IL CASO ARBITRI Per evitare polemiche, l’ingaggio sarà garantito da un budget che la Federazione metterà a disposizione dell’Aia
Collina, designatore da 500mila euro
di Antonio Maglie
ROMA - Quattrocentottantamila euro: questo è il «conto» che l’Associazione Italiana Arbitri presieduta da Cesare Gussoni dovrà pagare per «convincere» Pierluigi Collina ad accettare la bollente poltrona di Designatore. Ieri Gussoni ha presentato il salato conto ai colleghi del comitato di presidenza della Figc come un «inevitabile sacrificio » perché, a parere del presidente degli arbitri italiani,
«Collina è l’unico in grado di poter svolgere quel ruolo» . Una tesi che ha fatto sobbalzare sulla sedia Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti e vice- presidente federale:
«All’Aia aderiscono trentatremila arbitri: sostenere una tesi del genere equivale a dichiarare il fallimento dell’organizzazione » . Ma Gussoni andrà avanti, con la benedizione del presidente federale, Giancarlo Abete, e, soprattutto, di Antonio Matarrese capo dei professionisti:
«Non abbiamo alcuna competenza ma è chiaro che anche noi vogliamo un uomo che garantisca i nostri campionati » . Dunque, lunga vita a Collina, il Migliore, pagabile a vista come gli assegni circolari.
Ora Gussoni incontrerà di nuovo il «designatore-designato » anche perché è stata messa a punto una soluzione che placherà tutte le anime inquiete. In sostanza, la Federazione metterà a disposizione dell’Aia (che gode di autonomia finanziaria) un budget (quello complessivo federale sarà di 170 milioni di euro) e questo budget alimenterà lo stipendio del nuovo designatore che sarà pari alla somma di quelli percepiti da Bergamo e Pairetto e quattro volte superiore a quello riconosciuto a Mattei. Come si dice: occhio non vede cuore non duole. Renzo Ulivieri che nella riunione di ieri ha vivacemente protestato per le cifre prospettate, dovrà farsene una ragione: paga l’Aia mica la Figc. E anche la Lega Dilettanti dovrà stemperare le sue resistenze perché su quel che l’Aia decide nella sua totale autonomia nessuno può mettere bocca.
Matarrese e Galliani di fatto hanno dato il via libera al progetto. Gussoni vuole forzare i tempi. Incontrerà di nuovo nei prossimi giorni Collina poi non è da escludere la convocazione la prossima settimana di un nuovo comitato di presidenza per dare al presidente dell’Aia il via libera definitivo. Certo, non si parla di bruscolini ma il capo degli arbitri garantisce che questa è l’unica soluzione possibile e praticabile. Abete ai membri del comitato ha chiesto di sostenere la nostra Under 21 che, dopo aver fallito l’obiettivo dell’Europeo, deve provare almeno a «salvare la faccia» (commento di Matarrese) conquistando un biglietto aereo per le Olimpiadi di Pechino,
«così sarà felice Petrucci » (altra sottolineatura di Matarrese).
Ma la delicatezza dell’appuntamento agonistico non ha avuto ricadute sul calendario federale. Il Cf, infatti, si svolgerà regolarmente giovedì mattina (praticamente all’alba) per discutere di giustizia sportiva, regolamento dell’Aia e della lettera di intenti con la Dilettanti per quanto riguarda i settori giovanili. Non c’è traccia nell’ordine del giorno delle date dei campionati: se ne parlerà ma senza voti finali. La delibera, infatti, verrà adottata in un prossimo Consiglio Federale (si svolgerà prevedibilmente prima della metà di luglio) ma ormai si marcia verso un calcio d’avvio da mettere in programma per il prossimo 26 agosto (anticipi il 25).
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