Si dice che il neo direttore di tuttosport,mandato dal trio della garzetta rosa a normalizzare il popolo juventino,abbia fatto breccia presso l'editore perchè,come un cane che porta il giornale al suo padrone,ha portato fra i denti degli sponsor a propro sostegno,con l'itento di normalizzare e acquisire alle proprie ragioni Moggiopilane la parte morbita e imbelle del popolo bianconero.Ma le vendite gli stanno dando torto,sono alla canna del gas. Continua il boicottaggio dei veri juventini.

Altro che puzza...Questo è un fetido odore marcio alla Rossi.La motivazione della sentenza,così come emessa,sembra uscire dalle carte del difensore dei Marciratti.Sembra quasi un avvertimento di stampo mafioso ai Palazzi.Chi tocca i potenti benzinai muore.Altro che Giustizia uguale per tutti,ma Giustizia + uguale per altri.In Francia ci volle la rivoluzione per ghigliottinare i padroni della plebe.Quanto bisognerà aspettare per liberarsi dal giogo dei potenti e furbi benzinai ambrosiani?VEROGNA

…[->] famiglia Berlusconi (nella persona di Paolo), proprietaria de Il Giornale, quotidiano che lo stesso Montanelli aveva fondato. La Voce ebbe vita brevissima. Solo recentemente si è visto il tramonto di Riccardo Luna che, sgradito alla famiglia Sensi e ai capi-tifoseria, ha abbandonato la direzione del Romanista, rimasto a secco di inserzioni (inclusa Wind, sponsor della AS Roma). E se l'editore di Tuttosport fosse stato spinto a un "doloroso sacrificio" per sopravvivenza? Chi ne sa di più?…

Resta un'ultima domanda, per ora irrisolta. La Nuova Editoriale Sportiva Srl, una casa editrice relativamente piccola, ha deciso scientemente di sacrificare il suo storico prodotto, Tuttosport, per mera avidità o per garantirsi la sopravvivenza? Abbiamo già assistito alla scomparsa di testate scomode a qualche potente, cui veniva chiuso il rubinetto della pubblicità. Basti ricordare La Voce, il quotidiano che Indro Montanelli fondò e tentò di dirigere dopo essere stato "sfrattato" dalla [->]…

…[->] dell'informazione italiana, omologata ai desideri dei POTERI FORTI e sovvenzionata con i SOLDI non dei lettori che acquistano i giornali, ma DEI CONTRIBUENTI. Tutti. Non stupisca se organizzazioni indipendenti di monitoraggio classificano la nostra libertà di stampa a livelli da terzo mondo. Non si creda che il problema sia SOLO nel conflitto d'interessi di Berlusconi (che pure c'è, è evidente): un intero apparato economico-finanziario perverso esprime una classe politica ad esso conforme.