Sorteggiopoli: truccata è la realtàUno dei capi d’imputazione di calciopoli è quello relativo ai sorteggi truccati. Ne abbiamo parlato diverse volte, ora voglio semplicemente elencare tutti quei riscontri che smentiscono quella che non può più definirsi nemmeno "ipotesi".
Il 29/09/2007, a pag. 51 de “LA NAZIONE” viene pubblicato questo articolo che riporto interamente:
“Il sorteggio arbitrale non era truccato”, lo sostiene una sentenza della
Corte d’Appello del Tribunale di Roma alla quale si era rivolto il giornalista Gianfranco Teotino, querelato dagli allora designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. Teotino è stato condannato al pagamento di mille euro di multa più le spese processuali. I designatori si sentirono diffamati da due articoli apparsi sul settimanale Rigore e sul quotidiano La Stampa nei quali Teotino sollevava dubbi sulla designazione dell’arbitro Borriello per Roma-Juve sostenendo che il sorteggio arbitrale non era regolare. Il tribunale lo ha smentito dando ragione in primo grado e adesso anche in appello a Bergamo e Pairetto.
La vicenda potrebbe essere una delle tante “querelle” giudiziarie che non finiscono in cronaca, ma in questo caso assume una valenza diversa e ben più importante. Infatti, una delle colonne portanti dell’accusa nell’inchiesta napoletana su Calciopoli riguarda proprio il sorteggio. Secondo i giudici napoletani il sorteggio era irregolare, Bergamo e Pairetto ne erano gli organizzatori per conto della “famosa” cupola e per questo dovrebbero essere processati. La sentenza di ieri, come già accadde a Torino con un pronunciamento analogo del giudice Maddalena, smonta questo teorema e potrebbe essere destinata a incidere anche sul processo napoletano. Perlomeno sarebbe curioso se il sorteggio fosse regolare per i giudici romani e truccato per quelli napoletani. Vedremo. Comunque questa sentenza è un’arma in più in mano alla difesa che cercherà di demolire l’impianto di accusa di Calciopoli. Il processo a Napoli dovrebbe tenersi nella prossima primavera.
Il Notaio Ioli , dichiarazioni rese quale teste al Tribunale di Napoli.
Matteo Bonatti avvocato: «Lei ha mai avuto sospetti di irregolarità?».
Notaio Ioli:
«NO! Se li avessi avuti interrompevo l'estrazione».Presidente Dott.ssa Teresa Casoria : «Si ma è nel momento estrattivo che si verifica il disguido».
Notaio Ioli:
«No, ma scusi se si verifica l'inconveniente, questo viene risolto, io non do atto ... ».Presidente Dott.ssa Teresa Casoria: «Iil P.M. voleva sapere perchè lei non lo ha messo nel verbale?».
Notaio Iolio: «Io dò contezza di quello che succede, se per esempio si ingrippa la macchina, non è che scrivo si è incastrata e poi la hanno scastrata. Quindi lo stesso discorso vale per la pallina,
se si apre e poi viene richiusa e rimescolata ..... se avessi visto che la pallina si apriva e non veniva rimescolata mi sarei fermato, avrei interrotto la verbalizzazione e avremmo fatto in maniera diversa»Notaio Ioli:
«Prima dell'estrazione. Tenete presente poi che il biglietto all'interno della pallina non era aperto, era piegato per cui io stesso non vedevo il nome che c'era dentro. Ecco perchè non ho mai pensato assolutamente ... ».Presidente Dott.ssa Teresa Casoria : «Non ha mai avuto sentore di anomalie».
Notaio Ioli:
«Assolutamente No!». Tommaso Tavassi, notaio, riporto le dichiarazioni rese quale teste al Tribunale di Napoli.
Morescanti: «In tutte le occasioni in cui lei ha partecipato al sorteggio, è stata sempre rispettata la priorità, ovvero prima Pairetto che estraeva la sfera.. ».
Tavassi: «Sempre, prima la partita poi l’arbitro».
Morescanti: «Erano pubblici i sorteggi?».
Tavassi: «Certo, c’erano sempre direi 20-30 persone..penso giornalisti».
Morescanti: «Secondo la sua esperienza,una domanda un po’ più diretta, secondo lei per poter manomettere questo sorteggio, era possibile truccare questo sorteggio, in base a quello che lei ha visto, in base alla sua esperienza ed in base alle modalità con cui venivano sorteggiati gli arbitri e le partite?».
Tavassi: «Dire di no».
Antonello Capone, dichiarazioni rese quale teste al tribunale di Napoli.
Morescanti: «E’ mai successo che il Dr. Bergamo o il Dr Pairetto vi abbiano in qualche modo indicato quale sfera aprire, una piuttosto di un’altra? ».
Capone: «No, assolutamente non l’avremmo mai accettato e sarebbe stato lo scoop del secolo se ce lo avrebbero chiesto! ».
Simone Nozzoli, dichiarazioni rese quale teste al processo di Napoli.
Nessuna anomalia, non c'era modo di riconoscere le sfere, il giornalista estraeva le solo dopo il designatore e nessuno lo aveva condizionato
Riccardo Bianchi, dichiarazioni rese quale teste al processo di Napoli.
Morescanti: «Lei , avendo partecipato attivamente al sorteggio , ha quindi estratto lei le sfere..dall’urna, giusto no? può spiegare se lei nell’estrarre le sfere ha notato qualcosa di anomalo..hanno notato se queste sfere erano una più pesante, più leggere, più calda, più fredda? ».
Bianchi: «Non ho notato niente di particolare, erano sfere di ferro molto vecchie, magari non erano tutte completamente gialle, ma è chiaro che se nessuno ti dice niente tu peschi non sai assolutamente cosa c’è dentro, per cui».
Bonatti: «Qualcuno le suggerì di prestar fede o muovere la sua mano a seconda di colpi di tasse piuttosto rumori particolari? ».
Bianchi: «No assolutamente».
Bonatti: «Pairetto e Bergamo, la orientarono nelle sue scelte? ».
Bianchi: «No assolutamente, anche perché, se fosse stato così probabilmente avrei fatto lo scoop della mia vita, avrei fatto “mi hanno pilotato nel sorteggio” e sarei diventato forse il giornalista più famoso.. ».
Bonatti: «Lei ritiene che questo sorteggio fosse equo?».
Bianchi: «Si si regolarissimo; quando è uscita tutta la questione, calciopoli, mi sono interrogato per vedere se c’era qualche ombra, ma posso assicurare che non c’erano ombre».
Bonatti: «Si è risposto negativamente».
A. Valentini, dichiarazioni rese quale teste al processi di Napoli.
Capuano: «Ha mai notato se nel trasferire le sfere dalla busta all’urna si aprivano?».
Valentini: «No.. questo non l’ho mai notato, qualche difficoltà c’è stata qualche volta nell’aprire la pallina, perché erano di plastica..tante a volte avevano bisogno di essere aiutate, ma che si siano aperte mai.. ».
Capuano: «Mai..».
Valentini: «No, che io ricordo mai».
F. Bianchi, dichiarazioni rese quale teste al processi di Napoli.
Bianchi: «Nel sorteggio a cui ho partecipato non c’è stata assolutamente nessun tipo anomalia, ripeto, la procedura era estremamente breve, nel senso che mettevi la mano dentro l’urla non avevi, la possibilità di toccare tutte le varie palline, prendevi la prima e la consegnavi al designatore, era un istante, un attimo..non le toccavi le palline».
Prioreschi: «Voglio dire, il sorteggio di Racalbuto è stato casuale perché lei ha pescato la pallina?
Bianchi: «È stato del tutto casuale, tanto che purtroppo io c’ero rimasto…è stato un caso».
Prioreschi: «Volevo dire..mi sento un po’ ridicolo a farle questa domanda..Nessuno le ha detto di pescare Racalbuto?».
Bianchi: «Ovviamente no, sennò lo avrei denunciato o perlomeno lo avrei fatto notare, visto che c’era un notaio che era incaricato del sorteggio.. lo metteva a verbale..è chiaro».
Prioreschi: «Ha notato se queste palline fossero una diversa dall’altra..ci fossero delle diversità delle cose..?».
Bianchi: «Non c’era nessuna diversità, almeno io le ripeto, ho preso la prima pallina che mi è venuta in mano, non c’era nessuna diversità nelle palline, non erano rigate, non erano calde, non era fredde, quindi assolutamente, prendi la prima che ti viene e la consegni al designatore. Poi fui sfortunato, nel senso ché pescai il peggior arbitro che era stato messo in griglia, che poi fu sospeso, fece un disastro in quella partita, tra lui e l’assistente, e fu sospeso 7-8 giornate dagli allora designatore perchè arbitrò male la partita; ma questo è del tutto un caso avvocato, succede anche adesso che l’arbitro..».
Prioreschi: «Ma io sono d’accordo con lei».
Pesciaroli , dichiarazioni rese quale teste al processi di Napoli.
Pesciaroli: «Ai sorteggi a Roma andavo quasi sempre, anche perché erano sulla strada tra casa mia e il giornale. Si svolgevano il venerdì, ci sono andato quasi sempre per diversi anni nel corso dei quali il regolamento dei sorteggi è cambiato varie volte. Per quanto diverso come giornalista (non era un cacciatore di scoop, ndr) ci andavo con la speranza un giorno di poter scappare subito al giornale, “fermi tutti, l'apertura del giornale la voglio io oggi. Sorteggio truccato!” Purtroppo non mi è mai riuscito perché non ho mai avuto gli elementi per fare questo titolo. Oltretutto, aggiungo, nel periodo in cui fu aggiunto un notaio ad assistere al sorteggio, io sono un legalitario per natura e la presenza del notaio mi tranquillizzava da tutti i punti di vista».
Bonatti: «Quindi in entrambe le occasioni, sia a Roma che a Firenze, lei ha mai notato situazioni sospette o irregolari?»
Pesciaroli: «No, perché io stavo alla fine della carriera e chissà che un titolone su un fatto avvenuto “Sorteggio truccato” non me l'avrebbe allungata magari con una collaborazione sotto altra forma. Invece non ho avuto mai o questa bravura o questa fortuna». Avrebbe dovuto lavorare ad un altro giornale sportivo...
Dalle intercettazioni portate alla luce dalla difesa di Moggi, si evincono anche altri aspetti:
L’arbitro Pantana e l’Arezzo. Il 21 novembre 2004 Pantana viene sospeso per un mese a causa di un rigore inesistente concesso nella gara Catanzaro-Arezzo, al suo rientro viene sorteggiato nuovamente per Arezzo-Perugia. C’è un’intercettazione, tra le nuove di recente scoperta, tra Nicchi e Bergamo, che racconta del disappunto di Bergamo nel vedere l’arbitro estratto proprio per questa partita. Nicchi giudica questa designazione "con gli occhi del tifo" vedendola come una provocazione e rimprovera Bergamo per non "Aver pensato prima, era meglio lasciarlo fuori un'altra giornata. Poi te l'ho detto...". Un chiaro invito a non affidarsi alla casualità del sorteggio… ma Bergamo, in buona fede, non si organizza...
Palombo – Bergamo. Parliamo della partita Roma-Juventus del marzo 2005, quella disgraziatamente non arbitrata da Collina, l’unico che (per qualcuno) poteva garantirne la regolarità. Dalle nuove intercettazioni abbiamo appurato come lo stesso giornalista, sembra rimproverare Bergamo per non aver “forzato" proprio questa designazione tanto che l’ex designatore, pressato, risponde .. “scusami, ma perché ci volete far fare degli imbrogli? Io non posso fare una griglia con Collina che va ad arbitrare il sabato automaticamente perché ho due partite sole".
Facchetti-Mazzei. Anche in questo caso, in una delle intercettazioni rese note dalla difesa di Moggi, Facchetti consiglia di non fare il sorteggio: "Ma lì non devono fare sorteggi" suggerendo un gioco di preclusioni proprio per avere l’arbitro desiderato.
Sembra, rileggendo questi episodi, che le
pressioni a cui hanno dovuto resistere sono proprio quelle per
non truccare i sorteggi con giochini vari man mano suggeriti, ed è assurdo che gli imputati del processo di Napoli, devono continuare a difendersi ancora da questa accusa.
Una sentenza della corte di appello, le testimonianze di pubblici ufficiali come quelle dei notai, vengono disattese dai media per continuare a pontificare su ipotesi di un'accusa che non regge più, quando un semplice esercizio in buona fede, renderebbe chiara tutti la realtà!