come cambia il codice di giustizia
La procura di Napoli
Settimana importante, quella che viene per il mondo del calcio. Cambia la giustizia sportiva, radicalmente. Previsto per la prima volta il patteggiamento, via libera ai pentiti e ai collaboratori di giustizia anche nel mondo del pallone. E' stato creato il Csm dello sport: cinque saggi, di altissimo livello. Lo presiede De Lise, presidente anche del Tar del Lazio. Uno dei membri è Borrelli. L'Ufficio Indagini e la Procura federale saranno unificati in una sola struttura, investigativa e inquirente, la Superprocura del calcio. Favorito per dirigerla (con cinque vice) è l'attuale procuratore federale Stefano Palazzi (vedi Spy Calcio del 24 giugno): ha ricevuto l'investitura da Borrelli, con un abbraccio davanti alla Figc nei giorni scorsi. I "saggi" si riuniranno per la prima volta martedì 3 luglio nel pomeriggio. E sono pronti a prendere in considerazione anche altre eventuali candidature. Palazzi, comunque, resta in pole position.
Il magistrato di Napoli ha dimostrato polso, serietà e competenza: durissime le sue richieste di condanna al processo di Calciopoli, poi, chissà perché, ha rallentato un po' il passo. E molti fascicoli sono rimasti nei cassetti. Ora Palazzi li ritirerà fuori, almeno si spera. Cambierà tutto, nella giustizia sportiva. Intanto viene introdotto il concetto di associazione per delinquere, che prima non c'era (come si è visto chiaramente nei processi, sportivi ovviamente, per Calciopoli). Poi, come per la mafia, ci sarà il pentito. Il pentito di calcio. Figura inedita. Chi si pente, chi collabora con la giustizia avrà sconti di pena. Due gli articoli del nuovo codice (si trova integralmente su www.figc.it) che introducono queste novità. L'articolo 23 e il 24. Il 23 (applicazione di sanzioni su richiesta delle parti) spiega che esiste la possibilità di "accordarsi con la procura federale, prima che termini la fase dibattimentale di primo grado, per chiedere all'organo giudicante l'applicazione di una sanzione ridotta, indicandone le specie e la misura. L'organo giudicante, se ritiene corretta la qualificazione dei fatti formulata dalle parti e congrua la sanzione indicata, ne dispone l'applicazione con ordinanza non impugnabile, che chiude il procedimento". Questo però è possibile solo in caso di non recidiva. Articolo 24 (collaborazione degli incolpati): "In caso di ammissione di responsabilità e di collaborazione fattiva da parte dei soggetti sottoposti a procedimento disciplinare per la scoperta o l'accertamento di violazioni regolamentari, gli organi giudicanti possono ridurre, su proposta della procura federale, le sanzioni previste dalla normativa federale ovvero commutarle in prescrizioni alternative o determinarle in via equitativa. In tal caso, la riduzione può essere estesa anche alle società che rispondono a titolo di responsabilità diretta od oggettiva". I primi pentiti, o collaboratori, potrebbero essere l'attaccante del Palermo, David Di Michele, deferito perché aveva scommesso, oppure qualche arbitro perché, fra breve, dovrebbero andare sotto processo Paparesta, Pieri e Bertini. Che avevano, secondo l'accusa, le famose schede segrete di Moggi. Chi si pentirà per primo?
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