Ma anche loro volevano i nostri scudetti,per il ristorante.Comunque,anche l'altra sera il pacchetto era in viaggio.Va che se all'84°non veniva fuori quel tiro bislacco da fuori area,adesso eravamo qui a raccontare cose diverse.Era tutto pronto e certe dichiarazioni la dicono lunga:"dobbiamo aver paziena"-"dobbiamo lasciarli sfogare".Da qualche minuto si stavano riavvicinando alla porta,la punizione dal limite e il rigoretto(d'orecchia)erano nell'aria con tanto di vittoria(un tiro) meritata.

La situazione è questa al di fuori di qualche decina di persone in tribuna che ieri ha tentato di farsi sentire nei confronti degli impiegati liquidatori messi li apposta.

X LUISITOMONTI ZU ZEBINA CONCORDOPIENAMENTE

...rompo il silenzio che mi sono imposto solo con poche righe...sto ascoltando...e mi sorgono tantissime domande...e credetemi i fratelli gaudi,roccone,mino, sono esattamente come me...DISORIENTATI...nn aggiungo altro... Ps:moderatore nn capisco il tuo intervento...mi fa pensare e nn poco,spero solo di nn essere censurato.Saluto Aiace e Andrea J102455BS ho voluto rompere il silenzio solo per dire che noi il muro continuiamo a leggerlo,ma siamo veramente sempre piu DISORIENTATI,per nn dire altro

Qualche esempio. Molte squadre di serie A si sono affidate a Media partners per la gestione dei diritti sulle cosiddette piattaforme alternative, da Internet ai telefonini. Risale invece al 1998 il primo contratto con la Federcalcio, per gli sponsor della Nazionale. E gli accordi per trasmettere le partite italiane in Asia e Giappone? Anche questi venduti con l'intermediazione di un'agenzia collegata a Media partners. Tra tanti legami importanti ce n'è almeno uno che può risultare decisivo adesso che il gioco si fa davvero duro, ora che in palio c'è l'intero campionato. L'aggancio giusto è quello con il milanista Adriano Galliani, l'ex capo della Lega, ora vicepresidente vicario, che anche in virtù della sua grande esperienza televisiva tra Fininvest e Mediaset, tiene ben salde in mano le redini della trattativa per l'advisor sui diritti tv. In effetti, a ben guardare, si scopre che gli uomini targati Infront non sono proprio degli sconosciuti in casa rossonera. Marco Bogarelli, socio fondatore di Media partners e ora presidente di Infront Italia, siede nel consiglio di amministrazione di Milan channel srl, la società che gestisce l'omonimo canale satellitare dedicato alla squadra del mister Carlo Ancelotti. Non è una sorpresa se si pensa che a suo tempo il gruppo Media partners collaborò al lancio della tv milanista che adesso va in onda su Sky. Andrea Locatelli, il vice di Bogarelli, ha invece cominciato la sua carriera da manager lavorando per otto anni alla Fininvest proprio nel campo degli eventi sportivi. Basteranno queste referenze per spianare la strada a Infront nella gara sui diritti televisivi? I concorrenti del gruppo svizzero temono di sì. Matarrese e i suoi colleghi garantiscono che la procedura rispetterà tutti i criteri di trasparenza previsti dalla legge. Intanto, dopo una prima tornata di incontri informali, entro metà marzo la Lega fisserà i requisiti delle offerte. Ovvero, in parole povere, l'introito minimo che ciascun concorrente dovrà essere in grado di garantire dalla vendita dei diritti sul campionato. Chi non ci riesce è fuori.