Alla situazione attuale dei fatti, quello che viene definito "canone di abbonamento" in realtà NON è un canone di abbonamento bensì una TASSA!
La legge (un Regio Decreto Legge del 1938) parla chiaro così come il sito della RAI, che recita :
"Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge R.D.L.21/02/1938 n.246 pagare il canone di abbonamento TV. Trattandosi di un'imposta sul possesso o sulla detenzione dell'apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive."
Non è finita qui. Ad eliminare ogni dubbio ci pensa la disciplina relativa alla disdetta :
" La disdetta dell’abbonamento, si realizza esclusivamente al verificarsi dei seguenti eventi:
L’abbonato cede tutti gli apparecchi in suo possesso dando esatta comunicazione delle generalita’ e indirizzo del nuovo possessore.
L’abbonato comunica di non essere piu’ in possesso di alcun apparecchio fornendone adeguata comunicazione (ad es. per furto o incendio)."
Ora viene il bello. Se l'abbonato dà disdetta dell'abbonamento pur avendo in possesso un televisore non potrà utilizzarlo.
Insomma se non paghi il "canone" RAI non solo non ti è consentito di guardare la TV di Stato ma non puoi guardarTi nemmeno le repliche di Colpo Grosso a notte fonda.
Il Tuo televisore sarà, infatti, SUGGELLATO e il suggellamento devi pure pagartelo Tu.
Leggete :
"Nel caso che gli abbonati intendano rinunciare all’abbonamento senza cedere ad altri i loro apparecchi, devono presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi. (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246) ... [omissis] ... Contemporaneamente all’invio della disdetta gli abbonati devono versare all’Agenzia delle Entrate - S.A.T. Sportello Abbonamenti TV - Ufficio Torino 1 - c.p. 22 – 10121 Torino Vaglia e Risparmi, indicando nella causale il numero dell’abbonamento, l’importo di € 5,16 per ogni apparecchio da suggellare. (art. 10 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)
Il suggellamento consiste nel rendere inutilizzabili, generalmente mediante chiusura in appositi involucri, tutti gli apparecchi posseduti dal titolare dell’abbonamento e dagli appartenenti al suo nucleo familiare presso qualsiasi luogo di loro residenza o dimora. (art. 10 e 12 R.D.L. 21.2.1938 n. 246)"
Se tutto questo poteva essere concepibile nel lontano 1938 (parliamo addirittura di un decreto REGIO) adesso è a dir poco inaccettabile.
Non è accettabile che un cittadino debba essere messo nella condizione di pagare in modo sostanzialmente coercitivo una tassa per una tv che non è in grado di garantirgli ciò per cui paga : il servizio pubblico.
E’ accettabile che un telespettatore pagante, per potersi gustare sport minori, cinema d’autore o il suo telefilm preferito debba ripiegare sul satellite?
In realtà ognuno di noi dovrebbe avere la libertà di decidere se avvalersi o meno di di questo servizio ma a meno che questo blog non si faccia portavoce di una petizione e la petizione sia destinataria di un miracolo, il risultato è difficilmente raggiungibile. Sappiamo tutti come funziona l'Italia.
Ci si riempie tanto la bocca di democrazia ma il vero potere sta da tutt'altra parte!
A questo punto sarebbe quanto meno giusto e auspicabile chiamare quello che e' "volgarmente" detto "Canone di Abbonamento" col termine corretto : IMPOSTA!
Non per altro ma per una questione di chiarezza e di onestà intellettuale. Dal momento che il cittadino è obbligato al pagamento di questa tassa, che gli si faccia comprendere cosa stia a significare il pagamento di quella somma di denaro che ogni anno deve essere sborsata.
Che ne pensate di TASSA SULLA TELEVISIONE?
Se questa modifica non fosse fatta dovrebbe esser garantita a tutti la libertà di non ABBONARSI a qualcosa che non si gradisce. E conseguentemente non si pretenda di suggellare il televisore del non abbonato ma si provveda ad oscurare le 3 reti che non interessano.
E' chiedere troppo?
CURIOSITA'
La TASSA SULLA TELEVISIONE nel 1938 (anno in cui fu emanato il decreto regio che disciplina ancora oggi il pagamento dell'imposta) ammontava a 81 LIRE.
Oggi, dopo l'aumento stabilito dall'attuale governo, si è passati da 99,60 a 104 Euro!
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