Giulemanidallajuve
 
 
 
 
 
 
 
  Spot TV
 
 
 
 
 
 
 
LAZIO
Sabato 30/03/24 ore 18,00
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
          GLI ARTICOLI DI GLMDJ
Editoriale di N. REDAZIONE del 22/11/2017 10:28:58
PierCarlo Perruquet e la protesta incredibile (196

 

Di Crazeology


Il tifoso bianconero per eccellenza, probabilmente il più conosciuto di tutti, il marito della Vecchia Signora del calcio italiano fin dalla fine della seconda guerra mondiale, abbonato da sempre, enciclopedia vivente di aneddoti e uomo dalle mille storie da raccontare: Piercarlo Perruquet (anni 77).
Perché non farci raccontare da lui un aneddoto divertente in salsa bianconera?

PierCarlo, è vero che una volta, tanti tanti anni fa, insieme ad altri mattacchioni hai realizzato una forma di protesta incredibile, clamorosa, e un bel po’ fuori dagli schemi a cui oggi siamo abituati?
Una delle prime vere contestazioni dei tifosi della Juventus?


Vero vero. (ride, ndr)

Dai raccontaci. Com’è andata?

Era l’anno di Eraldo Monzeglio allenatore, 1963-1964, forse l’inizio della fase calante di Omar Sivori alla Juventus. Noi Juventini eravamo abituati bene, perché alla fine degli anni 50 e all’inizio degli anni 60 le cose erano andate alla grande, con scudetti ecc, ma poi arrivò l’era dell’Inter di Angelo Moratti e Italo Allodi che vinsero il loro primo scudetto con la Juve seconda (1962-1963). Ma la stagione dopo, proprio il 63-64, la nostra squadra giocava molto male, l’allenatore (ex giocatore della nazionale campione del mondo nel 1934 e nel 1938, ndr.) non aveva il polso per tenere a bada uno spogliatoio davvero indisciplinato. La Juve rischiava di fare davvero una brutta fine...

La storia della Juve infatti ci racconta che l’anno dopo ancora, 1964-1965, arrivò Heriberto Herrera che usò il pugno di ferro, e l’anno dopo ancora, 1965-1966, Sivori in forte contrasto proprio con l’allenatore se ne andò al Napoli…

Si, vero.

Ma quindi nel 63-64 che succedeva con Monzeglio?

Menefreghismo. Comandavano tutti e non comandava nessuno. Si allenavano tutti poco e male, ma Monzeglio invece diceva che erano tutti superallenati. Ognuno faceva quello che voleva e arrivava agli allenamenti quando voleva. Noi tifosi più attenti avevamo saputo che Sivori, per esempio, insieme ad amici e qualche altro giocatore, faceva spesso scorribande notturne in giro per la città. Poi tutti insieme si fermavano in qualche grande piazza del centro di Torino a giocare con le monetine quasi fino all’alba. Giochi semplici che si facevano una volta, tanti anni fa… Le tiravano contro il muro a turno, e quello che la faceva restare più vicina al muro vinceva tutte le altre. Poi durante il gioco Omar dava anche qualche soldo (sproporzionato rispetto alle reali necessità) a qualcuno di loro per andare a comprare alcolici e sigarette. E così facevano mattina… Regnava il kaos.

E molti di voi tifosi innamorati della Juve eravate stufi…

Si. Non è una cosa che avevo organizzato io perché ero ancora molto giovane, ma il mitico Piero Verri (della celebre storica famiglia che dal 1932, di padre in figlio, porta avanti lo storico marchio dolciario “La Torinese” ndr.). Non ricordo di preciso la data, credo che fosse autunno o inverno… Con alcuni amici fidati siamo andati di notte al Combi (centro allenamenti dell’epoca, ndr), e…

E, provocatoriamente, avete…

(ride, ndr)… Abbiamo costruito un muro di mattoni e cemento per chiudere definitivamente l’ingresso. Poi sopra ci abbiamo messo un cartello che diceva “CAMPO COMBI CHIUSO per RESTAURI tanto i giocatori della Juventus non si allenano perché superallenati” . C’era anche qualche giornalista/fotografo, gente avvertita da qualcuno di noi.

FOTO 1 - Ritaglio di giornale dell'epoca


FOTO 2 - Ritaglio di giornale dell'epoca



Caspita! E poi?

Il muro era un po’ fragile e pericolante, pioveva, e già dopo lo scatto delle foto è in parte caduto.

Il giorno dopo che è successo?

Lo hanno abbattuto del tutto e portato via le macerie. E poi mi ha telefonato qualcuno della Juventus perché in società ci volevano parlare. Ci avevano riconosciuto dalle foto dei giornalisti, anche se eravamo di spalle. Avevano anche fotografato la targa di qualche auto. Ricordo che ci fu anche un bel paginone di “Epoca” (settimanale edito da Mondadori dal 1950 al 1997 ndr.). Poi forse era un po’ il segreto di Pulcinella… Così sono risaliti in fretta a quale era la combriccola che aveva combinato il pasticcio.

Ahia…E tu ci sei andato?

Certo. Siamo andati tutti in sede e abbiamo spiegato la situazione al dottor Catella (dirigente Juve dell’epoca, ndr) e i motivi della protesta. Ci hanno fatto una lavata di testa, ma comunque poi è finito tutto a tarallucci e vino. Non c’è stato nessun seguito. In fondo non avevamo rotto nulla e non avevamo fatto nessun vero danno. Solo una goliardata tra le tante.

PierCarlo, da giovane eri un bel peperino mi sembra…

Spesso anche adesso se mi fanno arrabbiare! (ride ndr.) Ma il bello è che nei giorni successivi, ad uno dei primi allenamenti che siamo andati a vedere, Sivori (che ovviamente ci conosceva, aveva un gran senso dell’umorismo e la battuta sempre pronta e affilata), si è avvicinato, ci ha salutato e poi ridendo ci ha detto: “Bravi, mi hanno detto che avete cambiato mestiere, siete diventati tutti muratori!”


FOTO 3 - 16-11-2017
(Da sinistra PierCarlo Perruquet, Maria Belen Sivori (nipote di Omar Sivori) con parente accompagnatore, Piero Verri)


---------------------------------------------------------

ARTICOLI CORRELATI:

- Il marito della Vecchia Signora: PierCarlo Perruquet

- PierCarlo Perruquet e i 12 bidoni (1966-1967)




TOPIC DEL FORUM (click!)



NOTE:
Questo articolo è pubblicato anche nel Freepress cartaceo JUVETORO del 22-11-2017 (Juventus -Barcellona), a pagina 13. Per scaricare e salvare GRATUITAMENTE una copia in pdf del giornale, clicca sul tasto rosso in basso nella pagina che si apre cliccando qui:
LINK

 
  IL NOSTRO SONDAGGIO
 
Dopo la Cassazione su Moggi, cosa dovrebbe fare ora la Juve?
 
  TU CON NOI
   
 
   
 
  AREA ASSOCIATI
   
 
 
 
  DOSSIER
   
 
   
 
  LETTURE CONSIGLIATE
   
 
   
 
   
 
  SEMPRE CON NOI
   
 
   
 
Use of this we site is subject to our