CITTA’ DEL VATICANO - Edio Costantini (nella foto), Presidente del Centro Sportivo Italiano, associazione ecclesiale affiliata al Coni e riconosciuta dalla Conferenza Episcopale, e organizzatore della Clericus Cup, la competizione sportiva patrocinata dal Vaticano, parla a 360 gradi dei mali del calcio.
Presidente, perché secondo Lei il calcio italiano vive questa forte fase di turbolenza?
"Intorno al mondo del football girano ormai troppi soldi, potere, gossip. In più bisogna prendere atto che l'attuale classe dirigente è vecchia e composta da troppi potentati. Dunque, o si ha il coraggio di ritornare a quel calcio profumato di una volta, ma credo sia impossibile, o si guarda al nuovo. Sicuramente, il Presidente della Figc, Abete, ottima persona, non è in grado da solo di risolvere tutti i mali dell’ambiente. E lo stesso Presidente della Lega, Antonio Matarrese, fa parte della nomenklatura ed è un volto del passato".
Oggi si protesta in particolare per le sviste arbitrali.
"E' la dimostrazione che il calcio è irrequieto. Pensavamo, sbagliando, che tutto fosse stato risolto, e invece no".
Il capitano della Roma, Francesco Totti, ha parlato di aiutini in favore dell'Inter…
"Guardi, io non lo so. Non ho prove per dire che questi ‘aiutini’ ci sono stati. Ma nel caso si abbiano gli elementi per dimostrarlo, intervengano energicamente la giustizia sportiva e quella ordinaria. Anche perché, in effetti, la serie di errori a favore dell'Inter mi sembra più che singolare".
Verrebbe da dire: altro che ‘Calciopoli’…
"In effetti la situazione sembra peggiorata: si dovrebbe avere il coraggio di voltare pagina una volta per tutte".
A proposito di ‘Calciopoli’: non Le sembra che abbiano fatto di Luciano Moggi un capro espiatorio?
“Non conosco Moggi personalmente, ma è evidente che sta pagando per tutti, anche per colpe tutte da provare. I veri poteri, quelli forti, e i dirigenti del calcio a livello superiore, intanto, sono stati appena sfiorati: bisognerebbe indagare in questa direzione. E poi, sinceramente, non mi è parso cristiano fare di Moggi il capro espiatorio. Ritengo, anzi, giusto e doveroso dare a questo signore la possibilità di ricominciare: non sarebbe cristiano continuare a demonizzarlo".
Bella constatazione, soprattutto perchè viene dal Presidente del Csi…
"Dico solo quello che penso: giudico Moggi, che è stato ingiustamente linciato, come l'unico che ha pagato di tasca propria. La classe dirigente del calcio italiano dovrebbe saper fare pulizia prima di tutto al suo interno, ma, purtroppo, ci troviamo davanti ad un muro di gomma”.
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