Su Corsera e Repubblica ho trovato, oggi, tre articoli interessanti inerenti il mondo del calcio italiota. Il primo è l'editoriale di Claudio Magris (Cors.) che trova intollerabile il modo in cui, in uno Stato di diritto, si lascino pressoché impuniti atti delinquenziali come quelli compiuti dagli ultra' napoletani, contro i quali avrebbero dovuto essere impiegati, ma così non è stato, i soldati schierati contro la piccola criminalità. Il secondo articolo è dedicato ad un interessante studio dell'economista della Bocconi Tito Boeri che, con Battista Severgnini, prof. della Humboldt University di Berlino ha presentato, all'Università Bocconi, gli esiti di una ricerca di un modello matematico per capire se il risultato di una partita di calcio è stato manipolato. In tale studio sono state esaminate le caratteristiche del sistema italiano che hanno portato a Calciopoli, applicabile anche alle stagioni precedenti. Risultato: anche numerose partite dei campionati prima dello scandalo, presentano caratteristiche sospette e hanno un'alta probabilità di essere state truccate. Secondo la ricerca, gli elementi che hanno creato il terreno su cui è nata Calciopoli, sono la concentrazione del potere mediatico e dei diritti televisivi, le regole non trasparenti per la designazione degli arbitri e le complicità di alcuni giornalisti. Conclude il prof. Boeri: Nessuno di questi fattori sembra essersi ridotto, ma c'è stato un calo di attenzione e nessuno ne parla più. Il pezzo di D'Avanzo su Repubblica si occupa anch'esso degli ultrà napoletani e, in tema di atti delinquenziali, accosta i fatti di Napoli e Roma a quelli avvenuti nella stazione di servizio di Badia al Pino in prov. di Arezzo dove, secondo l'ottica deformata di un giornalista che vive ed opera a Roma e tiene lì famiglia, suppongo, sarebbe scoppiata una rissa tra tifosi laziali e juventini. Gli ho inviato una mail per ricordargli che, in quella stazione di servizio, non di rissa si trattò, ma di semplice, proditoria e vigliacca aggressione contro gli juventini che non reagirono e, anzi, si allontanarono in fretta per evitare conseguenze drammatiche. Poi ci scappò il morto, ma non in conseguenza di una rissa che non ci fu. D'Avanzo fino ad ora non ha risposto. Se lo farà, ma ne dubito, vi terrò informati. |