"eravamo pedinati, al processo Telecom di Milano sta venendo fuori: ci seguivano". Soffermandosi sulla questione delle schede sim estere che secondo l'accusa avrebbe fornito ad arbitri e designatori, ha detto: "pensate che se un arbitro fosse un mio associato ci sarebbe bisogno di telefonargli cinque volte? Andrei negli spogliatoi e gli darei una pacca sulle spalle".Moggi ha poi risposto alle domande dei giornalisti relative ad un passaggio della deposizione di Teodosio De Cillis, titolare del negozio di Chiasso, in Svizzera, dove sarebbero state vendute le schede estere contestate a Moggi. De Cillis aveva affermato, tra l'altro, che nel suo negozio si rifornivano per acquisti di telefonini e altro materiale elettronico come videocamere anche diversi giocatori e dirigenti di società di calcio ed ha citato il nome di Marco Branca, direttore tecnico dell'Inter. "Se l'Inter si serviva di quel negozio - ha commentato Moggi - ed a Teveroli (ex responsabile sicurezza Telecom, ndr) sono state sequestrate due schede svizzere: se uno più uno fa due vediamo poi se fa tre...".http://forum.giulemanidallajuve.com/forum/index.php?showtopic=4508&st=720

Non ho riportato la missiva, ma pure io mi ero adoperato in tal senso. Complimenti e saluti. Vietato mollare!

uno ke dice su qs Muro ke della Juve nn gliene frega niente, ke è pronto a tifare bologna(sic) se moggi ne diventa big patron!Ma cosa ci fai ancora sul sito di Giù le mani dalla Juve?Ma allora nn è la storia della juve, i suoi scudetti, la sua dignità ke ti interessano!Speriamo ke tu sia solo, qui tutti amano soprattutto la Juve..o no!

In merito al triste e fazioso "artcolo" (?!) dell'ultras interista Gilioli, sarebbe giusto nonchè corretto che il giornale riportasse quanto veramente i testimoni chiamati a deporre nel processo di Napoli stanno dichiarando; sarebbe giusto nonchè corretto che il giornale riportasse le varie sentenze emesse dai Tribunali italiani sino ad oggi in merito alla vicenda farsopoli. A meno che non si ricada nel vecchio e solito vizio italico di usare la giustizia a proprio uso e consumo; tra l'altro Voi non fate parte di un gruppo editorial-politico-finanziario che da sempre ha, giustamente, osteggiato la maggiornaza politica ed ideologica che tanto tristemente imperversa ai giorni nostri? Simili articoli fanno pensare che l'editoria italiana sia ancora ancorata agli slogan della propaganda nazi-fascista, ovvero: "ripetere una bugia cento, mille, un milione di volte, e diventerà realtà", che, per dirla alla "parla come mangi", equivale al sottomersi ai desiderata del potentato di turno (i nomi li sapete benissimo e stranamente iniziano quasi tutti con la M....) non si sbaglia mai e qualche osso lo si rosicchia sempre. Da parte del sottoscritto il vs. gruppo non becceherà mai più un quattrino nè per prodotti cartacei, nè per per prodotti radio-televisivi. Alberto Rossetto

Cobolli vs. Lapo: La disfida di B U r l e t t a