentazione dell’ultimo libro di Mughini sulla Juve. Erano presenti lo stesso Mughini, il presidente (???) Cobollo Gigli e due politici dello Juventus Club Montecitorio, Nerio Nesi e Giovanni De Luna. Il pubblico era composto da una sessantina di persone. Tutti gli interventi sono inevitabilmente stati caratterizzati da un unico argomento: Farsopoli. Mughini, davvero scatenato, ha lodato Moggi e ha attaccato l’Inter, Moratti, i giornalisti servi del potere, La Gazzetta dello Sport e il quotidiano torinese La Stampa (eravamo al Lingotto!). I due politici (ma forse dopo le ultime elezioni non sono più stati eletti in Parlamento) hanno strappato l’applauso del pubblico con slogan e discorsi assurdi come “Abbiamo pagato, abbiamo imparato cosa vuol dire non vincere sempre e giocare a Rimini e a Crotone, ma ora guardiamo avanti”. Il signor Cobollo ha parlato come se lui non fosso uno dei principali colpevoli della nostra retrocessione in B: ha detto che non sa perché ci abbiano condannati e ha detto che se i nostri giocatori non fossero stati “rivalutati” con la vittoria dell’Italia ai Mondiali saremmo finiti in una serie più bassa della B! Poi ha detto che il passato non va dimenticato, ma che bisogna guardare avanti. Il pubblico, invece di fischiarlo per quanto è ridicolo, lo ha pure applaudito! Alla fine degli interventi è stato consentito fare domande e io ho alzato la mano, mi hanno portato il microfono e ho detto: “Il presidente Cobolli Gigli e i due politici presenti con le loro belle parole sono riusciti a prendersi un applauso, ma io vorrei chieder loro una cosa. Presidente, ci può spiegare una volta per tutte perché nell’estate del 2006 non siete andati fino in fondo con il ricorso al Tar? Lei dice che non bisogna scordare il passato, ma allora perché dopo la campagna mediatica anti-Juve della Gazzetta dello Sport durante Calciopoli, quest’anno la società da lei presieduta ha fatto un accordo commerciale con la Gazzetta e la domenica sui seggiolini dello stadio si trova quel giornale con tutte le porcherie che scrive? E ai politici vorrei chiedere: pensate di aver fatto tutto quel che si poteva fare in sede politica durante Calciopoli, almeno alla pari delle pressioni fatte dai politici anti-juventini?”. Gelo in sala. I politici mi hanno guardato come dire “Ma cosa vuole questo ragazzino?”, mentre Cobollo ha preso la parola e guardandomi in faccia con un’espressione molto seccata e il viso paonazzo mi ha detto: “Il perché non abbiamo fatto ricorso al Tar lo spiega bene il libro di Mughini, se lo legga! Io resto convinto di aver fatto una scelta giusta perché potevamo fare quelli che ce l’hanno lungo e duro, ma sono convinto che non sarebbe stata la cosa migliore. Io resto della mia idea, lei della sua. Quando la dirigenza non avrà più fiducia di me mi manderà via e lei sarà contento! Ma le dico: basta guardare al passato! Guardiamo avanti, pensiamo al futuro della Juve e a vincere la Champions!” Ma che risposta è? E i tifosi pecoroni presenti lo hanno pure applaudito! Sulla Gazzetta dello Sport non ha risposto e i politici non mi hanno degnato neanche di due parole. Davvero penosi! Non avevo più il microfono e non ho più potuto ribattere nulla.
Scusate se ho monopolizzato il Muro, ma ci tenevo a raccontarvi quel che è successo (riportato, a grandi linee, anche a pagina 7 di Tuttosport di oggi). Concludo riferendo che Cobollo, a fine incontro, ha anche detto che la Juve vuole contenere le spese e non svenarsi sul mercato. Ha detto che i suoi modelli sono l’Atalanta e il Chievo! Se quelli sono i modelli, scordiamoci scudetto e Champions e prepariamoci a navigare per sempre a metà classifica o magari più giù.
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